I numeri delle semifinali e la sfida per il titolo Italia-Inghilterra

Due gare equilibrate e avvincenti hanno caratterizzato le semifinali degli Europei. I numeri del torneo e della finale Italia-Inghilterra che eleggerà la squadra regina!

Le semifinali di Euro 2020 e la finale Italia-Inghilterra

Gli Europei di Calcio sono arrivati al momento più atteso, quello che decreterà la nazionale regina. La finale di questa intensa edizione (la 16ª della storia) sarà Italia-Inghilterra e si giocherà domenica sera alle ore 21:00 nel sempre affascinante stadio di Wembley, vero e proprio “tempio” del calcio mondiale. Le due pretendenti al titolo si troveranno una di fronte all’altra, in una gara che promette spettacolo. La nazionale azzurra ha battuto nella sua semifinale la Spagna ai calci di rigore, la formazione di casa si è invece imposta ai supplementari contro la Danimarca. Due confronti avvincenti, equilibrati ed emozionanti che hanno regalato spettacolo dal primo all’ultimo istante e che hanno premiato le favorite della vigilia, ma che sono state giocate molto bene anche da chi poi è uscito battuto. Italia-Inghilterra è la finale più bella che si poteva immaginare, spagnoli e danesi si sono comunque congedati dalla competizione a testa altissima.

Italia – Spagna 5-3 dr (1-1)

Inghilterra – Danimarca 2-1 dts (1-1)

I numeri delle semifinali

Entrambe le semifinali al 90’ si sono concluse sul punteggio di 1-1, dato che testimonia il grande equilibrio tra le contendenti. Sono quindi diventate 8 in totale le sfide dell’Europeo terminate con questo risultato (il punteggio più frequente sulle 50 partite complessive rimane l’1-0, verificatosi 9 volte in totale). Dei 14 match che hanno caratterizzato la fase a eliminazione diretta (8 per gli ottavi, 4 per i quarti, poi le 2 semifinali) ben 7 si sono protratti oltre i tempi regolamentari (50%): 4 si sono decisi ai supplementari, 3 ai rigori. Addirittura 3 over-time su 3 confronti per la Spagna che dopo aver battuto Croazia (ai supplementari) e Svizzera (ai rigori) si è dovuta arrendere dagli 11 metri all’Italia (arrivata a questa sfida dopo aver sconfitto l’Austria al 120’ e il Belgio al 90’).

Inghilterra e Danimarca avevano vinto senza particolari problemi le prime 2 gare a eliminazione diretta e si sono giocate il tutto per tutto nei supplementari di questa accesa semifinale. Ad avere la meglio è stato il team di casa che ha così festeggiato l’accesso in finale grazie al 4° sigillo europeo di Kane (stessi centri di Benzema, Forsberg e Lukaku, 1 in meno dei capo-cannonieri Schick e Ronaldo). Al 30° minuto della 50ª gara giocata in questa edizione è finalmente arrivato anche il 1° gol su punizione diretta: a segnarlo Damsgaard che aveva portato avanti la Danimarca prima della rimonta operata dall’Inghilterra (4 in generale le vittorie maturate entro i 120 minuti da situazione di svantaggio). Il talentuoso danese è stato tra l’altro il 1° a bucare la porta di Pickford. L’imbattibilità della nazionale inglese si è quindi interrotta dopo oltre 480 minuti.

Con i 5 gol realizzati in semifinale (2 nei primi tempi, 2 nella ripresa e 1 ai supplementari) sono diventati in totale 140 quelli messi a segno da inizio torneo (su 50 partite, per una media di 2,8 a match). 35 le vittorie al 90’ e 15 i pareggi (30%), 51 le reti firmate nei primi tempi, 82 nei secondi (58,57%), 7 nei supplementari. Di seguito alcuni dati numerici che si sono verificati da inizio Europeo: 6 espulsioni, 17 rigori assegnati (di cui 9 trasformati e 8 sbagliati compreso quello con la Danimarca di Kane che poi ha comunque ribadito in rete siglando il definitivo 2-1), 11 autogol (contando quello di Kjaer a vantaggio dell’Inghilterra), 18 gol siglati da fuori area (compresa la spettacolare punizione di Damsgaard) e 27 su colpo di testa (nessuno in semifinale). La Danimarca è la squadra che ha realizzato più gol da fuori area (4), l’Inghilterra resta la più micidiale sui colpi di testa (4), possiede la difesa meno battuta e vanta assieme all’Italia la miglior differenza reti (+9), la Spagna è uscita dall’Europeo senza aver subito sconfitte nei 90 minuti regolamentari (1 sola vittoria e ben 5 pari) e nonostante l’attacco più prolifico (13 gol all’attivo).

Verso Italia-Inghilterra: i numeri della finale

L’Italia ha “fatto fuori” la Spagna così come accaduto nel 2016, ha inflitto agli iberici la 1ª eliminazione nei 5 incontri di semifinale disputati e ha centrato la 4ª finale della propria storia (5 le semifinali giocate in 10 partecipazioni) dopo quelle del 1968, del 2000 e del 2012. L’unica vittoria arrivò nella prima circostanza a Roma, quando gli azzurri pareggiarono con la Jugoslavia 1-1 (gol di Domenghini), vincendo poi 2-0 la ripetizione grazie alle reti di Riva e Anastasi. Nelle successive 2 finali l’Italia ha sempre perso: 2-1 nel 2000 contro la Francia (vantaggio azzurro di Delvecchio, pari di Wiltord al 94’ e ai supplementari il decisivo golden gol di Trezeguet) e 4-0 nel 2012 contro la Spagna (reti di Silva, Jordi Alba, Torres e Mata). L’Inghilterra al 10° Europeo disputato si è qualificata per la 1ª volta alla finalissima, riscattando quindi le semifinali perse nel 1968 e nel 1996.

L’Italia ha vinto 4 gare su 6 entro i 90’ minuti regolamentari, ha segnato 12 gol (4 nei primi tempi, 6 nella ripresa, 2 nei supplementari) e ne ha subiti 3. Da segnalare le 3 reti firmate da fuori area, la doppietta di Locatelli con la Svizzera, il +9 nella differenza reti, l’autogol di Demiral che ha aperto l’Europeo azzurro al cospetto della Turchia. Solo 1 dei 3 gol subiti, quello dello spagnolo Morata, è arrivato su azione manovrata (da sviluppo di corner quello incassato con l’Austria, su rigore quello del belga Lukaku).

Stesso score anche per l’Inghilterra che ha vinto 4 partite su 6 entro i 90’ (1 pari in più dell’Italia nella fase a gironi, 1 in meno nelle gare a eliminazione diretta), siglando 10 reti (3 nei primi tempi, 6 nella ripresa, 1 nei supplementari) e incassandone appena 1 (su punizione e non su azione manovrata). Da segnalare 4 gol di testa, la doppietta di Kane con l’Ucraina, l’autogol a favore con la Danimarca e sempre nella stessa partita il rigore fallito dal centravanti inglese.

Numeri che aiutano a capire le caratteristiche delle due squadre e l’importanza dell’appuntamento, anche se domenica tutto potrà davvero accadere. La finale farà infatti storia a sé e sarà condizionata da tantissimi elementi, tecnici, tattici, fisici e caratteriali. Cosa accadrà lo scopriremo domenica sera a partire dalle 21:00. Non resta che attendere e godersi lo spettacolo!

 

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