Rogers doma lo Zoncolan, Quintana vince il Giro

Rogers ha vinto la 20° tappa della corsa rosa trionfando sullo Zoncolan, Quintana ha blindato il primato, Uran e Aru sul podio.

Il verdetto dello Zoncolan: Rogers vince la tappa, Quintana il Giro

Il tanto atteso e temuto Monte Zoncolan non ha fatto la differenza, ma ha “soltanto” consolidato le posizioni acquisite al termine della cronoscalata di Cima Grappa. A festeggiare sulla salita più dura d’Europa sono stati in due. Michael Rogers ha vinto la tappa, Nairo Quintana si è aggiudicato il Giro d’Italia 2014. L’atleta australiano della Saxo Tinkoff ha centrato la 2° affermazione parziale di questa edizione, il colombiano della Movistar ha difeso senza affanni la maglia rosa e domani si gusterà la meritata passerella trionfale di Trieste..

Prima di analizzare quanto accaduto nella frazione odierna è doveroso sottolineare due aspetti. Primo dato la favolosa cornice di pubblico che ha accompagnato l’ascesa dei corridori regalando agli appassionati una foto di rara bellezza, secondo elemento il mediocre spettacolo offerto in corsa dai protagonisti più attesi. Sintomo di valori appiattiti e delle difficoltà di una salita affrontata al termine di tre settimane molto dure. A limitare ancora di più le scaramucce il fatto che la maglia rosa fosse già sulle spalle del più forte e che il Giro fosse praticamente deciso prima della frazione odierna.

 

Michael Rogers repertorio

 

Il successo di Rogers

Michael Rogers ha bissato la vittoria di Savona ed ha conquistato la tappa più prestigiosa della 97° corsa rosa capitalizzando un’azione da lontano. E’ entrato nella corposa fuga che ha deciso la frazione e sullo Zoncolan ha realizzato il suo capolavoro. Bravo a staccare i compagni di avventura e a gestire lo sforzo nonostante una salita dalle pendenze tostissime, ma anche fortunato nell’avvantaggiarsi per il clamoroso incidente capitato a Bongiorno. Il giovane azzurro della Bardiani Csf era stato l’unico a tenere il ritmo di Rogers. Peccato che un inqualificabile spettatore lo abbia spinto con veemenza costringendolo a mettere piede a terra. Così ha perso il passo, le ruote dell’australiano e la possibilità di giocarsi la vittoria di tappa. A prescindere da questo Rogers è stato comunque bravissimo.

 

Nairo Quintana maglia rosa
 

Il Giro è di Quintana

La lotta tra i big è stata incolore e molto deludente. Uran ha sgranato il gruppetto dei favoriti grazie al lavoro di Poels, ma non ha nemmeno provato uno scatto. Ha badato solo a difendere la 2° posizione in graduatoria e di fatto traghettato Quintana verso la linea del traguardo. Il colombiano della Movistar ha controllato la corsa con autorità ed è parso ancora una volta il più in palla tra i grandi nomi. Ha seguito Uran ed ha conquistato la vittoria finale con estrema facilità. Il Giro è suo e lo Zoncolan ha solo ribadito la sua superiorità.. Trionfo più che meritato per lo scalatore principe della gara color gazzetta.

Quintana ed Uran hanno pedalato a braccetto, mentre gli altri si sono subito fatti da parte. Aru è parso meno brillante rispetto alla cronoscalata di ieri (ha pagato probabilmente lo sforzo), ma è riuscito a tenere il ritmo di Majka e Rolland ed ha conquistato il 3° posto finale. Risultato di grande spessore per il giovane talento azzurro. Il futuro è suo ed il podio ottenuto al Giro 2014 è solo il primo passo di una carriera che si annuncia folgorante. Altra giornata difficile per Evans, Kelderman, Hesjedal e Kiserlovski.

 

La stoccata di Rogers

Michael Rogers ha vinto la 20° tappa del 97° Giro d’Italia. L’australiano della Saxo Tinkoff ha coperto i 167 km della Maniago – Monte Zoncolan in 4h41’55” (media di 35,542 km/h) ed ha tagliato il traguardo con 38” su Franco Pellizotti (Ita). A 49” Francesco Manuel Bongiorno (Ita), a 1’35” Nicholas Roche (Irl), a 1’37” Brent Bookwalter (Usa), a 1’46” Robinson Chalapud (Col), a 1’52” Georg Preidler (Aut), a 2’12” Maxime Monfort (Bel), a 2’24” Dario Cataldo (Ita), a 2’37” Simon Geschke (Ger) e a 2’39” Mattia Cattaneo (Ita).

