Brasile 2014: Il borsino delle nazionali favorite

Domani scatteranno i Mondiali di Calcio. I valori in campo a Brasile 2014 nell’analisi delle nazionali favorite per il titolo.

Brasile 2014: Lotta serrata tra le nazionali più forti

Ormai ci siamo. Domani alle ore 22:00 si apriranno ufficialmente i Mondiali di Calcio. La competizione più importante della stagione sportiva si disputerà in Brasile dal 12 giugno al 13 luglio e terrà con il fiato sospeso i milioni di appassionati dislocati in ogni angolo del pianeta. Le 32 nazionali più forti dell’universo calcistico si affronteranno nelle sfide dei gironi di qualificazione e poi nelle gare ad eliminazione che porteranno fino al match decisivo per l’assegnazione del titolo più ambito. La Coppa del Mondo rappresenta il sogno di tutte le contendenti, ma verrà alzata solo dalla compagine più meritevole.

Chi scriverà il suo nome nell’albo d’oro della competizione? Chi coronerà con il trionfo finale questo intenso mese di partite? Il lotto delle favorite comprende sempre le solite note. Dalla Spagna campione in carica fino al Brasile padrone di casa passando per Germania e Argentina. Non dimenticando Olanda, Uruguay, Francia, Italia e Inghilterra e non sottovalutando possibili outsider quali Belgio e soprattutto Portogallo.

 

Maracana

 

Le super-favorite: Spagna e Brasile

Le principali candidate alla Coppa del Mondo sono per molti Spagna e Brasile. Da una parte la squadra che negli ultimi anni ha dominato la scena internazionale vincendo 2 titoli europei (2008 e 2012) ed 1 mondiale (2010), dall’altra la formazione che ospita la competizione e che è punto di riferimento dell’intero panorama calcistico. La Spagna ha senza ombra di dubbio la rosa più forte e completa tra le 32 contendenti. Il portiere è tra i migliori in assoluto, la difesa è arcigna e solida, il centrocampo è un mix di tecnica e geometrie che fa spavento, l’attacco ha potenza, fantasia e velocità. Se a nomi come quelli di Casillas, Sergio Ramos, Piqué, Xabi Alonso, Xavi, Iniesta, Silva e Diego Costa si sommano quelli di coloro che sono destinati alla panchina (Fabregas,Villa, Koke, Javi Martinez, Fernando Torres) ecco costruita una rosa che non presenta punti deboli in nessuno dei suoi componenti. Le uniche incognite per la nazionale guidata da Del Bosque sono rappresentate dal possibile logorio di un gruppo non più giovanissimo, dalla stanchezza che potrebbe emergere dopo una stagione molto dispendiosa (tra Liga e Champions) e dal fatto che in una competizione breve come il Mondiale tutto può accadere (anche che la squadra più forte non arrivi a giocarsi il titolo).

Il Brasile è inferiore alla Spagna, ma ha dalla sua il fatto di giocare in casa. Questo significa poter contare sul calore del pubblico, conoscere le insidie di un clima che si annuncia quanto mai difficile (con umidità record e temperature da uomini duri) e avere uno stimolo ulteriore rispetto al resto delle contendenti. Oltre a ciò il Brasile ha un portiere di spessore, la difesa più forte del mondo con Dani Alves, Thiago Silva, David Luiz e Marcelo (le presunte riserve Maicon e Dante sarebbero titolari in quasi tutti gli altri team) ed un centrocampo roccioso e tecnico. Le uniche lacune per la formazione verde-oro riguardano il reparto offensivo. Manca infatti un grande centravanti da affiancare a Neymar (eccezionale talento, ma forse ancora troppo giovane per supportare l’intero peso dell’attacco). Molte delle speranze del Brasile sono legate all’efficacia realizzativa del puntero in forza al Barcellona. Se sarà all’altezza delle aspettative la compagine di Scolari potrà davvero realizzare il sogno di vincere il Mondiale in casa e di riscattare la mai risarcita ferita del 1950 (finale persa in casa al Maracanà contro l’Uruguay).

