Cancellara firma il tris al Giro delle Fiandre

Lo svizzero Fabian Cancellara ha vinto la 98° edizione della classica dei muri. Battuti Van Avermaet, Vanmarcke e Vandenbergh 

 

Giro delle Fiandre 2014: La legge di Cancellara

Fabian Cancellara si è aggiudicato la 98° edizione del Giro delle Fiandre ed ha coronato con il successo una prestazione sontuosa. Lo svizzero del Team Trek si è imposto in una volata ristretta sui belgi Van Avermaet, Vanmarcke e Vandenbergh e ha rispettato i pronostici della vigilia. Il fuoriclasse elvetico ha vinto la Ronde Van Vlaanderen per la 3° volta in carriera e si è confermato stratosferico specialista di muri e pavé. In questa circostanza non ha demolito i rivali e ha trionfato d’astuzia oltreché di potenza.

Un successo forse meno netto rispetto a quello della scorsa stagione, ma comunque di assoluto livello tecnico. Fabian ha sferrato l’attacco sul Vecchio Quaremont e con il brillantissimo Vanmarcke si è riportato su Van Avermaet e Vandenbergh subito dopo lo scollinamento del Paterberg. Nel lungo tratto di avvicinamento verso il traguardo i 4 contendenti hanno prima collaborato e poi cominciato una guerra di nervi fatta di accelerazioni e surplace.

Cancellara non ha sprecato energie ed ha trovato la forza per aggiudicarsi lo sprint. Con una rasoiata impressionante, con quella forza che da sempre lo contraddistingue. Gemma di rara bellezza per illuminare il cielo grigio delle Fiandre e per rendere ancora più considerevole il palmares di questo grande campione. Fabian ha disputato una prova magistrale ed ha dimostrato di aver raggiunto la piena maturità. Non più solo potenza, ma anche equilibrio ed una capacità di lettura da maestro delle due ruote.

Tutti in piedi di fronte a “Spartacus”, eroe assoluto di una Ronde Van Vlaanderen bella e combattuta. Corsa moderna dal fascino antico che oggi ha vissuto il 98° capitolo della sua storia e che è stata nobilitata dal tris di questo grande ciclista.

 

Fabian Cancellara

 

Giro delle Fiandre 2014: Il successo di Cancellara

Fabian Cancellara ha vinto la 98° edizione del Giro delle Fiandre coprendo i 259 km (partenza da Bruges ed arrivo a Oudenaarde) in 6h15’18”, alla media di 41,407 km/h. Lo svizzero del Team Trek ha regolato allo sprint i belgi Greg Van Avermaet, Sep Vanmarcke e Stijn Vandenbergh. A 8” Alexander Kristoff (Nor), a 18” Niki Terpstra (Ola), a 35” Tom Boonen (Bel), a 37” Geraint Thomas (Gb), a 41” Bjorn Leukemans (Bel) e a 43” Sebastian Langeveld (Ola).

A 1’25” il gruppetto con Degenkolb (Ger), Sagan (Svk), Pozzato (Ita), Stybar (Cec), Chavanel (Fra) e Boasson Hagen (Nor). 102 i corridori che hanno terminato la corsa, 98 coloro che si sono ritirati.

 

Giro delle Fiandre: La storia della gara vinta da Cancellara

La 98° edizione della Ronde Van Vlaanderen si accende con la fuga di Impey, Broeckx, Phinney, Kuchynski, Zingle, Wesley e Raymond Kreder, Palini, Wallays e Vanlandschoot. I 10 al comando raggiungono un vantaggio massimo di oltre 5’. Con il passare dei chilometri il drappello dei fuggitivi si assottiglia. Gli ultimi ad arrendersi sono Phinney, Broeckx e Impey. La loro azione termina sulle dure rampe del Koppenberg, a 44 km dalla conclusione.

