Il grande calcio tra campionato, Coppa Italia e mercato!

All’interno della rubrica “A piede libero” i fatti più interessanti del grande calcio.. Luci puntate su Serie A, Coppa Italia e sulle vicende di mercato..

 

Juventus bella in campionato ma out in Coppa!

Il nuovo capitolo di “A piede libero” punta l’attenzione sul 20° turno del campionato di Serie A e volge uno sguardo a quanto avvenuto nelle partite di Coppa Italia e nella sessione invernale di mercato. La Juventus si è confermata regina del massimo torneo calcistico battendo la Sampdoria, ma è uscita nei quarti di finale della Coppa Nazionale a causa della sconfitta patita all’Olimpico con la Roma. La rete di Gervinho ha promosso la squadra di Garcia e ha consolidato il buon momento dei giallorossi che sabato avevano annichilito il Livorno mantenendo invariata la distanza dalla vetta della classifica. Missione fallita invece per il Napoli che in virtù del pari di Bologna è scivolato a -12 dalla Juventus. La Fiorentina ha espugnato Catania sfruttando i primi gol di Matri e consolidando la 4° posizione, mentre l’Inter ha sprecato l’ennesima chance perdendo sul campo del Genoa. Turno negativo anche per il Verona che è stato sconfitto dal Milan del neo tecnico Seedorf. Il Torino ha superato in trasferta il Sassuolo, la Lazio ha vinto sul terreno dell’Udinese, il Parma ha allungato la sua serie aggiudicandosi la partita esterna con il Chievo, l’Atalanta ha ottenuto altri punti importanti in chiave salvezza stendendo il Cagliari. Oltre alla Roma anche la Fiorentina (2-1 sul Siena) e l’Udinese (2-1 sul Milan) si sono qualificate per le semifinali di Coppa Italia. Il quarto tra Napoli e Lazio si giocherà invece il 29 gennaio.

 

 

La fotografia del campionato

Ecco la classifica della Serie A dopo la 20° giornata.

 

I numeri della 20° giornata

Nella 20° giornata si sono verificate 5 vittorie casalinghe e 4 affermazioni esterne, mentre l’unico pareggio è stato il 2-2 tra Bologna e Napoli. I gol sono stati 29: 24 di piede (20 con il destro, 4 con il sinistro), 3 di testa (Llorente, Antonelli, Bianchi) e 2 autoreti (Barzagli, Lazzari). Le reti segnate da fuori area sono state 5 (Pogba, Badu, Hernanes, Fernandez, Cassano), quelle arrivate in conseguenza di palle inattive 9: 5 su penalty (Vidal, Di Natale, Candreva, Higuain, Balotelli) e 4 sugli sviluppi di corner (Llorente, Bianchi, Gabbiadini, Antonelli). Le formazioni di casa (15) hanno colpito più di quelle impegnate in trasferta (14) e nella ripresa (15) si è andati a bersaglio più che nel corso dei primi tempi (14). Le doppiette sono state 3 (di Vidal, Matri e Bianchi), mentre l’unico nuovo marcatore del campionato è stato Antonelli.. Doveroso segnalare che Matri ha realizzato le prime reti con la maglia della Fiorentina, ma aveva già scritto il suo nome nel tabellino dei marcatori quando militava nel Milan (nel match con il Parma). Il Bologna ha siglato il 1° gol stagionale sugli sviluppi di corner, la Juventus conserva l’attacco più prolifico (50 centri all’attivo), la Roma si conferma difesa meno perforata (10 reti al passivo).

 

Juve show in campionato, out in Coppa

La Juventus ha battuto 4-2 la Sampdoria è si è confermata inarrestabile. I bianconeri hanno rischiato più del dovuto, ma alla fine sono riusciti a centrare il massimo risultato ed hanno tenuto a distanza la Roma. Il team di Conte ha firmato la 12° vittoria consecutiva (la 18° sulle 20 gare disputate), ha ritoccato la sua media punti (2,75 a incontro) e si è confermata super tra le mura amiche (10 affermazioni su altrettanti match). La Juventus continua a segnare gol a raffica (50 totali, 20 nelle ultime 5 apparizioni) ed ha numerose soluzioni offensive su cui poter contare. Gli unici campanelli d’allarme sono la minor tenuta difensiva (3 reti subite nelle ultime 2 sfide) e l’eliminazione dalla Coppa Italia (dolorosa a dispetto di alcuni commenti). Note comunque marginali rispetto a quella che sta diventando una vera e propria marcia trionfale.

