Splendido assolo di Rogers a Savona

L’australiano Rogers si è aggiudicato l’11 tappa del Giro d’Italia 2014 grazie ad una bella azione. Evans resta in rosa, Ulissi finisce a terra.

Picchiata vincente di Rogers ed Australia sempre più regina

Il Giro d’Italia 2014 rischia di trasformarsi nel festival del ciclismo australiano. Battuta se vogliamo scontata, ma a tutti gli effetti attuale considerando la vittoria odierna di Michael Rogers e la sempre più solida leadership in graduatoria di Cadel Evans. Se si aggiungono il sigillo della Orica GreenEdge nella cronosquadre di Belfast, l’affermazione Michael Matthews nella tappa di Montecassino e le 10 maglie rosa vestite negli 11 giorni di gara dai soliti Matthews ed Evans la connotazione australiana si fa sempre più decisa.

Mettendo un po’ di ordine su quando accaduto oggi è giusto partire dallo splendido successo di Michael Rogers. Il ciclista della Tinkoff Saxo ha primeggiato sul traguardo di Savona vincendo la tappa numero 11 del Giro d’Italia. Un volo imperiale cominciato nella discesa del Naso di Gatto e concluso sul rettilineo della città ligure dopo una cavalcata di 21 km.

Rogers ha scelto l’attimo giusto in cui uscire dal gruppo, ha disegnato traiettorie perfette nella lunga picchiata, ha saputo rilanciare l’azione nel tratto di pianura, ha resistito al ritorno del gruppo (per dire il vero piuttosto tardivo) ed ha trasformato l’ultimo chilometro bella meritata passerella trionfale. Vittoria splendida a segnare la rinascita di un corridore che sembrava ormai aver imboccato il viale del tramonto. La galoppata di oggi dimostra che Rogers non è ancora finito.

A completare la festa australiana la conferma rosa di Cadel Evans. Il leader della graduatoria si è dovuto impegnare a fondo per tenere sotto controllo una tappa movimentata ed insidiosa. Lo ha fatto con autorità (pure troppa quando ha chiesto alla Androni di rallentare il ritmo per consentire a chi era rimasto coinvolto in una caduta di rientrare) e con il solito piglio. Nella prova contro il tempo di domani punterà ad incrementare il suo vantaggio, oggi intanto ha superato un altro esame.

Giornata amara invece per Diego Ulissi. Il livornese è rimasto coinvolto nella caduta di cui sopra (così come Morabito, il fido scudiero di Evans) ed è uscito dai piani nobili della classifica. Da segnalare anche il ritiro di Matthews, unico neo nel festival australiano.

 

Michael Rogers repertorio

 

Il sigillo di Rogers

Michael Rogers ha vinto l’11° tappa del 97° Giro d’Italia. L’australiano della Tinkoff Saxo ha coperto i 249 km della Collecchio – Savona in 5h48’07” (ad una media di 42,916 km/h) ed ha anticipato di 10” il gruppo (39 corridori) regolato allo sprint da Simon Geschke (Ger) su Enrico Battaglin (Ita), Wilco Kelderman (Ola), Gianluca Brambilla (Ita), Moreno Moser (Ita), Ryder Hesjedal (Can), Matteo Rabottini (Ita), Fabio Duarte (Col), Alexis Vuillermoz (Fra), Julian Arredondo (Col), Damiano Cunego (Ita) e Cadel Evans (Aus). Unico big attardato Diego Ulissi (Ita) che causa caduta ha pagato un ritardo di 4’31”. In ultima piazza l’azzurro Barbin (176° a 18’14”). Fuori tempo massimo gli altri italiani Apollonio e Ruffoni che sono arrivati a 38’34″.

