L’ultima d’andata e il Pallone d’Oro di Ronaldo!

La Juve vola al giro di boa, il Milan caccia Allegri, Ronaldo vince il Pallone d’Oro.. Il grande calcio su “A piede libero”..

 

Dai record della Juve al trionfo di Ronaldo!

Puntata a tutto campo di “A piede libero”. La rubrica di approfondimento sul campionato di calcio di Serie A approfondisce i temi caldi della 19° giornata ed esce dai confini italiani per rendere omaggio al re del football mondiale, Cristiano Ronaldo. Il campione portoghese ha infatti vinto con merito il Pallone d’Oro 2013 battendo Messi e Ribery. La copertina è ovviamente per lui! Il girone d’andata del campionato di Serie A si è invece concluso nel segno della Juventus. La compagine di Conte ha infatti vinto in rimonta sul campo del Cagliari ed ha centrato l’ennesimo primato di un campionato fin qui da incorniciare. Ai bianconeri hanno risposto Roma e Napoli che hanno battuto con relativa facilità Genoa e Verona. La Fiorentina ha conquistato un buon punto sul terreno del Torino, l’Inter ha confermato invece le proprie lacune impattando in casa con il Chievo. La 19° giornata è stata fatale per Davide Nicola e soprattutto per Massimiliano Allegri. Il tecnico del Livorno è stato esonerato dopo la sconfitta interna con il Parma, quello del Milan è stato invece allontanato a seguito dell’incredibile ko maturato sul campo del Sassuolo. In chiave salvezza importanti passi avanti di Sampdoria e Atalanta che hanno capitalizzato gli impegni casalinghi superando Udinese e Catania. A completare il quadro il soporifero 0-0 tra Bologna e Lazio.

 

 

Il Pallone d’Oro è di Ronaldo!

Cristiano Ronaldo si è aggiudicato il Pallone d’Oro 2013. Il fenomeno del Real Madrid ha battuto l’argentino Lionel Messi ed il francese Franck Ribery e ha ricevuto il premio calcistico più ambito a livello individuale. Il portoghese è stato eletto miglior giocatore del mondo per la seconda volta ed ha bissato il trionfo ottenuto nel 2008 (stagione in cui alzò la Champions League con il Manchester United). CR7 ha interrotto l’egemonia del fenomeno del Barcellona (4 trionfi consecutivi) ed ha lasciato a bocca asciutta Ribery, scelto come calciatore simbolo del sontuoso Bayern Monaco. Per il Portogallo è il 4° trionfo dopo quelli firmati dall’indimenticabile Eusebio (nel 1965) e da Figo (nel 2000). Verdetto giusto per molti, ma non per tutti.. Chi privilegia i titoli vinti grida vendetta e avrebbe assegnato il Pallone d’Oro a Ribery, chi tiene conto di quanto fatto dal singolo nel corso del 2013 pensa che Ronaldo sia il giusto vincitore. Personalmente ritengo legittima la scelta fatta dagli elettori. Pur esaltando le qualità di Ribery e il rendimento del Bayern Monaco penso che il Pallone d’Oro sia un premio esclusivamente individuale e che nell’anno solare nessuno abbia giocato meglio del fuoriclasse lusitano. Non ha vinto titoli, ma difficilmente avrebbe potuto fare più di così. Basti pensare che nel 2013 CR7 ha segnato la bellezza di 69 gol: 38 nella Liga, 15 in Champions League, 6 in Coppa del Re e 10 con la nazionale del Portogallo. Da quando veste la casacca del Real Madrid Ronaldo viaggia alla spaventosa media di oltre 1 rete a partita: 230 in 222 match, 166 contando solo il campionato (con 30 doppiette). In quattro anni e mezzo è diventato il quinto marcatore della storia dei Blancos, in carriera è arrivato a quota 400 gol (353 con squadre di club), in questa epoca calcistica è secondo soltanto a Messi. Numeri da fenomeno, numeri da Pallone d’Oro.

 

La fotografia del campionato

Passando alle vicende di casa nostra ecco la classifica della Serie A dopo la 19° giornata.

