Grandi Classiche 2014: Bilancio in rosso per l’Italia

Italia senza acuti nelle 7 Grandi Classiche di inizio 2014.. Così come nel 2013 nessun azzurro è salito sul podio

 

Grandi Classiche 2014: Il resoconto

Con il successo conquistato da Gerrans nella 100° edizione della Liegi-Bastogne-Liegi si è conclusa la stagione riservata alle Grandi Classiche di primavera. Prima di puntare l’attenzione sul 97° Giro d’Italia (che scatterà venerdì 9 maggio da Belfast) è doveroso compiere un passo indietro e centrare l’attenzione sulle corse ciclistiche più importanti di questo inizio 2014. Le Grandi Classiche disputate finora hanno regalato emozioni ed imprese di assoluto prestigio.

Ripercorriamo attraverso i risultati e i dati statistici più interessanti quanto è accaduto a Milano-Sanremo, Gand-Wevelgem, Giro delle Fiandre, Parigi-Roubaix, Amstel Gold Race, Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi. Minimo comune denominatore delle 7 classiche ciclistiche la crisi dell’Italia che non ha conquistato nemmeno un piazzamento sul podio. Bilancio deludente e conferma del trend negativo già emerso nel 2013.

 

partenza amstel gold race si

 

Grandi Classiche 2014: I risultati

Il norvegese Alexander Kristoff ha firmato la 105° Milano-Sanremo regolando allo sprint lo svizzero Fabian Cancellara e il britannico Ben Swift. Dopo la classica italiana la carovana si è trasferita nel Nord Europa per le corse disputate in Belgio, Francia ed Olanda. Il tedesco John Degenkolb ha vinto la 76° Gand-Wevelgem davanti al francese Arnaud Demare e allo slovacco Peter Sagan, l’elvetico Fabian Cancellara si è imposto nel 98° Giro delle Fiandre sconfiggendo in volata i belgi Greg Van Avermaet e Sep Vanmarcke, l’olandese Niki Terpstra ha conquistato la 112° Parigi-Roubaix anticipando Degenkolb e Cancellara.

Dai muri e dal pavé si è passati alle cote delle Ardenne. Differente il palcoscenico e diversi i protagonisti. Il belga Philippe Gilbert ha dominato la 49° Amstel Gold Race superando il connazionale Jelle Vanendert e l’australiano Simon Gerrans, lo spagnolo Alejandro Valverde ha centrato il vittoria nella 78° Freccia Vallone regolando l’irlandese Daniel Martin e il polacco Michal Kwiatkowski, l’australiano Simon Gerrans si è aggiudicato 100° Liegi-Bastogne-Liegi bruciando Valverde e Kwiatkowski.

 

Fabian Cancellara

 

Grandi Classiche 2014: Il resoconto per nazioni

Ecco la classifica per nazioni che tiene conto dei risultati conquistati nelle 7 corse più importanti disputate in questa primavera. Prima di tutto è doveroso sottolineare che a livello individuale il numero uno è stato Fabian Cancellara. Lo svizzero ha infatti conquistato 1 vittoria, 1 secondo posto e 1 terzo.

Grandi Classiche 2014Osservando la tabella emerge grande equilibrio. Nessuna nazione è infatti riuscita a centrare più di 1 vittoria. In testa alla classifica il Belgio con 4 podi (19,05% del totale). 7 paesi hanno firmato successi, 12 hanno ottenuto piazzamenti tra i migliori tre. L’Europa ha confermato la propria leadership con 6 affermazioni e 19 podi. L’unica nazione esterna al vecchio continente capace di ottenere risultati di prestigio è stata l’Australia di Gerrans. Svizzera, Spagna e Germania sono andate a segno per il 2° anno consecutivo, il Belgio è ritornato leader dopo una stagione di digiuno, l’Italia resta ancora assente dalla speciale classifica così come nel 2013.

 

Diego Ulissi

 

Grandi Classiche 2014: Italia ancora in bianco

Il ciclismo italiano è rimasto nuovamente a secco ed è stato degno protagonista soltanto alla Liegi-Bastogne-Liegi con il 4° posto di Giampaolo Caruso e il 5° di Domenico Pozzovivo. Italia giù dal podio nelle 7 Grandi Classiche di primavera per il 2° anno consecutivo a conferma di una crisi ormai irreversibile. Il bilancio è aggravato da performance scadenti e dalla mancanza di uno specialista capace di incidere su muri, pavé e côte. L’assenza di un campione da classiche i un giorno si fa sempre più pesante e all’orizzonte non ci sono giovani con il dna del fuoriclasse.

La crisi è evidente, il futuro non si annuncia roseo. Cunego è la brutta copia di sé stesso, Pozzato è in fase calante, Ulissi non è ancora sbocciato, Gasparotto e Visconti restano due incompiuti, Nibali non ha lo spunto per diventare corridore da classiche, Modolo, Moser e Guardini faticano a imporsi nei palcoscenici più importanti.

 

Vincenzo Nibali

 

Grandi Classiche 2014: Numeri impietosi per gli azzurri

Nel 2014 l’Italia è rimasta a secco di podi nelle Grandi Classiche di primavera per la 7° volta: era già accaduto nel 1912 (anno in cui si correvano solo Milano-Sanremo, Parigi-Roubaix, Liegi-Bastogne-Liegi), nel 1957, nel 1959, nel 1960, nel 1962 e nel 2013. Il saldo si fa ancora più grave se si calcola che gli azzurri non vincono una Classica Monumento (Milano-Sanremo, Giro delle Fiandre, Parigi-Roubaix, Liegi-Bastogne-Liegi e Giro di Lombardia) dal 18 ottobre 2008, giorno in cui Damiano Cunego si aggiudicò il Giro di Lombardia.

Quasi 6 anni di digiuno, 29 Classiche Monumento senza affermazioni azzurre. Un’eternità visto che stiamo parlando di una nazione che ha scritto (assieme a Belgio e Francia) la storia del ciclismo. Solo nel 1959 e nel 2013 l’Italia è rimasta senza podi in tutte le Grandi Classiche disputate in stagione. Per evitare il filotto negativo non resta che sperare in un podio al prossimo al Giro di Lombardia. Una volta sarebbe stato quasi scontato, oggi sarebbe un risultato da festeggiare con tanto di brindisi.