Giro d’Italia 2013: Lo squillo di Degenkolb!

5° tappa del Giro d’Italia condizionata da una rovinosa caduta..
Il tedesco John Degenkolb resta in piedi e conquista il successo!

 

Giro d’Italia 2013: La spunta Degenkolb!

Il tedesco John Degenkolb ha vinto la 5° tappa del 96° Giro d’Italia. Il corridore tedesco del’Argos Shimano si è imposto sul traguardo di Matera al termine di una volata atipica che è stata pesantemente condizionata da una rovinosa caduta avvenuta quando mancavano poco più di 1000 alla conclusione. Degenkolb è rimasto in piedi e si è reso protagonista di uno straordinario inseguimento nei confronti di Marco Canola.. L’azzurro ha affrontato in testa l’ultima curva, si è avvantaggiato a causa della caduta che ha coinvolto i corridori alle sue spalle e ha pregustato il successo fino a 250 metri dalla fine. Il suo sogno si è infranto sulla poderosa rimonta operata da Degenkolb. Il tedesco ha spinto forte e ha affrontato l’ultimo chilometro come se fosse una crono. Canola è stato letteralmente inghiottito, il possente John ha sprigionato la sua voglia di vincere e con estrema eleganza ha coronato l’impresa. Volata strana, al termine di una tappa lineare e senza particolari scossoni. La pioggia ha messo a soqquadro Matera prima dell’arrivo della corsa, l’asfalto viscido ha comunque influito in maniera determinante sull’esito della frazione. Degenkolb è stato bravissimo nello sfruttare l’attimo fuggente e fortunato nel restare in piedi. Giornata tranquilla per i big che hanno badato solo a controllare la situazione. Luca Paolini ha conservato senza particolari problemi la maglia rosa.

 

Giro d’Italia: L’ordine d’arrivo della 5° tappa..

John Degenkolb si è aggiudicato la 5° tappa del Giro d’Italia 2013. Il tedesco dell’Argos Shimano ha coperto i 203 km della Cosenza-Matera in 4h37’48” ad una media di 43,844 km/h. Staccato di qualche metro, ma cronometrato con lo stesso tempo di Degenkolb (caduta avvenuta negli ultimi 3 km di gara), lo spagnolo Angel Vicioso della Movistar. 3° posto per Paul Martens (Bel) rappresentante della Blanco, 4° per Sergio Henao (Col), poi Matteo Trentin (Ita), Jarlinson Pantano (Col), Daniel Oss (Ita), Jens Keukeleire (Bel), Grega Bole (Slo) e Tanel Kangert (Est). Cronometrati con lo stesso tempo del vincitore 113 atleti totali, compresi tutti i big della classifica. 205 in totale i corridori che hanno tagliato la linea del traguardo.

 

Giro d’Italia: La classifica dopo la 5° tappa

Luca Paolini ha conservato la maglia rosa e guida la classifica con 17” su Uran (Col). A 26” Intxausti, a 31” Nibali, a 34” Hesjedal e Wiggins, a 36” su Caruso, a 37” Henao, a 39” Santambrogio e a 42” Evans. Più staccati gli altri uomini designati per le posizioni di vertice della classifica. A 45” Gesink, a 55” Weening, a 1’00” Kiserlovski, a 1’18” Sanchez, a 1’23” Scarponi, a 1’37” Pellizotti, a 1’41” Betancur e Pozzovivo.

 

Giro d’Italia: La storia della 5° tappa

La fuga di giornata parte al chilometro 3 e vede come protagonisti Gil, Marangoni, Mestre, Bulgac, Pirazzi e Andriato. I 6 prendono subito il largo e raggiungono un vantaggio massimo di 10’. Dopo 50 km circa Pirazzi si rialza, mentre gli altri 5 proseguono nel loro tentativo.. Il gruppo aumenta l’andatura, i battistrada vengono ripresi nelle prime rampe della salita di Montescaglioso (2 km al 9%, gli ultimi 300 metri al 14%), a poco più di 22 km dall’arrivo. Pirazzi evade dal gruppo e passa per primo sotto lo striscione del Gran Premio della Montagna, mentre i velocisti (Cavendish compreso) perdono contatto. Gastauer e Vrecer tentano la sortita nel tratto di discesa e a 10 km dal traguardo vengono ripresi da Bak. Niente da fare per loro. Dupont ci prova nel tratto di salita che porta a Matera, la Bmc di Evans conduce con successo l’inseguimento. Il gruppo conta un centinaio di unita. Sul traguardo non piove più, ma l’asfalto è viscido per via del nubifragio che si è abbattuto su Matera poco prima dell’arrivo della carovana. Canola affronta in testa la penultima curva, posta a 1200 metri circa dalla conclusione. Alle sue spalle un corridore dell’Argos Shimano cade a terra e lo stesso fanno molti atleti che si trovavano alle sue spalle. Il gruppo si fraziona, Marco Canola è di fronte alla grande chance e spinge come un forsennato. Il corridore della Bardiani Csf ha un bel vantaggio, ma il suo incedere si fa decisamente pesante soprattutto se paragonato a quello di Degenkolb.. Il tedesco ha evitato la caduta e si sta portando sul giovane azzurro. L’inseguimento si concretizza a 250 metri dal traguardo. Degenkolb va a vincere, Canola si rialza e non riesce ad andare oltre la 12° piazza. Sul podio assieme al tedesco della Argos Shimano salgono Vicioso e Martens.

 

Giro d’Italia 2013: L’acuto di Degenkolb

John Degenkolb ha ottenuto sulle strade del Giro d’Italia il 1° successo personale del 2013 e si è confermato corridore di grandi potenzialità. E’ uno sprinter, ha dimostrato di essere forte anche sul passo ed ha brindato sul traguardo di Matera al termine di un chilometro condotto ad altissime velocità. Bravo e fortunato, tecnico e potente, lucido e caparbio. Ha messo Canola nel mirino come se fosse una preda e non si è lasciato sfuggire la grande occasione. Degenkolb è nato a Gera il 7 gennaio 1989 ed è il ciclista di punta dell’Argos Shimano. Nel 2012 aveva conquistato le luci della ribalta vincendo 5 tappe alla Vuelta di Spagna (12 successi totali in stagione), nel 2013 non era ancora riuscito a trovare le condizioni ideali per rompere il ghiaccio. Lo ha fatto a Matera ed ha regalato alla Germania un’affermazione di assoluto prestigio. L’ultima vittoria di un corridore tedesco al Giro d’Italia era datata 27 maggio 2010 ed era stata firmata da Andre Greipel nella Levico Terme – Brescia.

 

Giro d’Italia 2013: Domani tappa pianeggiante

Domani (giovedì 9 maggio) si svolgerà la 6° tappa del 96° Giro d’Italia. Frazione tutta pugliese con partenza da Mola di Bari alle 13:25 ed arrivo a Margherita di Savoia dopo 169 km.. Il percorso non presenta difficoltà altimetriche. Giornata tranquilla quindi per i big della classifica e occasione da non perdere per i velocisti del gruppo. Mark Cavendish sarà l’uomo da battere. Tra i rivali più quotati del britannico meritano di essere citati gli italiani Viviani, Modolo, Bennati, Chicchi, Gavazzi e Ferrari, il francese Bouhanni, lo spagnolo Ventoso, l’australiano Goss e naturalmente il tedesco Degenkolb.