La Germania umilia il Brasile (7-1), stasera Olanda – Argentina

La Germania vola in finale rifilando 7 reti al Brasile. Debacle storica per la Seleção, serata da sogno per i tedeschi. E fra poche ore Olanda – Argentina!

Incredibile a Belo Horizonte: Brasile – Germania 1-7

Una semifinale storica, un risultato pazzesco. La Germania ha battuto 7-1 il Brasile al termine di una serata che è già entrata a pieno titolo nella storia del calcio. 7-1. Avete letto bene! Una debacle senza precedenti per la Seleção, un trionfo di proporzioni mai viste per i tedeschi. Mai una partita di questo livello si era conclusa con un divario tanto ampio, mai il Brasile aveva subito un’umiliazione di questo genere, mai la Germania era stata capace di infliggere una lezione così dura a un’avversaria di tale prestigio. Un punteggio impossibile da prevedere, un ko che ha bruscamente interrotto il sogno della formazione di casa, una dimostrazione di forza che ha permesso alla nazionale di Loew di qualificarsi per la finale del Maracanà..

Difficile commentare la sfida di Belo Horizonte. Il Brasile voleva dimenticare la debacle del “Maracanazo” e si trova invece a dover digerire una batosta ancora più umiliante rispetto a quella del 1950. Non c’è stata gara, non ci sono aggettivi per descrivere quanto è accaduto. La Seleção non perdeva in casa in confronti ufficiali dal 1975 e nella storia dei Mondiali non aveva mai incassato un ko tanto pesante. 7-1. Roba da non credere.. Un Brasile inadeguato ed impresentabile contro una Germania formidabile che dopo mezzora aveva già colpito 5 volte. Tedeschi in volo grazie alle reti di Muller, Klose e Khedira e alle doppiette di Kross e Schurrle (per i sudamericani centro inutile nel finale di Oscar) ed impressionanti per dinamismo, organizzazione, proprietà di palleggio, cinismo, solidità e determinazione. La compagine di Scolari è uscita dal confronto con le ossa rotte, quella di Loew ha fatto vedere cose straordinarie e diventa a questo punto la logica favorita per la conquista del titolo.

 

Miro Klose Germania

 

Brasile – Germania 1-7: Il crollo della Seleção

Il popolo brasiliano ha vissuto nell’arco di 90 minuti tutte le emozioni possibili. Euforia e speranza ad inizio gara (da brividi l’inno nazionale cantato a squarciagola dai giocatori e dai tifosi), tristezza dopo il primo gol, incredulità e imbarazzo quando il punteggio stava assumendo proporzioni impreviste, rabbia nel momento in cui la Seleção non ha mostrato il benché minimo segnale di reazione, rassegnazione nella fase conclusiva del match. Una serata che resterà negli annali e che non è facile spiegare.

La Germania è scesa in campo con gli “occhi della tigre” e ha fatto al massimo il proprio dovere, il Brasile si è invece fatto schiacciare da pressioni esasperate e non ha retto l’urto. Alle prime difficoltà le fondamenta hanno ceduto e sono venute fuori tutte le lacune di una squadra incerta e vulnerabile. L’aspetto mentale ha prevalso rispetto a tutto il resto e proprio in questo campo il Brasile è naufragato. Impossibile spiegare in altro modo gli incredibili svarioni di Marcelo, Fernandinho e soprattutto di David Luiz. Il capitano della Seleção (giustamente osannato finora) è crollato psicologicamente ed ha iniziato a vagare per il campo perdendo letteralmente di vista il suo ruolo. Voleva prendersi sulle spalle la squadra, ha finito per essere deleterio.

Le assenze di Thiago Silva e Neymar hanno pesato e non poco così come le inspiegabili scelte di Felipe Scolari. Il mister verdeoro ha gettato nella mischia Bernard confermando il 4-2-3-1 schierato nelle precedenti partite ed ha ancora una volta dato fiducia all’impalpabile Fred. Contro una squadra forte (e considerando il forfait di Neymar) sarebbe stato più logico dare ulteriore peso al centrocampo e magari cambiare poi nel corso del match. Il Brasile è parso squadra allo sbando, senza identità, senza umiltà e senza un minimo di rispetto dei ruoli. Contro Croazia, Messico, Cile e Colombia era andata bene, ma la Germania è un’altra cosa.