Più dietro i big. A 4’45” Nairo Quintana (Col) e Rigoberto Uran (Col), a 4’59” Rafal Majka (Pol), a 5’01” Fabio Aru (Ita), a 5’05” Pierre Rolland (Fra), a 5’10” Domenico Pozzovivo (Ita), a 6’25” Wilco Kelderman (Ola), a 6’35” Robert Kiserlovski (Cro), a 7’20” Cadel Evans (Aus) e a 8’09” Ryder Hesjedal (Can).

 

Quintana vince il Giro d’Italia 2014

Nairo Quintana ha difeso la maglia rosa e domani festeggerà il successo finale. Il colombiano della Movistar guida la classifica con 3’07” su Uran, 4’04” su Aru, 5’46” su Rolland, 6’41” su Pozzovivo, 7’13” su Majka, 11’09” su Kelderman, 12’00” su Evans, 13’35” su Hesjedal e 15’49” su Kiserlovski.

 

Fabio Aru

 

La cronaca della tappa vinta da Rogers

Al km 8 vanno in fuga Domont, Pellizotti, Rodriguez, Bongiorno, Tjallingii, Bookwalter, Cattaneo, Monfort, Monsalve, Arashiro, Geschke, Preidler, Serry, Belkov, Cataldo, Rogers, Roche, Hondo e Zoidl. I 19 corridori di testa affrontano di comune accordo il Passo del Pura (11,250 km all’8% con punte massime al 13%). Allo scollinamento (63,3 km dall’arrivo) il distacco del gruppo è di 3’30”. Tjallingii, Arashiro, Rodriguez e Hondo si staccano, Wellens, Chalapud e Zardini escono invece dal plotone e tornano sui battistrada.

Nella salita di Sella Razzo (15 km circa al 5,2% con 3 km al 9% e punte al 15%) e nella discesa successiva il gap torna a dilatarsi. I fuggitivi iniziano il Monte Zoncolan (10,1 km con una pendenza media dell’11,9% e con punte massime al 22%) con poco più di 7’ di margine. A 6 km dalla fine Rogers e Bongiorno allungano e restano da soli al comando. Evans perde le ruote degli altri big. Anton alza il ritmo per Quintana. Ne fanno le spese anche Kelderman e Kiserlovski. Poi è Uran a metter sotto torchio il fido Poels. Resiste solo Quintana, mentre si staccano Pozzovivo, Majka, Rolland e Aru.

A causa della spinta di un tifoso Bongiorno è costretto a metter piede a terra. Rogers ne approfitta e se ne va. Il giovane azzurro della Bardiani viene invece raggiunto da Pellizotti. Intanto la cornice di pubblico del Monte Zoncolan rende ancora più bella questa giornata di sport. Rogers vince, Pellizotti si piazza al 2° posto, Uran non riesce a staccare Quintana e si deve inchinare di fronte alla supremazia del connazionale, mentre Majka stacca di qualche metro Aru, Rolland e Pozzovivo.

 

Nairo Quintana

 

I protagonisti: Rogers e Quintana

Michael Rogers ha bissato il successo di Savona ed ha griffato la tappa più prestigiosa del Giro 2014. Il corridore australiano (nato a Barhan il 20 dicembre 1979) è passato professionista nel 2001, è con la formazione di Riis dalla scorsa stagione ed in carriera ha collezionato 22 vittorie. Nel suo palmares 3 titoli mondiali a cronometro (2003, 2004 e 2005), il bronzo olimpico nelle prove contro il tempo a Atene 2004 e 1 Giro di California (2010). Rogers ha regalato all’Australia il 3° acuto di questo Giro d’Italia (contando anche quello di Matthews) e ha firmato la 4° scalata da questo versante dello Zoncolan (nel 2007 si impose Simoni, nel 2010 fu il turno di Basso, nel 2011 festeggiò lo spagnolo Anton).

Nairo Quintana ha conquistato il 1° grande successo in carriera ed ha regalato alla Colombia la 1° vittoria di sempre al Giro d’Italia. Mai prima di questa edizione un atleta sudamericano era riuscito a scrivere il proprio nome nell’albo d’oro della corsa rosa. A rompere il tabù il ventiquattrenne della Movistar (nato il 4 febbraio 1990 a Combita).

 

Nacer Bouhanni

 

La passerella di Trieste

Domani si disputerà la 21° ed ultima tappa del Giro d’Italia 2014. Partenza da Gemona del Friuli (provincia di Pordenone) alle ore 12:35 ed arrivo a Trieste dopo 172 km. Frazione pianeggiante con il circuito finale a decidere le sorti della corsa. Sarà l’occasione ideale per rivedere all’opera i velocisti, sarà principalmente la meritata passerella trionfale in onore di Nairo Quintana.