Tutti i numeri della stagione ciclistica

Numeri individuali e per nazioni del ciclismo professionistico 2013!
Finita la lunga stagione delle due ruote, cominciata lo scorso gennaio

 

Ciclismo 2013: E’ il momento dei numeri!

Con la Japan Cup dominata dall’australiano Michael Rogers e con la Chrono des Herbiers siglata dal tedesco Tony Martin si è ufficialmente concluso il 2013 riservato al ciclismo dei professionisti. Due corse di un certo spessore (la gara in linea che si è disputata in Asia e quella contro il tempo che si è svolta in Francia) che hanno esaltato i numeri di 2 atleti di indiscutibile valore e che hanno offerto ai tantissimi appassionati gli ultimi sprazzi di agonismo. A dire il vero è in ancora in corso di svolgimento il Tour of Hainan, breve gara a tappe cinese che è cominciata ieri e che terminerà lunedì 28 ottobre (per la cronaca le prime due frazioni sono state firmate dagli olandesi Moreno Hofland e Theo Bos), ma il quadro statistico non subirà chissà quali stravolgimenti.

La stagione appena andata in archivio è stata una lunga, intensa ed appassionante.. Nel primo capitolo di approfondimento sul 2013 abbiamo rivissuto le emozioni delle principali gare della stagione puntando le luci sui risultati e su tutti i nomi dei vincitori. In questa sede analizzeremo nello specifico i numeri complessivi. Spazio allora ai dati statistici, alle curiosità inerenti tutte le gare della stagione e al commento su quello che è accaduto nelle competizioni che si sono disputate dal 3 gennaio al 20 ottobre (senza considerare quindi il Tour of Hainan).. Nell’approfondimento di domani in primo piano le classifiche redatte da SportApp.it per evidenziare i corridori più meritevoli e le nazioni più in vista nel corso della stagione.

 

 

Ciclismo 2013: Tutti i numeri

Nel 2013 dei professionisti si sono disputate 96 corse a tappe (3 in meno rispetto allo scorso anno), 138 corse in linea (6 in più rispetto alla passata stagione), quasi 100 campionati nazionali di un certo rilievo (in linea ed a cronometro) e 3 competizioni iridate (considerando anche la cronosquadre). Nel complesso fanno 911 gare: 899 individuali e 12 cronometro a squadre.

L’Italia ha conquistato 88 acuti, ma ha lasciato il segno in appena 2 competizioni di elevato spessore internazionale e in entrambi i casi ha dovuto ringraziare Vincenzo Nibali: il siciliano ha vinto il 96° Giro d’Italia ed ha messo il timbro nella 48° Tirreno-Adriatico. Il 2013 del corridore dell’Astana è stato impreziosito anche dalla 2° piazza nella Vuelta di Spagna e dalla 4° nella gara in linea del Mondiale Toscana2013.. Escludendo Nibali, la stagione del ciclismo italiano è stata decisamente deludente.. Gli azzurri sono rimasti fuori dal podio nelle 8 Grandi Classiche del 2013 (Milano-Sanremo, Giro delle Fiandre, Parigi-Roubaix, Liegi-Bastogne-Liegi, Giro di Lombardia, Amstel Gold Race, Freccia Vallone e Gand-Wevelgem) e non vincono una delle Classiche Monumento del ciclismo dal 18 ottobre 2008 (giorno in cui Damiano Cunego si impose nel Giro di Lombardia). Da quel momento è cominciato un digiuno che ancora deve essere interrotto.. I numeri fanno male: 5 gli anni di astinenza, 25 le Classiche Monumento senza un azzurro sul gradino più alto del podio. Gli italiani hanno deluso le attese anche nelle altre classiche di spessore internazionale e nelle brevi corse a tappe più belle del 2013 (ad eccezione della Tirreno-Adriatico conquistata da Nibali). Il quadro è completato dalle 9 vittorie parziali ottenute dai corridori di casa nostra nelle 59 tappe individuali (15,25%) disputate considerando Giro d’Italia (2 Nibali e Visconti, 1 a testa per Santambrogio, Paolini e Battaglin), Tour de France (Trentin) e Vuelta di Spagna (Ratto). Troppo poco per rendere positivo il bilancio, abbastanza per definire “Nibali dipendente” il ciclismo italiano.

 

 

Ciclismo 2013: I numeri individuali

Il ciclista con più vittorie del 2013 è Peter Sagan (a segno 22 volte). Lo slovacco guida la graduatoria davanti al britannico Mark Cavendish (18 affermazioni) e al tedesco Marcel Kittel (16 successi). Importante anche lo score dei tedeschi Andre Greipel e Tony Martin (rispettivamente a quota 13 e 12 sigilli), del britannico Chris Froome (12 acuti), dell’austriaco Riccardo Zoidl (11 trionfi) e del francese Nacer Bouhanni (10 vittorie).. In questa stagione si sono disputate 12 cronosquadre (compresa quella iridata). Le uniche formazioni capaci di ottenere 2 acuti sono state la Omega Pharma Quick Step (alla Tirreno-Adriatico e ai Campionati del Mondo), il Team Sky (al Giro del Trentino ed al Giro d’Italia) e la Katusha (alla Settimana Coppi & Bartali ed al Tour des Fjords).

Gli azzurri capaci di conquistare almeno una gara sono stati 50 (3 in più rispetto al 2012). Stesso numero anche per la Francia che condivide il record nella speciale classifica assieme all’Italia. Il migliore dei nostri a livello individuale è stato il veneto Sacha Modolo che ha conquistato 9 vittorie (1 frazione al Tour de San Luis, 6 tappe al Tour of Qinghai Lake, la Coppa Bernocchi, il Gp Pantani). Certamente meno numerosi, ma di ben altro spessore i sigilli di Vincenzo Nibali. Il siciliano dell’Astana si è confermato il miglior ciclista del nostro movimento dominando la scena alla Tirreno-Adriatico (graduatoria generale), al Giro del Trentino (1 tappa e la classifica) e soprattutto al Giro d’Italia (2 successi parziali e il trionfo finale). Nel complesso per Nibali sono arrivati 6 successi.

 

 

Ciclismo 2013: I numeri per nazioni

Nella graduatoria per nazioni relativa al numero complessivo di vittorie l’Italia non è riuscita a confermare la leadership conquistata al termine della passata stagione.. Nel 2013 i ciclisti azzurri hanno infatti collezionato 88 successi, cioè 9 in meno della Francia. Movimento transalpino in testa alla classifica con 97 sigilli (davanti all’Italia), mentre in 3° posizione si è piazzata la Germania che ha complessivamente conquistato 77 successi. 4° posto per il Belgio (68), 5° per l’Australia (47), 6° per la Spagna (44), 7° per l’Olanda (43 senza contare le 2 volate firmate da Hofland e Bos al Tour of Hainan), 8° per la Gran Bretagna (39), 9° per la Colombia (30) e 10° per gli Stati Uniti (28). 15 nazioni hanno ottenuto più di 20 affermazioni, 22 hanno superato quota 10 e 63 nel complesso hanno collezionato almeno 1 successo (contando anche i vari campionati nazionali di quasi tutti i paesi minori). Il ciclismo è ormai da considerare a tutti gli effetti uno sport mondiale ed i numeri lo confermano! Non tutte le affermazioni hanno però lo stesso peso specifico. Per scoprire le classifiche di rendimento considerando l’importanza dei successi conquistati appuntamento a domani su www.sportapp.it..