Spagna sconfitta e fuori dai Mondiali

La Spagna perde anche con il Cile e dopo 2 partite è già fuori dai Mondiali. Fine di un epoca per i campioni in carica

Spagna: Eliminazione clamorosa

La 7° giornata dei Mondiali di Calcio 2014 ha emesso i primi verdetti ed ha regalato una sorpresa incredibile. Olanda e Cile si sono qualificate con una partita di anticipo per gli ottavi di finale, la Spagna ha invece perso ancora ed è già fuori dai giochi. Prima di parlare di chi ha passato il turno è doveroso puntare l’attenzione su chi ha subito una dolorosa eliminazione. La debacle delle furie rosse è notizia clamorosa e segna a tutti gli effetti la fine di un’epoca. La generazione di fenomeni del calcio iberico (che dal 2008 al 2012 ha vinto 2 Europei e 1 Mondiale) ha smarrito la strada ed ha esalato l’ultimo respiro. La sconfitta patita con il Cile ha scritto la definitiva sentenza ed ha posto fine ad un ciclo straordinario. Senza scuse e senza appello. I sudamericani del Ct Sampaoli hanno inflitto ai campioni di tutto un’altra pesante lezione. Inferiore nelle proporzioni a quella rimediata contro l’Olanda, ma uguale nella sostanza ed ancora più difficile da digerire.

La Spagna era di fronte ad una sfida senza appello ed ha fallito la missione. Giocando male, confermandosi al capolinea di una storia comunque straordinaria. I cambi di formazione proposti da Del Bosque non hanno sortito effetti, i campioni presenti in organico non sono riusciti a trovare il bandolo della matassa e sono stati surclassati dagli affamati colleghi cileni. La Spagna che ha dominato il Mondo ha incassato 7 gol in 2 partite (4 anni fa ne aveva subiti 2 in 7 confronti), è andata a segno in 1 sola circostanza (per di più su calcio di rigore) ed ha incassato 2 ko in altrettante apparizioni (mai nella storia chi aveva vinto la precedente edizione dei Mondiali aveva vissuto un debutto così deludente). Squadra irriconoscibile sotto tutti i punti di vista. Casillas si è confermato incerto, la retroguardia ha fatto acqua da tutte le parti, il centrocampo è sembrato statico e privo di idee, l’attacco è stato impalpabile.

Leggendo i nomi che formano la rosa è davvero complicato dare una spiegazione plausibile a quanto accaduto. Molti mettevano la Spagna tra le favorite per il titolo (me compreso), nessuno si aspettava che l’avventura finisse così velocemente. Tra le possibili motivazioni di una tale figuraccia (perché questa è stata a conti fatti) ci sono la stanchezza di una stagione lunga ed intensa, la scarsa fame con cui giocatori che hanno vinto tutto hanno approcciato la manifestazione ed il logorio fisico di una rosa che per tanti anni ha dominato la scena. Più semplicemente si potrebbe dire che nulla dura in eterno, nel calcio come nella vita. I cicli vincenti sono fatti per terminare e questo è accaduto alla Spagna. Un crollo inatteso e repentino, ma in linea con quanto visto nelle 2 partite di Brasile 2014. Curioso notare che gli “dei del tiqui-taca” hanno alzato bandiera bianca nel giorno in cui Re Juan Carlos ha abdicato dal trono. Due regni sono finiti e la storia della nazione iberica ha definitivamente cambiato pagina. E non solo nel calcio.

 

Iniesta

 

Cile da favola

Se la Spagna piange e si interroga sull’eliminazione, il Cile sorride e festeggia la meritata qualificazione.. La squadra di Sampaoli ha disputato una strepitosa prestazione e ha staccato il pass per gli ottavi con un turno di anticipo. Vargas ed Aranguiz hanno steso le furie rosse ed hanno capitalizzato la indiscutibile superiorità cilena nei confronti della Spagna. I sudamericani hanno le carte in regola per diventare la rivelazione di Brasile 2014. Perché si difendono con ordine, perché corrono come forsennati, perché possiedono giocatori tecnici e veloci e perché giocano con il coltello tra i denti. Una rosa senza campioni assoluti, ma omogenea, disposta al sacrificio di squadra e con un tecnico che sa tirar fuori il massimo anche sotto il profilo mentale. La strada è ancora lunga e le difficoltà non mancheranno, ma comunque vada a finire il Cile ha già scritto una favolosa pagina della sua storia sportiva (battendo per la prima volta la Spagna, superando il turno in scioltezza).

 

Olanda meno bella ma efficace

A braccetto con il Cile si è qualificata anche l’Olanda. Gli orange hanno battuto 3-2 l’Australia al termine di una gara intensa ed equilibrata. A regalare i 3 punti alla squadra di Van Gaal sono stati i gol di Robben, Van Persie e Depay (inutili per il team di Postecoglu le firme di Cahill e Jedinak). Olanda meno brillante rispetto a quella ammirata con la Spagna, ma comunque vincente ed efficace. Robben e compagni hanno conquistato la vittoria nonostante la bella prestazione degli australiani trovando soluzioni alternative e beneficiando della clamorosa papera di Ryan. Olanda e Cile si giocheranno il primato del Girone B in un match tutto da vivere e gli orange di Van Gaal avranno a disposizione due risultati sue tre (miglior differenza reti).

 

partita Olanda calcio

 

La Croazia torna in corsa, il Camerun è out

Il secondo turno del Girone A si è concluso con il poker rifilato dalla Croazia al Camerun (reti realizzate da Olic e Perisic prima della doppietta firmata da Mandzukic). La squadra di Kovac ha trovato terreno fertile al cospetto degli africani ed è tornata in corsa per la qualificazione (decisiva a questo punto la sfida diretta con il Messico). Merita risalto la prestazione di Perisic, giocatore molto interessante per corsa e qualità tecniche. I leoni indomabili si sono trasformati in gattini impauriti e sono usciti mestamente di scena.

 

Fotografie Mondiali

Il fotogramma più bello di questa giornata è stato il gol di Cahill: un sinistro al volo di straordinaria fattura, a impattare un cross proveniente dalla fascia destra, che si è infilato alle spalle dell’incolpevole Cillessen. Rete inutile ai fini del risultato finale, ma difficile e spettacolare per coordinazione, potenza e precisione che entra a pieno titolo tra le perle di questi Mondiali. L’immagine che resterà nella storia di Brasile 2014 è certamente quella della Spagna che esce dal campo a testa bassa dopo la sconfitta patita con il Cile. Emblema di un tonfo fragoroso, quello della nazionale che ha dominato l’ultimo decennio.

 

Le gare di oggi

Nella giornata odierna torneranno in campo le squadre protagoniste del Gruppo C. Alle ore 18:00 Colombia e Costa d’Avorio si sfideranno per il primato del girone dopo i successi collezionati nel confronto inaugurale, mentre a mezzanotte Giappone e Grecia si giocheranno le ultime possibilità per rimanere in corsa.. In mezzo (alle 21:00) Uruguay – Inghilterra. Nella gara più attesa di fronte le due grandi deluse del Gruppo D, quello che interessa l’Italia. Sarà un vero e proprio spareggio. Chi perde è out, chi vince torna in ballo per la qualificazione agli ottavi.

 

Foto Andreas Iniesta: Clément Bucco-Lechat