Atletica: Il medagliere maschile dei Mondiali!

I Mondiali di atletica 2013 hanno incoronato sua maestà Usain Bolt..
Sugli scudi anche Farah, Merritt, Tamgho e Bondarenko, male l’Italia!

 

Mondiali di atletica 2013: l’analisi

La 14° edizione dei Mondiali di atletica si è conclusa domenica 18 agosto ed ha regalato grandi emozioni. 47 i titoli assegnati nei 9 giorni di gare, 206 i paesi partecipanti, tante le imprese destinate a rimanere nella storia dell’atletica. La rassegna iridata si è svolta a Mosca e ha visto la leadership in classifica della Russia padrona di casa. Non sono stati realizzati record del mondo, ma quasi tutte le gare hanno offerto uno spettacolo di alto livello tecnico. La Giamaica ha dominato la scena nella velocità (vincendo le 6 gare in programma), il Kenya e l’Etiopia si sono confermate super nel fondo e nel mezzofondo, gli Stati Uniti hanno raccolto meno del previsto, ma sono tornati a casa con il maggior numero di piazzamenti sul podio, l’Italia ha salvato la spedizione conquistando l’argento nella maratona femminile con Valeria Straneo.. Nel primo capitolo di approfondimento sui Mondiali di atletica analizzeremo quanto accaduto tra gli uomini.

 

 

Mondiali di atletica: La classifica maschile

Ecco il medagliere maschile dei Mondiali di atletica 2013. Nel conteggio le 24 gare che hanno caratterizzato il programma iridato.

Gli Stati Uniti hanno conquistato la leadership nell’atletica maschile (16,67% degli ori, 19,44% dei podi). Nordamericani in festa per i successi di Oliver (110 ostacoli), di Merritt (400 metri), di Eaton (decathlon) e della staffetta lunga (4×400). 2° piazza per la Giamaica di Usain Bolt che ha letteralmente dominato la scena nella velocità (titolo nei 100, nei 200 e nella 4×100), 3° per la Germania (vittorie di Holzdeppe nel salto con l’asta, di Harting nel lancio del disco e di Storl nel getto del peso), 4° per la Russia (acuti di Ivanov nella 20 km di marcia e di Menkov nel salto in lungo), 5° per il Kenya (ori di Kiprop nei 1500 e di Kemboi nei 3000 siepi),6 ° per la Gran Bretagna (doppietta di Farah nei 5000 e nei 10000 metri)..

13 le nazioni capaci di collezionare affermazioni, 29 quelle che sono salite almeno una volta sul podio. Tra queste non figura l’Italia.. Gli azzurri sono rimasti fuori dalla top ten nella marcia e nella maratona e hanno portato solamente 2 rappresentanti in finale: il quarantenne Nicola Vizzoni si è piazzato 7° nel lancio del martello, Fabrizio Schembri è arrivato 8° nel salto triplo. A questi andrebbe aggiunto Daniele Meucci che (qualificato di diritto per la finale dei 10000 metri) che non è però riuscito a andare oltre la 19° piazza. Due gli italiani eliminati in semifinale (Matteo Galvan nei 400, Giordano Benedetti negli 800). Spedizione azzurra al di sotto delle previsioni. Le ambizioni erano limitate, ma era lecito attendersi qualcosa di più. La nostra punta di diamante (Daniele Greco nel salto triplo) è stata messa fuori dai giochi da un infortunio in fase di riscaldamento, gli altri hanno fatto poco o nulla per mettersi in mostra. Il migliore è stato il sempreverde Vizzoni. Complimenti a lui, ma se un atleta di 40 anni è ancora il numero uno significa che qualcosa nel resto del team non è andato secondo i piani.

 

 

Mondiali atletica uomini: I protagonisti

Il re dei Mondiali di atletica è stato ancora una volta Usain Bolt. Il fenomeno giamaicano (nato a Trelawny il 21 agosto 1996) ha dominato la scena nei 100 e nei 200 metri ed ha trascinato la staffetta veloce al 3° trionfo di fila. Bolt ha raggiunto gli statunitensi Carl Lewis e Michael Johnson a quota 8 ori mondiali (unico a vincere 3 volte i 200 metri), ha realizzato la seconda doppietta 100-200 in carriera (dopo Berlino 2009) ed è salito a quota 10 medaglie iridate. Aggiungendo i 6 successi olimpici ed i record del mondo di sua proprietà (100, 200 e 4×100) il bottino diventa straordinario. E’ il più grande atleta di sempre ed in futuro potrà ulteriormente aggiornare i suoi numeri.

 

 

Da rimarcare anche le doppiette realizzate da Mo Farah (5000 e 10000 metri) e da LaShawn Merritt (400 e 4×400), l’oro a sorpresa di Gordon nei 400 ostacoli (Trinidad & Tobago), le maiuscole performance tecniche realizzate dall’ucraino Bohdan Bondarenko nel salto in alto (2.41 metri) e dal francese Teddy Tamgho nel salto triplo (18.04 metri) ed il 3° successo nei 3000 siepi del keniano Kemboi. Non sono caduti record del mondo, ma il Mondiale di atletica di Mosca è stato di elevatissimo spessore.