Pirazzi festeggia a Vittorio Veneto

Stefano Pirazzi ha vinto la 17° tappa del Giro d’Italia 2014 capitalizzando una lunga fuga. Quintana resta in rosa.

Fuga vincente di Pirazzi

Stefano Pirazzi ha conquistato la 17° tappa del Giro d’Italia 2014. Il corridore italiano della Bardiani Csf si è imposto sul traguardo di Vittorio Veneto capitalizzando la lunga fuga che ha caratterizzato l’intera frazione. I generosi ma infruttuosi scatti effettuati sulle salite delle passate edizioni lo avevano fatto conoscere al grande pubblico, la vittoria di oggi lo ha consacrato tra i protagonisti assoluti della corsa rosa 2014.

Pirazzi è entrato nella fuga di 26 elementi che ha segnato la corsa, è stato bravo nel non perdere contatto con i migliori e nel piazzare lo scatto decisivo a 1200 metri dall’arrivo. Generoso e coraggioso come sempre, ma finalmente capace di scegliere l’attimo propizio per portare il suo attacco. Ha visto che i suoi compagni di avventura (De Gendt, Montaguti, Wellens e McCarty) si stavano guardando e li ha infilati con grande sagacia.

Sospinto dal sogno di lasciare il segno tra i professionisti e di scrivere il suo nome nella gloriosa storia del Giro d’Italia. Il suo successo è stato bello e meritato. “Tutti pazzi per Pirazzi” verrebbe da dire allora, così come recita l’urlo di battaglia dei suoi tanti tifosi. Il gruppo ha lasciato spazio alla fuga e il laziale della Bardiani Csf è stato tra i protagonisti il più caparbio nel centrare la vittoria. Missione fallita invece per Cunego e Gasparotto, i nomi più altisonanti tra i fuggitivi.

Nairo Quintana ha ovviamente conservato la maglia rosa. Il colombiano non ha dovuto compiere particolari sforzi durante la tappa, ma è stato attaccato da più parti per quanto fatto ieri nella discesa dello Stelvio. Alcuni corridori non gli hanno stretto la mano, molti commentatori lo hanno criticato e qualcuno ha pure chiesto di annullare il vantaggio accumulato in discesa (tenendo salvo quanto guadagnato nella salita conclusiva). Tipico pasticcio all’italiana che non deve però far passare in secondo piano l’impresa compiuta ieri dal ciclista della Movistar.

Le polemiche sono legittime, ma cambiare quanto accaduto mi sembra pura follia. Opinione personale ci mancherebbe, ma credo che gli sconfitti dovrebbero ormai solo pensare a come rendere la vita difficile alla maglia rosa. In corsa e non a parole ovviamente.

 

Stefano Pirazzi Giro 2014

 

Il trionfo di Pirazzi

Stefano Pirazzi ha vinto la 17° tappa del 97° Giro d’Italia. L’azzurro della Bardiani Csf ha coperto i 208 km della Sarnonico – Vittorio Veneto in 4h38’11” anticipando il quartetto formato da Tim Wellens (Bel), Jay McCarthy (Aus), Thomas De Gendt (Bel) e Matteo Montaguti (Ita). A 28” il gruppo (19 unità) regolato da Jussi Veikkanen (Fin) su Simon Geschke (Ger), Fabio Felline (Ita) e Marco Canola (Ita).. Tra i componenti della fuga iniziale più staccati l’azzurro Cunego (33”), lo spagnolo Anton (2’10”) e il russo Vorganov (8’58”). Il plotone dei big è arrivato a 15’36” ed è stato regolato da Iljo Keisse (Bel).

 

Invariata la classifica generale

Nairo Quintana si è confermato in maglia rosa. Il colombiano della Movistar comanda la graduatoria con 1’41” su Uran, 3’21” su Evans, 3’26” su Rolland, 3’28” su Majka, 3’34” su Aru, 3’49” su Pozzovivo, 4’06” su Kelderman, 4’16” su Hesjedal, 8’02” su Kiserlovski.

 

Nairo Quintana

 

La cronaca della tappa vinta da Pirazzi

La fuga che decide la frazione odierna parte più o meno dopo 60 km di gara ed annovera come protagonisti Gasparotto, Montaguti, Pirazzi, Boem, Canola, Van Emdem, Oss, Gatto, Le Bon, Veikkanen, Cunego, Bono, Wellens, Malacarne, Anton, Pauwels, Losada, Vorganov, Deignan, Felline, Petrov, McCarthy, De Gendt, Bak, Frapporti e Geschke. I 26 uomini al comando guadagnano un vantaggio nettamente superiore ai 10’ e si giocano il successo parziale nel convulso finale.

De Gendt rompe l’equilibrio a poco meno di 30 km dalla fine con una bella accelerazione. Su di lui si riportano Pirazzi, Montaguti, Wellens e McCarthy, mentre gli altri reduci del tentativo a lunga gittata non riescono a colmare il distacco. Si pensa che a decidere le sorti della tappa possa essere una volata ristretta, ma Pirazzi sorprende i compagni di avventura scattando a 1200 metri dall’arrivo e va a conquistare il successo. Grande la sua gioia per questa bella affermazione.

 

Il protagonista: Stefano Pirazzi

Stefano Pirazzi ha conquistato la 1° vittoria da professionista. Il corridore laziale (nato ad Alatri l’11 marzo 1987) è passato professionista nel 2010 con la Colnago e dalla scorsa stagione veste la maglia della Bardiani Csf (nuovo sponsor, ma team diretto sempre dai Reverberi). Pirazzi ha regalato alla sua squadra il 3° sigillo in questa edizione della corsa rosa (dopo quelli di Canola e Battaglin) ed ha firmato il 6° acuto italiano del Giro 2014 (considerando anche la doppietta di Ulissi e lo splendido assolo di Aru).

 

Tornano le salite

Domani si correrà la 18° tappa del Giro d’Italia 2014. Partenza da Belluno alle ore 12:10 ed arrivo Rifugio Valsugana (provincia di Trento) dopo 171 km. Frazione impegnativa con 3 Gran Premi della Montagna da affrontare. Il Passo San Pellegrino in avvio, il Passo del Redebus con scollinamento a meno di 50 km dalla fine e l’ascesa di 16,3 km che porterà i corridori fino alla linea del traguardo.

Tappa durissima che potrebbe cambiare ulteriormente il volto della classifica. Quintana potrebbe subire gli attacchi dei suoi rivali (ancora arrabbiati per l’azione del colombiano nella discesa dello Stelvio).