 

Juve regina a metà percorso

La Juventus ha vinto 4-1 a Cagliari rimontando il gol rossoblu di Pinilla grazie alla doppietta di Llorente e ai gol di Marchisio e di Lichtsteiner. Nonostante il punteggio finale i bianconeri hanno sofferto ed hanno avuto ragione dei sardi solo nel finale. A indirizzare la sfida è stata la clamorosa papera di Adan sul tiro da fuori del centrocampista azzurro. L’episodio è stato fortunato, ma i meriti della Juve non sono in discussione. La compagine di Conte ha centrato l’11° successo di fila (record nella storia del club) e ha concluso nel modo migliore un girone d’andata superlativo. I piemontesi hanno vinto 17 partite su 19, hanno collezionato 52 punti (2,737 di media a match), vantano il miglior attacco (46 gol) e la seconda difesa meno battuta (12 reti al passivo). Nelle ultime 4 gare la Juve ha segnato 15 reti, nelle ultime 11 ne ha incassate solo 2. Mai la “vecchia signora” era arrivata al giro di boa con numeri di questo livello. Lo Scudetto non è ancora vinto, ma la superiorità di Buffon e compagni non è in discussione.

 

 

Roma e Napoli di slancio

La Roma ha risposto ai bianconeri asfaltando il Genoa ed inanellando la 3° affermazione interna consecutiva. I giallorossi hanno raggiunto quota 44 (12 punti in più rispetto alla scorsa stagione) ed hanno finora fallito un solo appuntamento (lo scontro diretto). De Sanctis resta il portiere meno perforato della Serie A (10 volte), la squadra continua a giocare un calcio di ottimo livello. Tenere il passo della Juve è impossibile, ma la Roma è pronta a sfruttare eventuali passi falsi della capolista. Domenica positiva anche per il Napoli che ha violato il campo di Verona con una prova di grande maturità. I partenopei hanno centrato il 2° successo di fila e hanno ritrovato una vittoria esterna che mancava dal 2 dicembre (4-2 con la Lazio). Gli scaligeri sono invece caduti dopo 4 risultati utili ed hanno incassato il 2° ko interno stagionale.

 

 

L’Inter annaspa, il Milan cambia

Il rendimento delle due squadre milanesi continua a essere pesantemente insufficiente. L’Inter ha pareggiato in casa con il Chievo al termine dell’ennesima partita deludente. I “torti arbitrali” iniziano ad avere un peso specifico rilevante, ma non giustificano i 7 punti raccolti nelle ultime 7 giornate (1 successo, 4 pareggi e 2 ko). La rosa si conferma mediocre, il ruolino di marcia è inferiore a ogni previsione (-4 rispetto allo scorso anno e -11 dalla zona Champions). Se Thohir non investe sarà difficile invertire il trend. Ancora più deficitario il cammino del Milan che nell’ultimo turno è stato affossato dal Sassuolo dello scatenato Berardi (4 gol contro i rossoneri, 11 in campionato). La dirigenza non ha gradito e ha deciso di cambiare guida tecnica. Al posto “dell’annebbiato” Massimiliano Allegri è arrivato il rampante Clarence Seedorf, uno degli uomini simbolo dei recenti successi. L’olandese ha appeso le scarpe al chiodo (chiudendo l’esperienza brasiliana con il Botafogo) e ha risposto alla chiamata del tandem Galliani-Berlusconi (intesa come Barbara). Allegri ha pagato per tutti, il neo-mister olandese avrà il non facile compito di risollevare le sorti del Milan più deludente degli ultimi 30 anni (solo 5 vittorie su 19 partite).

 

 

Le altre

La Fiorentina senza Rossi e Gomez non è riuscita a sbancare Torino e ha frenato dopo 3 vittorie, il Parma ha firmato l’8° risultato utile (2° successo) e ha inflitto al Livorno la 4° sconfitta di fila. L’Atalanta ha steso il Catania ed ha ritrovato il sorriso dopo 7 turni (etnei sempre all’asciutto in trasferta), mentre l’Udinese ha perso con la Sampdoria ed ha subito la 2° sconfitta di fila. Giocatore simbolo della 19° giornata è stato Domenico Berardi. Il giustiziere del Milan è un classe 1994 dotato di talento, istinto del gol, capacità tecniche, fisico e tanta voglia di emergere. E’ lui la nota più lieta del calcio italiano. Per il futuro e forse già per il presente.