Focus Ciclismo – Le altre classiche del 2020

Nel nuovo approfondimento sulla stagione ciclistica, spazio alle altre importanti classiche disputate nel 2020: Freccia Vallone, Gand-Wevelgem e Parigi-Tours

La sesta puntata di Focus Ciclismo è dedicata a tre importanti corse in linea che si sono disputate nel 2020: Freccia Vallone, Gand-Wevelgem e Parigi-Tours. Non hanno lo stesso prestigio delle “Classiche Monumento”, ma hanno da sempre grande fascino e meritano di essere approfondite. In queste tre competizioni si sono verificate 2 affermazioni della Danimarca e 1 della Svizzera. Per l’Italia da segnalare il bel podio conquistato da Trentin.

Freccia Vallone: la “stoccata” di Hirschi

Freccia Vallone 2020

Marc Hirschi si è aggiudicato l’84° edizione della classica belga precedendo in cima al “terribile” Mur d’Huy Benoît Cosnefroy (Fra), Michael Woods (Can), Warren Barguil (Fra) e Daniel Martin (Irl). Il giovane svizzero, iridato su strada tra gli under 23 nel 2018 e bronzo tra i professionisti ai Mondiali 2020, ha conquistato il 1° importante trionfo in carriera “tra i big” grazie a una poderosa accelerazione nel tratto più duro della salita conclusiva. Un numero da applausi che non ha lasciato scampo ai rivali. Il ventiduenne nativo di Berna ha regalato alla Svizzera il 3° successo di sempre alla Freccia Vallone, un trionfo che la nazione rossocrociata attendeva addirittura dal 1952 (anno del bis consecutivo di Ferdi Kübler). L’ultimo elvetico a salire sul podio prima di Hirschi era stato Albasini, 2° nel 2015 alle spalle di Valverde e Alaphilippe.

Il venticinquenne Cosnefroy, grazie a questo brillante 2° posto, ha permesso alla Francia di salire sul podio per la 3ª edizione di fila dopo i successi centrati nel 2018 e nel 2019 da Alaphilippe, mentre Woods ha regalato al Canada il 1° podio di sempre alla Freccia Vallone. Italiani lontano dalle posizioni di vertice. Il piazzamento migliore è stato infatti il 19° posto di Andrea Bagioli, che ha chiuso a 18”. Risultato positivo per il talentuoso ventunenne, altra edizione da dimenticare invece per il nostro ciclismo che negli ultimi 11 anni ha ottenuto 1 soltanto piazzamento sul podio (il 3° posto di Ulissi nel 2019). Trend negativo dato che l’Italia vanta in totale 18 trionfi (addirittura 5 consecutivi dal 1990 al 1994, i 3 di Argentin, più quelli di Furlan e Fondriest).

Gand-Wevelgem: Mads Pedersen sugli scudi

Gand-Wevelgem 2020

Mads Pedersen ha centrato il successo nella Gand Wevelgem numero 82 regolando in uno sprint ristretto il francese Florian Sénéchal e gli italiani Matteo Trentin ed Alberto Bettiol. A 3” Stefan Küng (Svi), a 4” John Degenkolb (Ger) e Yves Lampaert (Bel), a 7” Wout Van Aert (Bel), a 8” Mathieu Van der Poel (Ola) e a 1’40” Dylan Theuns (Bel). Pedersen ha centrato il 2° importante successo in carriera dopo il titolo mondiale 2019, ha vinto la 1ª una grande classica dopo il 2° posto al Giro delle Fiandre 2018 ed ha permesso alla Danimarca di conquistare la 2ª affermazione alla Gand Wevelgem, a 25 anni di distanza dal trionfo firmato nel 1995 da Lars Michaelsen davanti all’azzurro Fondriest. Il venticinquenne nativo di Lejre ha fatto valere il suo spunto veloce dimostrando di essere corridore particolarmente adatto alle classiche.

Sénéchal e Trentin hanno riportato sul podio Francia ed Italia 2 anni dopo il 3° posto di Démare ed il 2° di Viviani nell’edizione 2019 (quella del tris di Sagan). L’ultima delle 7 vittorie azzurre alla Gand-Wevelgem risale al 2015, anno in cui si impose Luca Paolini. In testa alla classifica per nazioni il Belgio che vanta ben 49 trionfi.

Parigi-Tours: lo squillo di Casper Pedersen

Parigi-Tours 2020 ok

Podio inedito nella 114ª edizione della classica francese che è stata vinta da Casper Pedersen in uno sprint ristretto su Benoît Cosnefroy. A 30” dal tandem di testa il gruppetto regolato da Joris Nieuwenhuis (Ola) su Valentin Madouas (Fra), Warren Barguil (Fra), Petr Vakoč (Cec) e Romain Bardet (Fra). Il migliore azzurro al traguardo è stato Alessandro Fedeli, 52° a 4’02”. Pochi i big al via anche per colpa di un calendario ricco di sovrapposizioni (la Parigi-Tours ad esempio si è svolta in contemporanea con il Giro d’Italia).

Il promettente Casper Pedersen, 24 anni compiuti lo scorso 15 marzo, ha collezionato il 1° importante successo in carriera ed ha permesso alla Danimarca di ottenere la 4ª vittoria alla Parigi-Tours, la 2° nelle ultime 3 edizioni dopo quella firmata nel 2018 da Søren Kragh Andersen.

Cosnefroy è salito sul podio per la 2ª volta negli ultimi 3 anni (fu 3° nel 2018), Nieuwenhuis ha regalato all’Olanda il 4° podio di fila. L’Italia, che ha conquistato l’ultimo dei suoi 9 successi con Trentin nel 2017, è rimasta fuori dalla “top ten” per il 3° anno consecutivo.

 

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