Paolini vince la tappa numero 3 e si veste di rosa!

La 3° tappa del Giro d’Italia 2013 premia il trentaseienne Luca Paolini..
L’azzurro della Katusha vince a Marina di Ascea e conquista il primato!

3° tappa Giro d’Italia 2013: L’acuto di Paolini

La 3° tappa del 96° Giro d’Italia ha regalato spettacolo e ha decretato il successo di Luca Paolini. Il corridore della Katusha ha anticipato i big con un attacco sferrato a meno di 7 km dall’arrivo e ha tagliato in solitario il traguardo di Marina di Ascea. L’esperto ciclista lombardo ha realizzato un vero e proprio capolavoro ed ha impreziosito la sua opera la sfilando la maglia rosa dalle spalle del giovane Salvatore Puccio. La 3° tappa del Giro d’Italia si è accesa nel difficile tratto conclusivo e ha visto muoversi in prima persona i favoriti per il successo finale. Hesjedal ha tentato due volte l’attacco, Nibali ha messo al lavoro la sua squadra e si è fatto vedere nelle prime posizioni, Wiggins si è difeso con la solita attenzione, Sanchez, Gesink, Santambrogio, Evans e Kiserlovski non si sono fatti sorprendere. A pagar dazio sono stati lo sfortunato Scarponi (attardato da una scivolata e da un problema meccanico), Betancur (caduto in discesa) e Pellizotti. I favoriti non hanno quindi giocato d’attesa, ma si sono affrontati a viso aperto fin dalla prima vera salita di questo Giro d’Italia. Se il buongiorno si vede dal mattino è logico attendersi scintille e prevedere tre settimane altamente spettacolari. Evans e Hesjedal hanno guadagnato secondi di abbuono (rispettivamente 12” e 8”), Paolini ha festeggiato il successo di tappa e si è meritato la copertina. Non lotta per la vittoria del Giro d’Italia, ma si è regalato la gioia più grande della carriera ed è a tutti gli effetti il re di questa 3° tappa.

 

L’ordine d’arrivo della 3° tappa..

Luca Paolini, italiano della Katusha, ha ottenuto il successo nella 3° frazione del 96° Giro d’Italia. L’italiano della Katusha ha coperto i 222 km di gara (da Sorrento a Marina di Ascea) in 5h43’50” alla media di 38,739 km/h. A 16” il gruppetto dei big (16 ciclisti) regolato dall’australiano Cadel Evans (Bmc) sul canadese Ryder Hesjedal (Garmin). Nel gruppo dei big Mauro Santambrogio (Ita), Samuel Sanchez (Spa), Giampaolo Caruso (Ita), Pieter Weening (Ola), Bradley Wiggins (Gb), Benat Intxausti (Spa), Robert Gesink (Ola), Robert Kiserlovski (Cro), Tom Danielson (Usa), Ivan Santaromita (Ita), Rigoberto Uran (Col), Valerio Agnoli (Ita), Yury Trofimov (Rus) e Vincenzo Nibali (Ita). A 36” Sergio Henao (Col), più dietro gli altri big: a 50” Carlos Alberto Betancur (Col), Domenico Pozzovivo (Ita) e Franco Pellizotti (Ita), a 1’00” Michele Scarponi (Ita) e a 7’05” Salvatore Puccio (Ita) che ha così perso la maglia rosa conquistata nella cronosquadre di ieri.

 

La classifica dopo la 3° tappa

Luca Paolini ha completato la sua giornata di grazia indossando la maglia rosa. Il trentaseienne della Katusha guida la classifica con 17” su Wiggins e Uran, 26” su Intxausti, 31” su Nibali e Agnoli, 34” su Hesjedal, 36” su Caruso e Trofimov, 37” su Henao. Più indietro gli altri big: a 39” Santambrogio, a 42” Evans e Danielson, a 45” Weening e Gesink, a 1’00” Kiserlovski, a 1’18” Sanchez, a 1’23” Scarponi, a 1’37” Pellizotti, a 1’41” Betancur e Pozzovivo.

