Criterium del Delfinato: Al via la 65° edizione!

Il Criterium del Delfinato ai raggi x! Storia della gara, percorso e favoriti dell’edizione 2013..

 

Criterium del Delfinato: L’edizione 2013!

E’ tutto pronto per il 65° Criterium del Delfinato. L’edizione 2013 della prestigiosa corsa a tappe scatterà da Champéry (Svizzera) nella giornata di domani e si concluderà a Risoul domenica 9 giugno. 8 i giorni di gara, 1052 i chilometri totali, 22 le formazioni presenti ai nastri di partenza, numerose le salite, tanti i corridori di spessore che si daranno battaglia per il successo finale.. Un menù ricco ed intrigante per una corsa che si annuncia tutta da vivere. Il Criterium del Delfinato comincia a una settimana di distanza dalla fine del Giro d’Italia e finisce 20 giorni prima della partenza del Tour de France (29 giugno). Al via della breve corsa a tappe molti ciclisti che prenderanno parte alla 100° edizione della Grande Boucle. Il Criterium del Delfinato è corsa di prestigio ed è l’occasione ideale per provare la gamba in prospettiva Tour de France. Per questo i big si daranno battaglia e non risparmieranno energie.

 

Criterium del Delfinato: La storia!

La prima edizione del Criterium del Delfinato si svolse nel 1947 e fu firmata dal polacco Edouard Kablinski. La corsa non si è disputata nel 1967 e nel 1968, mentre le edizioni del 2002 e del 2003, originariamente vinte da Lance Armstrong, risultano non assegnate.. Lo statunitense è stato privato dei suoi successi in seguito allo scandalo doping, l’organizzazione ha preferito non attribuire le vittorie ai secondi classificati. Diventano così 62 le edizioni da prendere in esame. I migliori interpreti del Criterium del Delfinato sono i francesi Nello Lauredi (dominatore nel 1950, nel 1951 e nel 1954), Bernard Hinault (primo nel 1977, nel 1979 e nel 1981) e Charly Mottet (vincitore nel 1987, nel 1989 e nel 1992) e lo spagnolo Luis Ocana (leader nel 1970, nel 1972 e nel 1973). I 4 corridori appena citati hanno conquistato 3 affermazioni a testa. A quota 2 successi figurano i francesi Jean Dotto (1952, 1960), Jacques Anquetil (1963, 1965), Raymond Poulidor (1966, 1969) e Bernard Thévenet (1975, 1976), il colombiano Luis Herrera (1988, 1991), l’elvetico Laurent Dufaux (1993, 1994), gli spagnoli Miguel Indurain (1995, 1996) ed Alejandro Valverde (2008, 2009) ed il britannico Bradley Wiggins (2011, 2012). Tra i vincitori del Criterium del Delfinato meritano una citazione il transalpino Bobet (1955), il belga Merckx (1971) e lo statunitense Lemond (1983). Nessun corridore italiano è mai riuscito a vincere il Criterium del Delfinato.

La Francia domina la graduatoria per nazioni. I ciclisti di casa hanno vinto 30 delle 62 edizioni che rientrano nel conteggio (49,39% del totale). 10 affermazioni per la Spagna, 4 per la Gran Bretagna, 3 per Belgio, Stati Uniti, Svizzera e Colombia, 1 per Polonia, Australia, Olanda, Germania, Kazakistan e Slovenia.

 

Criterium del Delfinato: Le tappe!

La 1° tappa si svolgerà domani con partenza e arrivo nella località svizzera di Champéry. La frazione misura 121 km e presenta 4 Gran Premi della Montagna: la Cote de Morgins (9,2 km al 6%), il Col du Corbier (7,6 km al 7,5%), il Pas de Morgins (4,5 km al 6,7%) e la Cote de Champéry (6,9 km al 3,3%). La salita finale si concluderà ufficialmente a 1000 metri dal traguardo, ma anche l’ultimo tratto di gara sarà in leggera ascesa. Tappa subito importante ai fini della classifica anche se difficilmente tra i big ci saranno distacchi.

La 2° frazione scatterà da Chatel e terminerà a Oyonnax dopo 191 km. Saranno 6 le montagne da affrontare: la Cote de Mornex (2,6 km al 4,7%), la Cote de Mons (1 km al 5,5%), la Cote de Lancrans (3,1 km al 5,2%), la Cote de Communal (5,6 km al 6,3%), la Cote du Bugnon (1,9 km al 6,1%) ed il Col du Sentier (2,7 km al 7,6%). L’ultima ascesa terminerà a 11,5 km dalla conclusione, il finale sarà praticamente tutto in discesa. La tappa presenterà diverse insidie soprattutto nella seconda parte.

