Weening batte Malacarne e firma la fuga

L’olandese Weening ha vinto la 9° tappa del Giro d’Italia 2014 battendo Malacarne. Evans resta in rosa, Pozzovivo guadagna 30”

 

Weening brucia Malacarne e capitalizza la fuga

Parla olandese la 9° tappa del Giro d’Italia 2014. Sul traguardo di Sestola ha infatti esultato Pieter Weening che in uno sprint a due ha battuto l’azzurro Davide Malacarne. I due sono giunti a giocarsi il successo parziale nell’ultima frazione appenninica capitalizzando la lunga fuga da lontano. Prima insieme ad altri 12 compagni di avventura, poi in un bel testa a testa che si è concluso solamente negli ultimi metri della salita conclusiva.

Malacarne ha dato il cento per cento, ma si è dovuto arrendere di fronte alla bella stoccata di Weening. L’olandese della Orica GreenEdge si è confermato più veloce dell’azzurro ed ha centrato la prestigiosa vittoria. Tappa movimentata fin dall’avvio che come nei pronostici della vigilia si è decisa con un’azione da lontano.

Cadel Evans ha difeso senza particolari problemi la maglia rosa, Pozzovivo è stato l’unico tra i big ad avere la forza per tentare qualcosa. Il lucano della AG2r ha allungato nel tratto più impegnativo della scalata verso Sestola e ha guadagnato 30” rispetto agli avversari diretti. Un buon bottino a premiare il coraggio del combattivo Domenico.

Altra chance persa invece per Uran e per Quintana che sono rimasti nuovamente con le mani in mano. Quella di Sestola non era una salita tale da mettere in crisi la maglia rosa, ma chi vuol vincere il Giro d’Italia deve avere la capacità (mentale e fisica) di sfruttare ogni situazione. Come ha fatto Pozzovivo. Applausi per lui, per Malacarne e per Weening.

 

Pieter Weening

 

Lo squillo di Weening

Pieter Weening ha vinto la 9° tappa del 97° Giro d’Italia. L’olandese della Orica GreenEdge ha coperto i 172 km della Lugo – Sestola in 4h25’51” (alla media di 38,818 km/h) ed ha regolato in uno sprint a due l’azzurro Davide Malacarne. A 42” Domenico Pozzovivo (Ita), a 1’08” il gruppo dei favoriti (23 corridori) regolato da Diego Ulissi (Ita) su Rigoberto Uran (Col), Wilco Kelderman (Ola), Cadel Evans (Aus), Dario Cataldo (Ita), Rafal Majka (Pol), Fabio Duarte (Col), Robert Kiserlovski (Cro), Fabio (Aru), Nario Quintana (Col) e Ryder Hesjedal (Can).

Nel plotoncino dei big anche Pierre Rolland (Fra), Ivan Basso (Ita), Steve Morabito (Svi). A 1’41” Damiano Cunego (Ita) e Franco Pellizotti (Ita), a 3’53” Samuel Sanchez (Spa). Distanti il polacco Niemec e l’azzurro Scarponi, ultimo l’australiano Hepburn (182° a 23’10”).

 

La graduatoria

Cadel Evans ha conservato la maglia rosa senza patemi. L’australiano della BMC guida la graduatoria con 57” su Uran, 1’10” su Majka, 1’20” su Pozzovivo, 1’31” su Morabito, 1’39” su Aru, 1’43” su Ulissi, 1’44” su Kelderman, 1’45” su Quintana, 1’49” su Kiserlovski, 2’01” su Basso e 2’56” su Rolland. Più staccati Hesjedal (4’30″), Pellizotti (5’46″), Cunego (6’32″) e Sanchez (6’36″). Ultimo posto per l’olandese Bol (182° a 1h52’32”).

 

Cadel Evans

 

La cronaca della tappa vinta da Weening

La fuga parte al km 49 ed annovera tra i protagonisti Berard, Barbin, Bandiera, Jackson Rodriguez, Tanner, Gatto, Duque, Bono, Monsalve, Van der Sande, Puccio, Vorganov, Weening e Malacarne. I 14 corridori al comando raggiungono un vantaggio massimo di oltre 6’ e riescono a resistere con grande tenacia al ritorno del plotone. La fuga è ormai andata. Tanner accelera, ma l’allungo buono è quello di Weening che se ne va poco prima della ascesa verso Sestola. La scalata finale misura nel complesso 16,5 km, ma nei primi 9 km e negli ultimi 4,5 è piuttosto facile (pendenza media del 4,5%).

Su Weening si riporta Malacarne. L’olandese e l’azzurro guadagnano terreno e iniziano la parte più difficile della salita (3,4 km all’8,7% con punte del 13%) con 1’30” sugli altri reduci della fuga e con 3’40” sul gruppo. Barbin si porta all’inseguimento del tandem di testa, ma il suo distacco è ormai troppo elevato. Nel tratto duro si muove Pozzovivo che raggiunge e supera il gruppo degli ex fuggitivi prima di riportarsi su Barbin. Davanti con un margine di 2’ Malacarne e Weening..

Il lucano stacca Barbin e prova a guadagnare terreno rispetto agli altri big, mentre la vittoria di tappa è ormai questione tra l’olandese della Orica GreenEdge e l’azzurro della Europcar. Malacarne lancia la volata, ma si vede superare nel finale dallo scatenato Weening. E’ lui il dominatore di questa 9° frazione.

 

Davide Malacarne

 

Il protagonista: Pieter Weening

Pieter Weening ha conquistato il 2° successo sulle strade del Giro d’Italia e lo ha fatto a poco più di 3 anni di distanza da quando si aggiudicò la Piombino – Orvieto. Era il 5 maggio 2011 e in seguito a quella affermazione vestì anche la maglia rosa (difesa per 4 giorni). Il trentatreenne corridore olandese (nato a Harkema il 5 aprile 1981) è passato professionista nel 2004 con la Rabobank e nel 2012 è approdato alla GreenEdge.

In carriera ha ottenuto 6 vittorie (compresa 1 tappa al Tour de France 2005 e la classifica generale al Giro di Polonia del 2013). Weening ha regalato la 3° vittoria della Orica GreenEdge in questo Giro d’Italia (dopo la cronometro a squadre di Belfast e quello di Matthews a Montecassino).

 

Si riprende martedì

Domani il Giro d’Italia 2014 osserverà il secondo giorno di riposo. La 97° corsa rosa riprenderà martedì con la 10° tappa. Partenza da Modena alle ore 13:10 ed arrivo a Salsomaggiore Terme (provincia di Parma) dopo 173 km. Frazione completamente pianeggiante (se si esclude uno strappo posizionato a 5 km dall’arrivo) e prevedibile sprint di gruppo. Dopo le montagne appenniniche torneranno quindi protagoniste le ruote veloci.