Esordio con vittoria per Francia e Argentina

Messi e Benzema protagonisti nelle vittorie ottenute da Francia e Argentina a Brasile 2014. Bene anche la Svizzera

Argentina e Francia: Buona la prima

C’era grande attesa per le prime partite mondiali di Francia e Argentina. Transalpini e sudamericani hanno bagnato le rispettive gare di esordio battendo Honduras e Bosnia Erzegovina. Protagonista assoluto della vittoria firmata dalla nazionale di Deschamps è stato Karim Benzema. Il puntero del Real Madrid ha infatti siglato una doppietta ed ha propiziato l’autorete del portiere avversario Valladares con un favoloso sinistro volante. La Francia si è imposta con un perentorio 3-0 e ha dimostrato fin da subito di essere squadra di rango. Il test con l’Honduras non è stato particolarmente probante (senza nulla togliere alla formazione centro-americana), ma i blues hanno fatto in pieno il proprio dovere e hanno messo in campo qualità eccelse nonostante l’assenza di Ribery.

Esordio certamente più complicato per l’Argentina. La nazionale albiceleste ha vinto di misura (2-1), ma ha meritato i 3 punti. A decidere il confronto l’autorete di Kolasinac e il capolavoro balistico di Lionel Messi che ha concluso una favolosa iniziativa personale con un sinistro chirurgico. Alla Bosnia non è invece bastato il gol segnato nel finale da Ibasevic. La squadra di Sabella ha fatto festa nel match disputato al Maracanà (tempio storico del calcio brasiliano nonostante le modifiche strutturali) ed ha fornito un segnale importante in ottica Coppa del Mondo.

 

bandiera Francia

 

La foto di giornata: La “goal line”

La vittoria della Francia sull’Honduras non ha lasciato adito a dubbi. L’unico momento di suspense è stato al 3° minuto della ripresa in occasione del gol del raddoppio. Benzema ha incrociato con un perfetto mancino al volo colpendo il palo alla sinistra di Valladares. La sfera ha danzato sulla linea della porta, ha sbattuto sul portiere dell’Honduras che ha poi tentato disperatamente di impedire alla palla di infilarsi in rete. Gol o non gol? Benzema ha esultato, l’arbitro ha concesso la rete grazie alla conferma arrivata dal supporto tecnologico. La “goal line” ha fatto quindi il suo esordio nella storia dei Mondiali ed è stata decisiva per dissipare ogni dubbio. Il fermo-immagine ha rappresentato una bella ed importante novità. Segno dei tempi che cambiano, utile sostegno per evitare polemiche.

 

La strana partita di Messi

Il calcio è uno sport straordinario perché ogni giudizio può cambiare in un attimo. Così è stato per l’esordio di Messi. Contro la Bosnia il fuoriclasse argentino ha offerto una prestazione a due facce. Nei primi 64’30” è stato irriconoscibile ed ha sbagliato praticamente tutte le giocate (dribbling, passaggi, tiri in porta). Errori da principiante, giocatore irriconoscibile. Per la non perfetta condizione fisica, per la voglia di strafare, per una sorta di maledizione mondiale che pareva averlo colpito in pieno. Una prova deludente, quasi imbarazzante..

Tutto però è cambiato al minuto 64’30”. Messi è partito palla al piede, ha chiesto ed ottenuto il triangolo da Higuain, è giunto al limite dell’area ed ha lasciato partire un sinistro di precisione millimetrica che ha baciato il palo prima di insaccarsi alle spalle del portiere bosniaco. Un gol bellissimo, una sorta di liberazione che ha sbloccato il campionissimo del Barcellona e che potrebbe decretare la svolta nel Mondiale dell’Argentina. E Messi in un attimo è passato dall’Inferno al Paradiso. Giudizi stravolti, voti in pagella che hanno subito una vera e propria impennata. Perché gol come quelli firmati dalla “pulce” valgono da soli il prezzo del biglietto e sono da sempre lo spot più bello per gli amanti di calcio.

 

Lionel Messi

 

Svizzera di rimonta

La quarta giornata dei Mondiali si era aperta con il successo conquistato dalla Svizzera contro l’Ecuador. Il gol di Enner Valencia ha illuso la nazionale sudamericana, Mehmedi e Seferovic hanno sovvertito il risultato e regalato alla squadra elvetica 3 punti di fondamentale importanza. Svizzera a quota 3 insieme alla Francia e a questo punto candidata ad accompagnare i transalpini nel passaggio agli ottavi. Decisive le sostituzioni che sono state operate da Hitzfeld, tecnico esperto e capace di cambiare le sorti di un confronto che sembrava compromesso.