La 3° frazione partirà da Ambérieu en Bugey ed arriverà a Tarare dopo 167 km. Due le salite dislocate lungo il percorso: il Col des Echarmeaux (10,6 km al 3%) e il Col de Sauvages (4 km al 5,5%). La seconda scalata finirà a 9,5 km dal traguardo, ma non farà sfaceli. Potrebbe essere trampolino di lancio per un attacco portato da uomini fuori classifica, ma la soluzione più probabile resta uno sprint a ranghi ristretti.

Nel 4° giorno di corsa si svolgerà una cronometro individuale di 32,5 km. Partenza da Villars les Dombes ed arrivo a Parc des Oiseaux, tracciato completamente piatto e particolarmente adatto agli specialisti delle prove contro il tempo. Chi saprà spingere il lungo rapporto e mantenere allo stesso tempo alte frequenze riuscirà ad esprimersi al meglio. Crono fondamentale per gli uomini che puntano al successo finale.

La 5° frazione comincerà da Grésy sur Aix e si concluderà ai 1369 metri di Valmorel dopo 139 km. Giornata molto importante, finale durissimo. La Cote du Trévignin (4,4 km al 6,6%), il Col du Frene (1,9 km al 6%) e la Cote de la Croix (2,3 km al 4,1%) serviranno come riscaldamento in vista dell’ultima asperità di giornata, la Montée de Valmorel (12,7 km al 7%). Sarà Gpm Hors Catégorie e sarà teatro dello scontro diretto tra i big della classifica generale.

La 6° tappa si svolgerà con partenza da La Léchère ed arrivo a Grenoble dopo 143 km. 4 le salite di giornata: la Cote d’Arvillard (2,2 km al 5,3%), il Col du Barioz (7,1 km al 7,3%), il Col de Ayes (3,8 km all’8,1%) e il Col des Mouilles (2 km al 6,1%). L’ultima ascesa terminerà a 45 km dal traguardo. Frazione ideale per fughe da lontano, ma che potrebbe concludersi con una volata di gruppo.

Gli ultimi 2 giorni di corsa saranno difficili a livello altimetrico e determinanti ai fini della vittoria finale. La 7° tappa partirà da Le Pont de Claix e arriverà a Superdévoluy dopo 187,5 km. Frazione durissima con ben 5 Gpm: la mitica Alpe d’Huez (12 km all’8,6%), il Col de Sarenne (3,1 km al 6,8%), il Col de Ornon (10,5 km al 6,1%), il Col du Noyer (11,3 km al 7,2%) e la salita di Superdévoluy (4 km al 5,7%) che porterà i corridori fino al traguardo. I favoriti si contenderanno il successo parziale e si daranno battaglia in chiave classifica.

La frazione in programma domenica 9 giugno prenderà il via da Sisteron e finirà a Risoul dopo 155,5 km. Nella tappa numero 8 corridori affronteranno 3 Gpm e si giocheranno le ultime cartucce per centrare il successo. Semplice la Cote de Bréole (5,4 km al 5%), difficile il Col de Vars (10,4 km al 6,9%), decisiva la Montée de Risoul (13,9 km al 6,7%). Arrivo in salita al termine di una settimana difficile e piena di ascese. Nell’ultima rampa assisteremo allo scontro finale tra i big e sapremo chi scriverà il suo nome nell’albo d’oro della competizione.

 

Criterium del Delfinato: I favoriti!

Al via della breve gara a tappe francese tanti nomi di assoluto spessore. I favoriti principali per la vittoria del Criterium del Delfinato sono il britannico Chris Froome (Team Sky), gli iberici Alberto Contador (Saxo Tinkoff), Joaquin Rodriguez (Katusha), Samuel Sanchez (Euskatel) e Alejandro Valverde (Movistar), il belga Jurgen Van Den Broeck (Lotto Belisol) e il francese Pierre Rolland (Europcar), mentre tra gli outsider meritano una citazione lo statunitense Andrew Talansky (Garmin), l’azzurro Damiano Cunego (Lampre), il belga Thomas De Gendt (Vacansoleil), l’olandese Lieuwe Westra (Vacansoleil) e il francese Thomas Voeckler (Europcar). Nel Team Sky figura anche l’australiano Richie Porte che potrebbe far classifica se Froome decidesse di risparmiare energie in vista del Tour de France. Tra i grandi interpreti delle corse a tappe mancano solamente il britannico Wiggins, l’azzurro Nibali, il canadese Hesjedal, il lussemburghese Andy Schleck e l’australiano Evans.