 

 

Roma a valanga, Napoli sprecone

Gli appassionati di calcio devono ringraziare la Roma se il discorso Scudetto non è ancora chiuso in maniera definitiva. I giallorossi hanno steso il Livorno con un perentorio 3-0 ed hanno centrato la 2° affermazione interna consecutiva (7 gol segnati e 0 subiti negli ultimi 2 incontri). La formazione di Garcia ha quindi metabolizzato la sconfitta rimediata nello scontro diretto con la Juventus ed è rimasta a -8 dalla vetta. Il distacco è pesante, ma la Roma sta comunque disputando una stagione di assoluto livello (2,35 punti di media a partita non sono cosa da poco) e ha avuto la forza di prendersi una gustosa rivincita battendo la capolista nel match ad eliminazione diretta di Coppa Italia. Garcia sta svolgendo un lavoro importante ed i frutti sono già sotto gli occhi di tutti. Se la Juve sta tenendo un ritmo folle non è certo colpa dei giallorossi..

Chi invece non sembra ancora pronto per un campionato ad alta quota è il Napoli. La squadra di Benitez si è infatti fatta raggiungere nel finale dal Bologna dello scatenato Bianchi ed ha gettato alle ortiche un successo che sembrava ormai acquisito. Il problema dei campani continua ad essere la scarsa continuità di rendimento (4 vittorie, 3 pari e 2 sconfitte nelle ultime 9 sfide). I partenopei non sono in grado di tenere il ritmo della Juve e rischiano di mettere a repentaglio anche il 3° posto.

 

 

La cura Seedorf, la crisi dell’Inter e la favola di Matri

L’avventura di Clarence Seedorf sulla panchina rossonera è cominciata con il bel successo casalingo ottenuto a spese del Chievo (decisivo il penalty di Balotelli). L’effetto positivo è però durato solo pochi giorni. Nella serata di mercoledì il Milan è stato eliminato dalla Coppa Italia per mano dell’Udinese.. Gli scadenti risultati di questa stagione non erano solo colpa di Allegri ed era impensabile che il mister olandese possedesse la bacchetta magica. La rosa del “diavolo” resta mediocre e per cambiare ritmo servirà molto tempo. Il Milan ha almeno dato un segnale, mentre l’Inter è caduta a Genova ed ha aggravato la sua crisi. La compagine di Mazzarri ha giocato una discreta prestazione, ma ha incassato la 3° sconfitta esterna consecutiva e negli ultimi 8 match ha raccolto appena 7 punti (1 successo, 4 pareggi, 3 ko). I nerazzurri non vincono in trasferta dal 3 novembre (3-0 a Udine) e nel mese di gennaio hanno perso 2 partite su 3 (con appena 1 gol segnato). La crisi è aperta, i numeri sono sempre più negativi (-6 rispetto alla scorsa stagione) e la 4° posizione dista 8 lunghezze. Prosegue invece il momento positivo della Fiorentina. I viola hanno sbancato Catania, hanno racimolato il 5° risultato utile (4 vittorie e 1 pari) e si sono portati a -3 dalla zona Champions. Merito soprattutto della doppietta del neo acquisto Matri che ha vissuto davvero un esordio da sogno. La squadra di Montella ha completato l’opera battendo il Siena e staccando il pass per le semifinali di Coppa Italia.

 

 

Le altre e il “caso Guarin-Vucinic”

La “cura Reja” ha rimesso in piedi la Lazio. I biancocelesti hanno violato Udine in rimonta (ed in inferiorità numerica) ed hanno così conquistato il 1° successo esterno stagionale (e 7 punti nelle ultime 3 giornate). 3° ko consecutivo invece per i friulani che però si sono rifatti accedendo alle semifinali di Coppa Italia. Momento d’oro anche per il Parma che ha steso il Chievo ottenendo la 3° vittoria di fila (9° risultato utile). L’Atalanta ha battuto il Cagliari e ha centrato la 2° affermazione consecutiva, il Torino ha invece annichilito il Sassuolo e ha firmato il 1° acuto del 2014.

Le ultime righe della rubrica sono dedicate al mercato e in particolar modo all’assurda vicenda che ha coinvolto Juventus ed Inter in merito allo scambio mai concretizzato tra Vucinic e Guarin. Quanto accaduto tra le due società ha del paradossale. Senza voler commentare le dichiarazioni dei protagonisti (Marotta e Thohir) e senza voler prendere nessuna delle due parti è però legittimo definire sconcertante il comportamento della dirigenza nerazzurra che si è tirata indietro quando la trattativa era ad un passo dall’essere formalizzata. Alla base del dietrofront molto probabilmente le proteste (a mio parere giuste) dei tifosi nerazzurri che sono insorti per impedire la cessione ai rivali di sempre di uno dei pochi elementi di talento dell’attuale organico.. Detto questo è però doveroso sottolineare che la società Inter ha fatto una pessima figura. Ha confermato di non avere idee chiare, di agire senza un progetto e di non avere dirigenti all’altezza. I risultati mancano, ma è proprio questo il dato che dovrebbe preoccupare di più i tanti tifosi nerazzurri..