 

Lionel Messi

 

In seconda fila Germania e Argentina

Subito sotto Brasile e Spagna ci sono a mio personale avviso Germania e Argentina. La nazionale tedesca va sempre considerata tra le favorite di un Mondiale. Per storia, carattere vincente e capacità di ben figurare nei grandi appuntamenti. La rosa che si appresta a cominciare l’avventura di Brasile 2014 è completa e di livello. La retroguardia è possente anche se un po’ statica, il centrocampo è superlativo (Schweinsteiger, Kross e Ozil solo per citare i più rappresentativi), il reparto d’attacco è esperto e collaudato. L’assenza di Reus peserà, ma la Germania sarà come sempre protagonista. Soprattutto se Klose e Podolski sapranno dare il necessario contributo in zona gol. Nonostante lo spessore dei due giocatori è questo il problema principale per la squadra di Loew.

Caratteristiche opposte per l’Argentina. Il team di Sabella non convince in difesa e presenta qualche dubbio di troppo in mezzo al campo, ma ha l’attacco più forte del mondo e proprio per questo può vincere il titolo. Il giocatore simbolo della formazione sudamericana è sicuramente Lionel Messi. Con la maglia della nazionale la “pulce” non ha ancora convinto e questa potrebbe essere la sua grande occasione. Lui sulla carta è uno dei pochi giocatori che può spostare gli equilibri. Anche se la difesa balla, anche se il centrocampo non convince più di tanto. Soprattutto se gli altri attaccanti si chiamano Higuain, Aguero e Lavezzi.

 

Italia Croazia Pirlo - Sportapp.it

 

Le altre big di Brasile 2014

Tutte le altre squadre partono in terza ed in quarta fila. L’Olanda non ha un organico eccelso, ma dalla cintola in su può schierare Sneijder, Robben e Van Persie (scusate se è poco), l’Uruguay è squadra tosta in ogni reparto ed ha in avanti il tandem Suarez-Cavani (tanta roba), la Francia ha perso causa infortunio Ribery (il suo giocatore più forte), ma può sempre schierare gente del calibro di Pogba e Benzema, l’Inghilterra vanta l’esperienza di Gerrard e Rooney, la forza di Sturridge e la velocità di Sterling, anche se nel complesso non è una corazzata.

Così come le squadre appena citate l’Italia ha diverse incognite, ma anche elementi di spessore mondiale. Da Buffon a Pirlo passando per De Rossi e Barzagli. Le speranze azzurre sono però affidate soprattutto a Mario Balotelli. Se il genio prevarrà sulla sregolatezza la nazionale di Prandelli potrà dire la sua, altrimenti sarà con ogni probabilità notte fonda.

Occhio anche a Portogallo e Belgio. La compagine lusitana è collaudata e ha tra le sue fila Cristiano Ronaldo (il miglior giocatore della stagione, l’unico assieme a Messi che può vincere da solo qualsiasi partita), mentre il Belgio non ha campioni affermati ma ha tanti giovani di talento (da Courtois ad Hazard). Tra le possibili outsider figurava fino a pochi giorni fa anche la Colombia. L’assenza di Falcao è però una mazzata difficile da ammortizzare per un team che non presenta altri giocatori di caratura mondiale.

Le ambizioni di molte squadre verranno pesate fin dalle gare d’esordio. Basti pensare che ad aprire la Coppa del Mondo di 6 formazioni protagoniste saranno 3 scontri diretti: Spagna-Olanda, Germania-Portogallo ed Italia-Inghilterra. Sfide tutte da vivere, verifiche già importanti in prospettiva. Il match inaugurale sarà invece tra il Brasile e la Croazia e da quel momento le chiacchiere lasceranno il posto al campo. Ancora un pizzico di pazienza quindi, poi la storia si rinnoverà e per un mese tutto o quasi l’universo sportivo ruoterà attorno alla Coppa del Mondo di Calcio. L’avventura di Brasile 2014 sta per iniziare, non ci resta che allacciare le cinture!