Bolt d’oro nei 200, Russia super

Bolt ha vinto i 200 metri è ha conquistato il 7° oro iridato in carriera.. Russia in festa con 2 medaglie d’oro, Italia senza acuti!

 

L’ennesimo oro di Bolt in copertina

La penultima giornata dei Mondiali di atletica 2013 ha regalato l’ennesimo oro mondiale al formidabile Usain Bolt ed ha permesso alla Russia padrona di casa di conquistare altri 2 importanti successi. 7 le medaglie d’oro assegnate nel pomeriggio. Festa anche per Uganda, Kenya, Stati Uniti, Repubblica Ceca. Nessun sorriso per l’Italia che ha sognato il grande risultato con la giovane Alessia Trost e con le ragazze della 4×400. Missione fallita, ma senza rammarico. Ecco quanto accaduto..

 

Bolt oro anche nei 200 metri

Usain Bolt ha rinnovato ancora una volta la sua leggenda e ha vinto l’oro nei 200 metri uomini. Il più grande atleta di tutti i tempi (è nato a Trelawny il 21 agosto 1986) ha dominato la scena imponendosi in 19”66 ed ha preceduto di 13 centesimi il connazionale Warren Weir (19”79). 3° piazza per lo statunitense Curtis Mitchell (20”04) che ha evitato la tripletta giamaicana bruciando Nickel Ashmeade (20”05).. Al 5° posto è arrivato il britannico Adam Gemli (20”08). Bolt è partito a tutta, ha distanziato i rivali disegnando una curva perfetta e nel finale ha gestito il vantaggio. Non ha spinto fino alla linea del traguardo (altrimenti avrebbe corso sotto i 19”50), ma ha dimostrato ancora una volta la sua grandezza. Con l’oro mondiale e con un tempo comunque di alto livello. Bolt ha conquistato il 7° titolo iridato in carriera (il 3° consecutivo nei 200 metri) ed è salito per la 9° volta sul podio mondiale (compresi 2 argenti). Nel suo palmares anche 6 titoli olimpici e i record del mondo di 100, 200 e 4×100. Un’altra grande impresa per quella che è ormai a tutti gli effetti una leggenda..

 

 

Doppio oro per la Russia

Nel salto in alto femminile Alessia Trost non è riuscita nell’impresa di lottare per un piazzamento sul podio. La ventenne friulana (nata a Pordenone l’8 marzo 1993) ha saltato senza patemi 1.89 e 1.93, ma si è fermata a 1.97 metri. Medaglia sfumata e 7° posto nella graduatoria finale. Buona nel complesso la prestazione della giovane azzurra che ha dimostrato di avere i mezzi (fisici e tecnici) per diventare in futuro una delle grandi di questa splendida disciplina. La Trost non ha affatto deluso, ma ha raggiunto l’obiettivo minimo ed in finale si è difesa con onore. A vincere l’oro è stata Svetlana Shkolina. La ventisettenne russa (nata il 9 marzo 1986) si è imposta superando i 2.03 metri (al primo tentativo) ed è salita sul tetto del mondo a un anno di distanza dal bronzo olimpico precedendo la statunitense Brigetta Barrett (2.00 metri al primo salto).. Sul terzo gradino del podio la spagnola Ruth Beitia e l’altra russa Anna Chicherova (per entrambe 1.97 fatto al primo balzo).. Stessa misura, ma niente medaglia per la svedese Green e per la polacca Kaprzycka.

Russia in festa anche nella 4×400 femminile. Gushina, Firova, Ryzhova e Krivoshapka hanno vinto con un ottimo 3’20”19 (record stagionale). Argento per le statunitensi Beard, Hastings, Spencer e McCorory (3’20”41), bronzo per le britanniche Child, Cox, Adeoye e Ohuruogu (3’22”61). 4° in 3’24”21 la Francia, 5° in 3’27”38 l’Ucraina. Italia senza gioia. Chiara Bazzoni, Marta Milani, Maria Benedicta Chigbolu e Libania Grenot sono state squalificate ed hanno chiuso in ultima posizione. Erano entrate in finale con il 6° tempo (3’29”62), ma nell’atto decisivo in chiave medaglie non sono riuscite a farsi valere.