I tedeschi hanno letto perfettamente la situazione e hanno punito questo pessimo Brasile. Un tonfo rumoroso, una sconfitta epica, un punteggio che si addice a nazionali come Zaire, El Salvador e Haiti e che stona quando di mezzo c’è la nazionale che da sempre incarna il prestigio del calcio mondiale. Una pagina nera per chi ha preparato l’evento più importante del quadriennio, un’onta impossibile da cancellare per tutti coloro che sono scesi in campo. Loro resteranno sempre quelli che hanno perso 7-1. Uno smacco che non sarà mai cancellato.

 

Thiago Silva Brasile

 

Brasile – Germania 1-7: Tedeschi perfetti

A prescindere dalle inquietanti lacune della Seleção è giusto rimarcare i grandi meriti della Germania. La squadra di Loew ha disputato una prestazione esemplare e ha dimostrato di poter finalmente tornare sul tetto del mondo (a 24 anni dal trionfo di Italia 1990). Muller e compagni hanno aggredito gli spaventati brasiliani fin dal primo istante di gioco e hanno saputo capitalizzare le incertezze dei rivali. Con la fame che da sempre appartiene allo spirito tedesco, con la freschezza tipica di questa straordinaria generazione, con quei ritmi che sono necessari nel calcio moderno, con la superlativa organizzazione inculcata dal bravissimo Loew.

Il gol di Muller ha mandato in confusione David Luiz e compagni e ha portato ulteriore convinzione a un team che ha nel suo dna la personalità dei vincenti. Una notte magica per superare lo scoglio semifinali (fatali nel 2006 e nel 2010) e per scrivere una esaltante pagina di storia. Perché battere il Brasile in casa propria e con un risultato così altisonante è cosa che capita se tutto va bene una volta ogni cento anni. La Germania ha impressionato e ha saputo dare il massimo nella partita più importante. Per completare l’opera manca ancora l’ultimo passo, ma a prescindere dall’esito finale, il calcio tedesco merita comunque grandi applausi.

 

Il record di Klose nel tripudio teutonico

La copertina di questa favolosa impresa spetta sicuramente a Miroslav Klose. Il centravanti tedesco ha infatti realizzato il suo 16° gol ai Mondiali ed è diventato il miglior marcatore nella storia di questa competizione (1 più di Ronaldo). Primato di indiscutibile valore per quello che è un cecchino quasi infallibile. Miro va infatti a bersaglio dal 2002 (4 Mondiali di fila) ed ha messo la sua preziosa firma in questa notte di festa. Chapeau.

 

Stasera tocca ad Olanda e Argentina

Questa sera la seconda semifinale. Dopo un match senza storia gli appassionati neutrali sperano di vedere un confronto equilibrato. Sulla carta dovrebbe essere così, ma lo stesso si pensava anche di Germania – Brasile (sfido chiunque a dire il contrario). Il mister argentino Sabella dovrà rinunciare all’infortunato Di Maria, ma dovrebbe comunque affidarsi al classico 4-3-3 (con Lavezzi e Messi a supporto di Higuain), il tecnico degli orange Van Gaal confermerà uomini e modulo delle precedenti sfide (3-4-2-1 con Robben e Depay dietro a Van Persie). Di fronte due attacchi atomici, ma anche due tra le difese meno perforate dei Mondiali (3 gol al passivo per la nazionale albiceleste, 4 per l’Olanda). Messi e Robben saranno gli uomini chiave, ma occhio alle capacità realizzative di Van Persie ed Higuain e alle geometrie illuminanti di Sneijder.

 

Lionel Messi

 

I numeri di Olanda – Argentina

Nella storia dei Mondiali queste due nazionali si sono già affrontate in 4 circostanze. I precedenti pendono a favore dell’Olanda che ha conquistato 2 successi. Gli orange si sono imposti 4-0 nel 1974 (girone valevole ai fini della qualificazione alla fase finale) e 2-1 nel 1998 (quarti di finale). L’unico pareggio è datato 2006 (nel girone eliminatorio con conseguente qualificazione agli ottavi di entrambe le squadre), mentre l’Argentina ha fatto festa nel 1978 vincendo la finale casalinga (3-1 e coppa sollevata al cielo).

Gli orange sono alla 2° semifinale di fila (5° su 10 partecipazioni), la formazione albiceleste è invece tornata tra le 4 regine a 24 anni di distanza da Italia 1990 e nei 4 precedenti ha sempre raggiunto la finale. Chi sfiderà la Germania? Poche ore di attesa e lo scopriremo.

 

Foto Miro Klose Germania: Andrzej Otrębski
Foto Thiago Silva Ronnie Macdonald