 

La storia della 3° tappa

La fuga di giornata prende corpo subito dopo la partenza e vede come protagonisti Pantano, Boaro, Wauters, De Backer, Taborre, Bellemakers e Jackson Rodriguez. I 7 battistrada raggiungono un vantaggio massimo di circa 7’. De Backer perde le ruote nella salita di San Mauro Cilento, Taborre attacca a poco più di 50 km dal traguardo e resta da solo al comando. Il gruppo alza il ritmo, Cavendish e gli altri velocisti perdono contatto. Garmin e Astana alzano l’andatura, il plotone si spezza e davanti restano solamente i migliori. Taborre inizia la salita di Sella di Catona (7,7 km al 4,4%) con pochi secondi di vantaggio e viene ripreso sulle prime rampe dell’ascesa da Hesjedal. Il vincitore del Giro d’Italia 2012 scopre le carte a 25,5 km dal traguardo e resta da solo al comando. L’azione del canadese dura soltanto un paio di chilometri. La maglia rosa Salvatore Puccio non fa più parte del gruppo dei migliori. Nel falsopiano allunga Agnoli e su di lui si riportano prima Hesjedal e poi Paolini. I 3 vengono raggiunti in discesa, mentre Betancur perde contatto a causa di una caduta. Paolini rilancia l’azione a meno di 7 km dalla fine, Scarponi finisce a terra ed è costretto ad aspettare l’ammiraglia. Il marchigiano prende in prestito la bicicletta di Stortoni e riparte dopo quasi 1’ di stop. Nel frattempo Paolini è ormai irraggiungibile. Il lombardo della Katusha si presenta tutto solo sul rettilineo di Marina di Ascea e va a conquistare la meritata vittoria di tappa. Felicità doppia per Paolini che indossa anche la maglia rosa. A pochi secondi di distanza il drappello dei migliori regolato da Evans su Hesjedal.

 

Luca Paolini è il re della 3° tappa

Da Salvatore Puccio a Luca Paolini, da un corridore di 24 anni ad uno che ha già festeggiato le 36 primavere, da un rampollo della nuova generazione ad una bandiera del ciclismo azzurro.. Cambiano i protagonisti della corsa rosa, ma il filo conduttore resta lo stesso. Il Giro d’Italia regala agli appassionati un’altra bella storia di ciclismo ed esalta le doti di un esordiente. Si, proprio così. Luca Paolini è nato il 17 gennaio 1977 e nella sua carriera ha vinto tante gare, ma è alla prima partecipazione al Giro d’Italia. Ha vinto la tappa con un bellissimo attacco, ha coronato la sua azione vestendosi di rosa e dopo la linea del traguardo si è emozionato come se fosse un corridore alle prime armi. Sensazioni uniche che solo il Giro d’Italia riesce a trasmettere. In questo 2013 Paolini ha vinto l’Het Volk (prestigiosa classica del nord) e nel suo palmares vanta tra l’altro un bronzo mondiale (nel 2004) e 1 successo di tappa alla Vuelta di Spagna. Oggi ha vissuto la giornata più bella della sua carriera, una giornata da raccontare ai nipoti e da portare per sempre nel cuore. Ha corso con grande convinzione, ha scelto il momento giusto in cui sferrare l’attacco e nel finale si è difeso dal ritorno dei big. Si è preso la tappa e la maglia, ha regalato una gioia importante alla sua Katusha e a tutto il ciclismo italiano..

 

Domani la 4° tappa..

Domani (martedì si disputerà la 4° tappa del 96° Giro d’Italia e i corridori dovranno affrontare un’altra frazione molto insidiosa. Partenza da Policastro Bussentino (comune di Santa Marina, provincia di Sorrento) alle ore 11:15 e arrivo a Serra San Bruno (in provincia di Vibo Valentia) dopo 246 km di gara. La corsa rosa lascerà quindi la Campania e si trasferirà in Calabria.. La 2° frazione più lunga del Giro d’Italia sarà caratterizzata da un finale impegnativo. Saranno infatti due le salite da affrontare nell’ultima parte del tracciato: quella di Vibo Valentia (scollinamento a 40 km dal traguardo) e quella di Croce Ferrata (13 km di ascesa con una pendenza media di poco superiore al 5% e con punte al 10%). La salita terminerà a 6,7 km dall’arrivo e potrebbe rappresentare il trampolino ideale verso il successo. I grandi nomi dovranno prestare grande attenzione, i ciclisti che puntano ad una vittoria parziale dovranno sfruttare l’occasione, Paolini dovrà cercare di conservare la maglia rosa.. Il terreno per inventarsi qualcosa non manca!