 

Rollins e Vesely d’oro

Brianna Rollins si è aggiudicata l’oro nei 100 ostacoli ed ha vinto l’attesissimo duello con Sally Paerson. La ventisettenne australiana (nata 19 settembre 1986 a Sydney) è scattata forte dai blocchi, ma nel finale è stata superata dalla giovane campionessa statunitense (nata a Miami il 18 agosto 1991). La Paerson non è riuscita a bissare l’oro mondiale di Daegu 2011 e quello olimpico di Londra 2012, mentre la Rollins ha conquistato il 1° grande successo della sua carriera. L’ostacolista nordamericana si è imposta 12”44 e ha preceduto Sally di 6 centesimi (12”50). Bronzo per la britannica Tiffany Porter (12”55), che ha lasciato ai piedi fuori dal podio le altre statunitensi Dawn Harper (12”59) e Queen Harrison (12”73). Niente da fare per Marzia Caravelli che si è fermata in semifinale. L’azzurra ha fatto registrare il 18° tempo (13”06) ed è rimasta al palo nonostante il lieve miglioramento operato rispetto alla batteria (13”07).

Vitezlsav Vesely ha festeggiato l’oro nel lancio del giavellotto maschile. Il trentenne della Repubblica Ceca (nato a Hodonin il 27 febbraio 1983) ha indirizzato la gara fin dalla prima rotazione (87.17 metri) ed ha così raccolto il 1° titolo iridato della sua carriera. Argento per il finlandese Tero Pitkamaki (87.07 al terzo lancio) e bronzo per il russo Dmitri Tarabin (86.23) che proprio nell’ultima serie ha scavalcato il keniano Julius Yego (4° con 85.40). 5° piazza per l’ucraino Avramenko (82.05).

 

Africa d’oro nella maratona e nei 5000

Affermazione ugandese nella maratona maschile. Ad esultare è stato infatti Stephen Kiprotich che ha coperto i 42,195 km in 2 ore, 9 minuti e 51 secondi. Il ventiquattrenne originario di Kapchorwa (nato il 27 febbraio del 1989) si è confermato il numero uno della disciplina ad un anno di distanza dall’oro olimpico ottenuto a Londra 2012 ed ha conquistato il 1° titolo mondiale della sua carriera. Ha tenuto un ritmo costantemente alto, ha stroncato le ambizioni degli avversari e ha vinto firmando un ottimo riscontro cronometrico. Alle spalle dell’imprendibile Kiprotich gli etiopi Lelisa Desisa (argento in 2h10’12”), Tadese Tola (bronzo in 2h10’23”) e Tsegay Kebede (4° in 2h10’47). 5° posto infine per il giapponese Kentaro Nakamoto (2h10’50”).

Nei 5000 metri femminili si è imposta come da pronostico Meseret Defar. La trentenne etiope (nata a Addis Abeba il 19 novembre 1983) ha vinto in 14’50”19 precedendo la keniana Mercy Cherono (14’51”22) e la connazionale Almaz Ayana (14’51”33). Fuori dal podio l’altra keniana Viola Jelagat Kibiwot (15’01”67) e l’altra etiope Buze Diriba (15’05”38). Defar è tornata sul gradino più alto del podio mondiale nei 5000 metri a 6 anni di distanza dal trionfo di Osaka 2007 ed ha conquistato la 5° medaglia iridata in carriera (per lei anche 2 ori e 1 argento olimpici).

Domani ultimi 6 ori in palio

Ecco le gare in programma domenica 18 agosto (con orari e italiani impegnati).
14:00 – Finale Giavellotto donne;
14:15 – batterie 4×100 donne con ITALIA;
14:45 – Finale triplo uomini;
14:50 – batterie 4×100 uomini con ITALIA ;
16:25 – Finale 1500 metri uomini;
15:50 – Finale 800 metri donne;
16:10 – Finale 4×100 donne;
16:40 – Finale 4×100 uomini.