 

La graduatoria generale

Cadel Evans ha conservato la maglia rosa. L’australiano della BMC guida la classifica con 57” su Rigoberto Uran (Col), 1’10” su Rafal Majka (Pol), 1’20” su Domenico Pozzovivo (Ita), 1’31” su Steve Morabito (Svi), 1’39” su Fabio Aru (Ita), 1’44” su Wilco Kelderman (Ola), 1’45” su Nairo Quintana (Col), 1’49” su Robert Kiserlovski (Cro), 2’01” su Ivan Basso (Ita) e 2’56” su Pierre Rolland (Fra). Più staccati il canadese Hesjedal (4’30”), gli azzurri Pellizotti (5’46”), Ulissi (6’04”) e Cunego (6’35” ) e lo spagnolo Sanchez (6’37”). Ultimo posto per Svein Tuft (Can). L’ex maglia rosa è 176° a 2h16’01”.

 

Cadel Evans

 

La cronaca della tappa vinta da Rogers

Frazione veloce e combattuta fin dal via come nelle previsioni della vigilia. Tanti i tentativi di fuga promossa nella prima parte di gara. Quello più significativo vede come protagonisti Moser, Bongiorno, Roche, Barbin, Quemeneur, Sicard, Thurau, Monsalve, Moreno, Vorganov, Preidler, Deignan, Mourey e Rovny. I 14 uomini di testa raggiungono un vantaggio massimo di oltre 4’, ma nella fase decisiva devono arrendersi di fronte alla rimonta del gruppo tirato a tutta dalla Androni.

Dopo il Passo Cento Croci una brutta caduta coinvolge molti atleti e mette ancora più a soqquadro una tappa già di per sé complicata. Tra i coinvolti anche Ulissi. Barbin perde contatto, gli altri 13 cominciano la salita di Naso di Gatto (7,2 km all’8% e una pendenza massima del 12%) con appena 40” di margine. Bongiorno scatta e con lui restano soltanto Moreno, Preidler e Roche.

Dal gruppo intanto evade il colombiano Arredondo. La maglia azzurra riprende il quartetto di testa e prosegue di slancio nella sua azione. Preidler resiste a fatica, mentre dal plotone escono in rapida successione Zardini, Pellizotti, Losada e Rolland. Arredondo passa per prima sul Gpm (28 km all’arrivo) e rafforza la sua leadership nella classifica degli scalatori.

Sul tandem di testa si riportano in seguito anche Zardini, Pellizotti, Losada, Rolland. Il margine sul gruppo è però ridotto e il ricongiungimento avviene a 24 km dal traguardo. 3500 metri ci prova Rogers. L’australiano allunga e in breve tempo conquista oltre 40” di margine. Il portacolori della Tinkoff Saxo tiene bene: 25” a fine discesa (-4), 20” sotto lo striscione dell’ultimo chilometro. Ormai è fatta.. L’australiano si gode il trionfo nel rettilineo finale e transita a braccia alzate sotto la linea del traguardo.

 

Il protagonista: Michael Rogers

Michael Rogers ha conquistato la 1° vittoria in carriera sulle strade del Giro d’Italia ed ha firmato il 1° acuto della sua stagione. L’esperto corridore australiano (nato a Barhan il 20 dicembre 1979) non festeggiava dalla Japan Cup 2013, gara che lo aveva posto al centro di una controversa questione doping. Era risultato positivo al clenbuterolo, ma non è stato squalificato perché l’assunzione non è stata probabilmente volontaria (forse dovuta al consumo di carne contaminata).

Rogers è passato professionista nel 2001, è con la formazione di Riis dalla scorsa stagione ed in carriera ha collezionato 21 vittorie. Nel suo palmares spiccano 3 ori iridati a cronometro (2003, 2004 e 2005), il bronzo olimpico nelle prove contro il tempo ad Atene 2004 e 1 Giro di California (nel 2010).

 

Il gran giorno della prova contro il tempo

Domani si disputerà la tappa numero 12 del Giro d’Italia 2014, la temuta e attesa cronometro individuale con partenza da Barbaresco ed arrivo Barolo dopo 41,9 km. Prima parte in lieve ascesa, poi una discesa di 8 km, 12 km di pianura e un finale molto movimentato. Tracciatura difficile e adatta a corridori capaci di produrre velocità, ma anche di cambiare ritmo. Chi è in condizione ottimale saprà fare la differenza a prescindere dalle doti tecniche.