Timone d’Oro consegnato a Zeman!

Il Timone d’Oro 2013 è stato vinto da Zdenek Zeman!
Il mister Boemo è stato premiato lunedì sera ad Arezzo..

 

Timone d’Oro: Zeman premiato ad Arezzo

La XXIV edizione del Timone d’Oro si è svolta lunedì 3 giugno a Arezzo, presso il ristorante “Il Torrino”. Il prestigioso premio è stato consegnato a Zdenek Zeman, autentico maestro di calcio ed allenatore che nella sua carriera si è contraddistinto non solo per i risultati conquistati. Il trainer boemo è infatti simbolo assoluto di bel gioco, dello sport pulito ed è l’incarnazione di un modo di fare calcio altamente spettacolare. E’ stato il gradito ospite d’onore della serata e ha scritto il suo nome nell’albo d’oro dell’ambito premio conferito come sempre dall’AIAC di Arezzo. La scelta degli allenatori della provincia è caduta su Zdenek Zeman, timoniere che nella passata stagione ha portato il Pescara in Serie A dopo una favolosa cavalcata. Zeman si è presentato ad Arezzo con un abito elegante ed è stato protagonista assoluto della serata. Ha soddisfatto le curiosità degli altri tecnici presenti, ha risposto alle domande dei giornalisti, ha ripercorso assieme ai tantissimi appassionati i momenti più importanti della sua lunghissima carriera e nel corso della conviviale ha ricevuto dalle mani di Franco Galantini, presidente dell’Associazione Allenatori di Calcio Italiani della sezione di Arezzo, l’ambito Timone d’Oro (vinto in passato da Trapattoni, Sacchi, Prandelli, Lippi, Capello, Ancelotti, Boskov, Eriksson, Mancini, Spalletti, Rossi, Cosmi, Mazzarri, Gentile, Ranieri, Mondonico, Bigon, Zaccheroni, Novellino, Del Neri).

 

 

Timone d’Oro a Zeman: Allenatore e personaggio

Zdenek Zeman è uno degli allenatori più importanti del panorama calcistico italiano ed è da diversi anni sulla cresta dell’onda. E’ nato a Praga il 12 maggio 1947, ma nel 1968 si è trasferito nel nostro paese e nel 1975 ha acquisito la cittadinanza italiana. Ha cominciato ad allenare quasi per caso, ma non certo per caso è diventato l’allenatore che è adesso. La prima esperienza risale al 1966 sulla panchina del Cinisi (piccola realtà della Sicilia), la scalata verso il calcio che conta inizia invece nel 1985, stagione in cui porta il Licata dalla C2 alla C1. Le pagine più belle della carriera di Zeman sono legate al Foggia. Il boemo siede per la prima volta sulla panchina del team pugliese nel 1986, ma è nella seconda avventura che entra di diritto nella storia del calcio. E’ il Foggia di Pasquale Casillo, diventerà il “Foggia dei miracoli”. Nel 1990-91 vince il campionato cadetto e conquista la Serie A. I risultati arrivano attraverso un gioco spettacolare, caratteristica che verrà confermata anche nella massima categoria. Il tridente formato da Rambaudi, Baiano e Signori diventa arma letale di una squadra organizzata e votata al bel gioco. Zeman diventa una icona del calcio spettacolo, il suo Foggia entra nelle simpatie di tutti gli sportivi. Dopo gli strabilianti risultati di Foggia, Zdenek guida la Lazio (dal 1994 al 1997) e poi la Roma (1997-1999).

 

 

Nelle squadre capitoline conferma pregi e difetti della sua filosofia: prove spettacolari e successi straordinari alternate ad incredibili debacle, capacità di segnare reti a raffica, ma anche errori difensivi che hanno fatto la fortuna di “Mai dire gol”.. Dopo l’avventura romana Zeman gira numerose panchine e vive fortune di vario genere, poi nel 2011 torna mattatore con il Pescara. Gli abruzzesi giocano un calcio da favola e vincono il campionato di Serie B. Questo Pescara sembra la reincarnazione del “Foggia dei miracoli”.. Le maglie e gli interpreti sono cambiati, la qualità di gioco è la stessa di allora. La chiamata della Roma pone fine al matrimonio tra il tecnico boemo ed il team abruzzese dopo appena una stagione. Il resto è storia recente. La nuova avventura giallorossa dura solo pochi mesi e finisce il 2 febbraio 2013. I critici della filosofia zemaniana ritornano alla carica, gli estimatori del mister boemo rimangono numerosi. La sua scuola di pensiero può piacere o no, ma la caratura del personaggio non è in discussione. Ha contribuito ad innovare il calcio, ha lanciato campioni, ha sollevato questioni morali, ha combattuto battaglie giuste e ha regalato agli appassionati grande spettacolo. I tifosi di alcune delle sue squadre lo criticano per non aver ottenuto i risultati auspicati, gli amanti del bel gioco lo ringraziano. Il Timone d’Oro ha comunque colto nel segno premiando un maestro di calcio, un uomo di sani principi ed un condottiero al di sopra di ogni sospetto.

 

 

Timone d’Oro a Zeman: L’intervista

Ecco le parole rilasciate da Zdenek Zeman al microfono di www.sportapp.it.

 

Gli altri protagonisti del Timone d’Oro

Nel corso della serata sono stati premiati anche altri allenatori della sezione di Arezzo che hanno vinto i rispettivi campionati e che sono stati promossi alla categoria superiore nella stagione agonistica 2011-2012: Pier Francesco Battistini (vincitore in Lega Pro Seconda Divisione con il Perugia), Paolo Beruatto (vincitore del titolo italiano con gli allievi della Sampdoria), Fabrizio Innocenti (vincitore in Prima Categoria Toscana con il Pratovecchio), Luca Brini (vincitore della Coppa Toscana di Prima Categoria con il Foiano), Massimiliano Scartabelli (vincitore in Terza Categoria Toscana con il Faella) e Fabrizio Bracciali (vincitore dei play off di Terza Categoria Toscana con il Montagnano). La XXIV edizione del Timone d’Oro è stata organizzata in modo impeccabile dall’AIAC di Arezzo ed ha visto la presenza di tantissimi appassionati di calcio. L’evento è stato un successo sotto ogni punto di vista..