Juve e Tevez sempre più esagerati

Tevez ha permesso alla Juve di salire a +11 dalla Roma. Su “A piede libero” analisi e numeri della 26° giornata di Serie A

 

La Roma frena, la Juve vola con Tevez 

La puntata settimanale di “A piede libero” approfondisce i temi salienti della 26° giornata del campionato di Serie A. Il weekend calcistico è stato caratterizzato da scontri interessanti a livello di classifica e sotto il profilo emotivo. La copertina spetta ovviamente alla Juventus e al suo giocatore simbolo, Carlitos Tevez. Il puntero argentino con le sue giocate e con un gran gol ha permesso alla compagine bianconera di vincere sul campo del Milan e di aumentare il vantaggio rispetto alla Roma. La squadra di Garcia è stata infatti costretta al pari interno dall’Inter ed è scivolata a -11 dalla vetta (seppur con una gara in meno).

Altro turno al rallenty per Napoli e Fiorentina. I campani hanno pareggiato a Livorno, i viola sono stati sconfitti in casa dalla Lazio. Il Parma si è confermato in un grande momento aggiudicandosi il derby con il Sassuolo (esonerato Malesani e richiamato Di Francesco), il Torino ha perso in casa con la Sampdoria, il Verona si è invece salvato con il Bologna. In chiave salvezza successi d’oro per Genoa, Cagliari e Atalanta con Catania, Udinese e Chievo.

 

 

La classifica di Serie A dopo 26 turni

 

I numeri della 26° giornata

Nel fine settimana appena andato in archivio si sono verificati 3 successi casalinghi, 3 pari e 4 acuti esterni. Le reti sono state solo 16. Tale dato rappresenta il nuovo record negativo stagionale (2 centri in meno rispetto ai 18 firmati nel 13° turno). 14 gol sono stati realizzati di piede (12 di destro e 2 di sinistro), 1 è stato effettuato di testa (di Dainelli) e 1 è stato frutto di autorete (di Reina).

Le squadre impegnate in trasferta hanno prodotto lo stesso bottino di quelle che hanno giocato in casa (8 a testa), i gol segnati nel primo tempo sono stati superiori rispetto a quelli maturati nella ripresa (9 contro 7). I sigilli da fuori area sono stati 3 (di Tevez, Gabbiadini e Carmona), quelli nati da palla inattiva 6: 1 su penalty (di Mertens), 1 su punizione (di Gabbiadini), 1 in conseguenza di corner (di Cana) e 3 sugli sviluppi di piazzati indiretti (di Okaka, Vecino e Dainelli).

Carmona, Ibraimi, Sturaro, Dainelli, Okaka e Vecino hanno marcato il cartellino per la 1° volta in campionato, Tevez ha invece definitivamente scavalcato l’infortunato Giuseppe Rossi ed è diventato il nuovo capocannoniere della Serie A (15 centri). Invariate infine le classifiche relative all’attacco più prolifico (Juve con 62 sigilli) e alla difesa meno perforata (Roma con 11 gol al passivo).

 

 

Allungo Juve con un grande Tevez

Vincere soffrendo è da sempre una caratteristica delle squadre forti e la Juventus ha ribadito ancora una volta il concetto. I bianconeri hanno battuto a domicilio il Milan grazie ai gol firmati da Llorente e Tevez ed hanno conquistato 3 punti di capitale importanza in chiave Scudetto. Il 2-0 finale potrebbe far pensare a una vittoria agevole, ma così non è stato. Il rossoneri hanno infatti disputato un gran primo tempo ed hanno messo più di una volta alle corde la capolista. Buffon ha salvato la sua porta grazie ad un paio di interventi importanti e in virtù dei tanti errori di mira del Milan.

Juventus brava, cinica e sorretta da quel pizzico di buona sorte che da sempre sorride alle squadre più forti. Man of the match per il team di Antonio Conte è stato senza dubbio Carlos Tevez. L’attaccante argentino ha propiziato il primo gol con un tocco sublime ed ha poi chiuso la pratica con una bordata terrificante. Due giocate da top player. La Juventus ha centrato la 3° vittoria di fila, ha inanellato il 18° risultato utile (16 successi e 2 pari), ha collezionato la 22° affermazione nelle 26 partite di campionato, ha ulteriormente innalzato la propria media punti (2,65 a confronto) e si è portata a +11 sulla Roma. Il Milan ha subito gol dopo 232 minuti di imbattibilità, è caduto dopo 2 affermazioni ed ha incassato il 2° ko della gestione Seedorf.

 

Roma e Inter: Pari e patta

La Roma è stata invece frenata dall’Inter ed ha rallentato la sua marcia. Lo 0-0 ha fotografato nella maniera esatta la sfida dell’Olimpico. I nerazzurri hanno giocato meglio nel primo tempo, i giallorossi si sono invece fatti preferire nella ripresa. Perfetto equilibrio anche nelle recriminazioni arbitrali (2 possibili rigori negati ad ogni squadra) e nelle giornate inflitte con la prova tv a De Rossi e Juan Jesus (3 a testa). La squadra di Garcia ha rallentato la sua marcia dopo 2 vittorie ed ha fallito l’appuntamento con la 6° affermazione interna di fila, ma ha racimolato il 7° risultato utile e ha mantenuto inviolata la propria porta per la 17° partita sulle 25 disputate (401 i minuti senza gol subiti). Con il pari dell’Olimpico l’Inter ha invece racimolato il 4° risultato utile (2 vittorie e 2 pari) ed ha confermato i recenti passi avanti.

 

 

Fiorentina e Napoli sottotono, Parma sempre più in alto

Altra frenata per le due compagini che si stanno contendendo la 3° piazza. Il Napoli è stato fermato sull’1-1 dal Livorno ed ha centrato il 2° pari consecutivo (4° risultato utile), la Fiorentina è stata battuta al “Franchi” dalla Lazio ed ha incassato la 2° sconfitta di fila tra le mura amiche (dopo quella con l’Inter). Per i campani di Benitez la solita discontinuità, per viola di Montella 1 solo punto nelle ultime 3 partite (5 nelle ultime 6). Bene invece la Lazio che ha ammortizzato la delusione per l’eliminazione dall’Europa League conquistando il 2° acuto consecutivo (18 punti all’attivo e 1 sconfitta patita nei 9 incontri della gestione Reja).

Il Genoa ha ottenuto 4° risultato positivo (2 vittorie e 2 pari), la Sampdoria ha riscattato i 2 ko patiti con Roma e Milan e ha inflitto il 2° stop di seguito al Torino (dopo quello del derby). 2° scivolone esterno per il Catania e 3° per il Chievo, mentre l’Udinese è caduto dopo 4 risultati utili.

Ultime considerazioni statistiche sul derby tra le emiliane. Il Sassuolo ha rimediato la 7° sconfitta consecutiva (la 5° in altrettante gare è costata la panchina a Malesani), il Parma ha invece raccolto il 14° risultato utile (7 vittorie e 7 pari) ed è entrato a tutti gli effetti in corsa per un piazzamento in Europa League.