La corsa entra nel vivo a 31 km dalla fine con l’attacco di Van Avermaet e Vandenbergh. I due belgi superano di slancio il Kruisberg e si presentano alle pendici del Vecchio Quaremont (17,8 km dal traguardo) con quasi 50” di margine sul gruppo dei big. Sul muro simbolo della gara Cancellara allunga. Lo svizzero impressiona per la sua potenza e Vanmarcke è il solo capace di restare a ruota. Niente da fare invece per Sagan, Boonen e per tutti gli altri big.

Van Avermaet resta da solo in testa sul Paterberg (360 metri al 12,9% con punte del 20,3%), ma Cancellara, Vanmarcke e Vandenbergh lo riprendono a 11 km dall’arrivo. Dietro ci provano Kristoff e Terprstra, ma il distacco con il quartetto dei fuggitivi è ormai incolmabile.

I battistrada collaborano fino a 3500 metri dalla conclusione e nel finale si danno battaglia (a suon di scatti e di scaramucce mentali). Così facendo si arriva alla volata. Ad interrompere la fase di studio è Cancellara. Lo svizzero si alza sui pedali a 200 metri dal traguardo ed innesta il turbo. La sua progressione è una sentenza e stronca sul nascere le ambizioni dei belgi. Chapeau!

 

Giro delle Fiandre 2014: Il commento

Fabian Cancellara ha sfruttato l’ottimo lavoro dei suoi compagni di squadra e nel momento decisivo ha fatto valere la sua superiorità. Sul Vecchio Quaremont si è cimentato in una progressione devastante, sul Paterberg ha dosato lo sforzo, nel tratto finale ha dato prova di grande intelligenza tattica (tenendo a freno la sua voglia di staccare tutti e non forzando il ritmo quando Vandenbergh ha attaccato), in volata ha sprigionato la sua potenza annichilendo le velleità dei belgi. Una vittoria da antologia al termine di una prestazione eccelsa.

Van Avermaet, Vanmarcke e Vandenbergh hanno disputato una bellissima gara, Kristoff è stato degno protagonista pur restando a mani vuote, mentre Boonen e Sagan hanno sicuramente deluso le attese. Capitolo a parte per gli italiani. I nostri sono usciti di scena appena la corsa è entrata nel vivo. Trentin e Paolini ci hanno provato e sono stati gli unici a salvarsi, Pozzato è stato il migliore al traguardo (17°), ma non è mai stato all’altezza.

 

Giro delle Fiandre 2014: I numeri di Cancellara

Fabian Cancellara ha vinto per la 3° volta in carriera il Giro delle Fiandre (dopo i sigilli del 2010 e del 2013) ed è così diventato il 6° ciclista di sempre a realizzare lo storico tris nella corsa dei muri (prima di lui i belgi Buysse, Leman, Museeuw e Boonen e l’italiano Fiorenzo Magni). Il trentatreenne campione di Berna (è nato il 18 marzo 1981) è salito sul podio al Fiandre per la 4° volta (considerando anche la 3° piazza del 2011) ed ha permesso alla Svizzera di portarsi al 4° posto della classifica nazioni (4 trionfi complessivi).

Cancellara è diventato il 6° a vincere per 2 anni di fila la Ronde Van Vlaanderen (oltre al nostro Magni, l’unico capace di centrare 3 affermazioni consecutive) e ha primeggiato per la 7° volta in una classica monumento (considerando l’acuto alla Milano-Sanremo 2008 e gli acuti alla Parigi-Roubaix 2006, 2010 e 2013).

Il Belgio ha raggiunto quota 198 podi, l’Italia è rimasta ferma a 10 affermazioni (l’ultima di Ballan nel 2007) e 28 piazzamenti tra i migliori tre. Le classifiche monumento senza vittorie azzurre salgono a 27. L’ultimo squillo di un nostro rappresentante è datato 18 ottobre 2008, giorno in cui Cunego si aggiudicò il Giro di Lombardia.