Juventus Campione d’Italia

Nella 36° giornata la Juventus si laurea Campione d’Italia.. Su “A piede libero” lo scudetto bianconero e i numeri di Serie A

 

Juventus Campione d’Italia per il 3° anno di fila

La sconfitta patita dalla Roma per mano del Catania ha permesso alla Juventus di conquistare lo scudetto e di dare inizio alla meritata festa. Al centro della terzultima puntata di “A piede libero” il trionfo della squadra di Antonio Conte. I bianconeri si sono laureati Campioni d’Italia per la 3° stagione consecutiva e hanno chiuso il conto con 2 turni di anticipo rispetto al termine del campionato. Il match casalingo contro l’Atalanta (vinto comunque 1-0) si è trasformato in una passerella trionfale ed ha rappresentato il meritato premio per un team capace di disputare un campionato mostruoso. La Juventus ha dominato la scena fin dalla prima giornata e ha centrare il traguardo grazie ad un ritmo incredibile. La Roma si è liquefatta in terra siciliana, ma è stata avversaria degna pur restando a mani vuote.

La 36° giornata è stata importante non solo in ottica scudetto. Il Napoli ha centrato matematicamente il 3° posto (diritto di partecipare al preliminare di Champions League) sconfiggendo il Cagliari con un perentorio 3-0, Torino e Parma hanno conquistato vittorie importanti in prospettiva Europa League superando Chievo e Sampdoria, il Milan è tornato in corsa per la meno importante delle competizioni continentali aggiudicandosi il derby con l’Inter, mentre Lazio e Verona si sono divise equamente la posta in palio e restano in lizza per la qualificazione europea.

Risultati di grande risalto anche per quello che riguarda la lotta salvezza. Obiettivo a un passo per il Sassuolo che ha espugnato il campo della Fiorentina, speranza riaccesa dal Catania che come detto ha annichilito la Roma. Il Bologna ha pareggiato sul campo del Genoa, mentre il Livorno ha perso con l’Udinese ed è scivolato all’ultimo posto.

 

Andrea Pirlo

 

La classifica di Serie A dopo 36 giornate

classifica 36° giornata Serie A

 

I numeri di Serie A

Nella 36° giornata sono stati segnati 34 gol: 32 di piede (20 di destro e 12 di sinistro), 1 di testa (di De Jong nel derby di Milano) e 1 su autorete (di Sardo). Le reti realizzate da fuori area sono state 4 (1 da Barrientos e Marquinho e 2 da Paulinho), quelle effettuate da palle inattive sono state 9: 3 su rigore (di Mertens, Berardi e Rodriguez), 2 su punizione (entrambi di Paulinho), 2 sugli sviluppi di corner (autorete di Sardo e gol firmato da Di Natale), 1 a seguito di piazzati indiretti (di De Jong) e 1 sulla ribattuta di penalty (di Mauri).

Prime reti stagionali per De Jong, Padoin, Gabriel Silva e Mesbah, doppiette per Paulinho, Izco e Di Natale, tripletta per Berardi. Giusto sottolineare che il viola Rossi è tornato al gol dopo il lungo periodo di assenza per infortunio. 970 i gol segnati da inizio campionato (2,694 a partita), 170 in totale le vittorie casalinghe (47,22% dei match disputati). Risultato più frequente 1-0 (40 volte). Con il gol di De Jong il Milan è salito a quota 18 marcatori stagionali (record assoluto).

 

Carlos Tevez ok

 

Juventus Campione d’Italia: Trionfo meritato

La vittoria conquistata contro l’Atalanta è stata inutile ai fini della classifica, ma ha comunque rappresentato un ulteriore dimostrazione di forza. La Juventus ha vinto il 3° scudetto di fila perché oltre ad avere giocatori superiori alle altre contendenti (unica squadra in grado di reggere il confronto la Roma) ha saputo dimostrare solidità, grinta, continuità di rendimento e carattere. Doti essenziali per primeggiare in una competizione lunga 38 partite.

La Juventus ha fatto valere la sua forza negli scontri diretti ed ha soprattutto affrontato con lo stesso spirito le sfide contro le piccole. Con la fame di chi non vuole lasciare punti per strada, con la capacità di tenere sempre alta la concentrazione, superando momenti di scarsa condizione grazie alle perle dei singoli e sfruttando al meglio le occasioni create.

La Juventus non ha la rosa per competere in Europa, ma in Italia si è confermata ancora dominante. La testimonianza più concreta arriva dai numeri: 31 vittorie su 36 match, 18 affermazioni su altrettante partite interne, 2,67 punti a sfida e 96 complessivi (con la prospettiva di superare quota 100), 76 gol segnati (attacco più prolifico) e 23 incassati (difesa meno battuta pari merito con la Roma). Una vera e propria marcia trionfale che si è conclusa meritatamente con la conquista del tricolore.

 

Gianluigi Buffon

 

Juventus Campione d’Italia: I protagonisti

Quando si parla di uno sport di squadra gli applausi vanno all’intero gruppo che ha centrato il successo. Lo scudetto della Juventus non fa ovviamente eccezione. Meriti da suddividere tra la società, lo staff tecnico e tutti i giocatori della rosa. Il collettivo ha rappresentato il punto di forza del team bianconero anche se alcune citazioni sono più che doverose. Impossibile non mettere in risalto le parate di Buffon (determinante soprattutto nel momento in cui la condizione fisica è parsa non ottimale), le geometrie di Pirlo (e le sue perle su punizione), la prepotenza fisica di Pogba, i gol di Vidal ed il contributo decisivo di Llorente.

Il calciatore simbolo della Juventus è stato però Carlos Tevez. Il puntero argentino ha inciso pesantemente con i suoi 19 gol, con un buon numero di assist, con la sua capacità di sacrificarsi per la squadra e con il suo essere decisivo nei momenti topici. Stagione da top player anche se il saldo in Europa non è stato all’altezza.

Questo però è stato ancora una volta il trionfo di Antonio Conte. Il trainer bianconero ha forgiato la squadra a sua immagine e somiglianza dimostrandosi nuovamente l’autentico valore aggiunto. Per il gioco impartito alla squadra, per la sua competenza tattica e per quella grinta che lo ha accompagnato in ogni passo della sua carriera. Condottiero giovane, ma già paragonabile ai migliori d’Europa per i tre titoli di fila e per il suo modo di intendere il calcio. Nel caso dovesse fare le valigie la Juventus perderebbe molto del suo valore.

 

Antonio Conte

 

Juventus Campione d’Italia per la 30° volta

La Juventus merita applausi sinceri e convinti per quanto fatto sul campo. Il 3° titolo consecutivo rappresenta un grandissimo risultato, i 100 punti sarebbero un ulteriore motivo di orgoglio. Ribaditi i complimenti è però doveroso chiarire un aspetto insindacabile. Gli scudetti bianconeri sono 30. Senza se e senza ma. Non ci sono punti di vista, non ci sono opinioni, si tratta di sacrosanta verità. A prescindere dalla fede calcistica, mettendo da parte qualsiasi forma di integralismo.

Chi sbandiera altri numeri nega una delle pagine più nere del nostro sport in nome di una rivendicazione che non ha ragione di esistere. Calciopoli è stata una triste realtà e come tale deve essere sempre considerata. Impensabile ed ingiustificabile che qualcuno possa accreditarsi successi che sono stati cancellati per illecito sportivo. Dirigenti, tifosi e soprattutto calciatori dovrebbero festeggiare il meritato successo della propria squadra e lasciare da parte questo disgustoso quanto illegittimo revisionismo. Gli scudetti sono 30. Sul campo e fuori.