Parigi-Roubaix: Domani l’edizione numero 111

Tutto quello che c’è da sapere sulla Parigi-Roubaix 2013..
La “Regina delle Classiche” ai raggi x: percorso, favoriti, numeri!

 

Parigi-Roubaix 2013: La Regina delle Classiche

Tutto pronto in vista di uno degli appuntamenti più attesi ed affascinanti della stagione ciclistica. Domami (domenica 7 aprile) è infatti il giorno della Parigi-Roubaix, la corsa più anacronistica del ciclismo moderno, la gara che misura resistenza e spirito eroico dei corridori, la competizione che si corre su segmenti di pavé sconnessi ma anche intrisi di storia e di una bellezza senza tempo. Per chi mastica ciclismo non servono ulteriori spiegazioni, per chi non sa cosa sia d’obbligo un consiglio: mettersi domani davanti al televisore e seguire la corsa. La Parigi-Roubaix è considerata “La Regina della Classiche” ed è stata definita dai cantori delle due ruote “L’Inferno del Nord”.. Niente di più giusto, anche se non ci sono difficoltà altimetriche di alcun tipo. Nessuna salita, nemmeno uno strappo, ma una corsa selettiva come poche altre. I chilometri di pavé risultano indigesti come le salite dolomitiche e chi non ha le qualità per ammortizzare i continui sbalzi e per sprigionare potenza viene brutalmente respinto.. Esistono ciclisti da Parigi-Roubaix e ciclisti che non hanno nessuna chance di ben figurare. Chi è predisposto la adora e chi non ha le doti la odia. Non ci sono vie di mezzo, è il destino di una classica emozionante e unica nel suo genere.

 

Parigi-Roubaix 2013: I numeri

Domani si correrà la 111° edizione della storia. La prima Parigi-Roubaix si svolse nel 1896 e fece registrare il successo del tedesco Joseph Fischer. Il miglior interprete della “Regina delle Classiche” è stato il belga Roger De Vlaeminck (4 vittorie e 9 podi), mentre la graduatoria per nazioni vede il netto dominio del Belgio (55 affermazioni e 152 podi). 81 i corridori che hanno scritto il proprio nome nell’albo d’oro, 11 nel complesso le nazioni che hanno conquistato almeno 1 trionfo. L’Italia occupa il 2° posto nella speciale classifica con 28 sigilli e 37 piazzamenti sul podio. Francesco Moser con i suoi 3 acuti (e 7 podi) è il migliore tra gli atleti italiani, Andrea Tafi è stato invece l’ultimo tra gli azzurri ad entrare da trionfatore nel velodromo di Roubaix. Da quel 1999 ad oggi si sono disputate 13 edizioni e nessuno dei nostri è più riuscito a conquistare successi. Difficile pensare che domani la storia possa cambiare. Al via ci saranno 3 atleti che hanno vinto la “Regina delle Classiche”: lo svizzero Fabian Cancellara (2006 e 2010), l’australiano Stuart O’Grady (2007) e il belga Johan Van Summeren (2011).

 

Parigi-Roubaix 2013: Il percorso e i tratti di pavé

27 in totale i segmenti di pavé inseriti nei 254,5 km. Partenza da Compiègne (Parigi) ed arrivo nel mitico velodromo di Roubaix al termine di una corsa che si annuncia difficile . I chilometri totali di pavé sono 52,6 (20,66% del totale) e proprio in quel famoso quanto impervio ciottolato si decideranno probabilmente le sorti della corsa. La prima parte si svolgerà su strada asfaltata, poi dopo 98,5 km inizieranno i tratti di pavé.

Questo l’ordine con il quale verranno affrontati i 27 settori. Tra parentesi il chilometro di gara in cui il segmento comincia e i metri di lunghezza del segmento stesso, fuori dalla parentesi il nome del settore ed il livello di difficoltà (+ per i tratti più facili, +++++ per quelli più complicati).

Troisvilles (km 98.5 – 2200 m) +++, Viesly (km 105 – 1800 m) +++, Quievy (km 107.5 – 3700 m) ++++, Saint-Python (km 112.5 – 1500 m) ++, Vertain (km 120 – 2300 m) +++ , Verchain-Maugr (km 130 – 1600 m) +++, Quérénaing – Maing (km 133 – 2500 m) +++, Monchaux-sur-Ecaillon (km 136.5 – 1600 m) +++, Haveluy (km 149.5 – 2500 m) ++++, Foresta di Arenberg (km 158 – 2400 m) +++++, Wallers – Hélesmes (km 164 – 1600 m), Hornaing (km 170.5 – 3700 m) +++++, Warlaing – Brillon (km 178 – 2,400 m), Tilloy – Sars-et-Rosiéres (km 181.5 – 2400 m) +++, Beuvry-la-Forét – Orchies (km 188 – 1400 m) +++, Orchies (km 193 – 1700 m) +++, Auchy-lez-Orchies – Bersée (km 199 – 2600 m) +++, Mons-en-Pévéle (km 205 – 3000 m) +++++, Mérignies (km 211 – 700 m) ++, Pont-Thibaut (km 214.5 – 1400 m) +++, Templeuve – Moulin de Vertain (km 220.5 – 500 m) ++, Cysoing – Bourghelles (km 227 – 1300 m) +++ Bourghelles – Wannehain (km 229.5 – 1100 m) +++, Camphin-en-Pévéle (km 234 – 1800 m) ++++, Le Carrefour de l’Arbre (km 236.5 – 2100 m) +++++, Gruson (km 239 – 1100 m) ++, Hem (km 246 – 1400 m) ++, Roubaix (km 256.5 – 300 m) +.

 

Parigi-Roubaix 2013: I punti salienti

La Foresta di Arenberg è il tratto simbolo della Parigi-Roubaix, ma essendo posizionata a molti chilometri di distanza dal traguardo non sarà determinante ai fini del successo. A decidere le sorti della corsa potrebbe essere il Carrefour de l’Arbre, tratto reso celebre da Madiot e diventato trampolino di lancio delle ultime edizioni. Chi conosce le dinamiche della Parigi-Roubaix sa che si sta parlando di una corsa al di fuori di ogni logica. A fare la differenza saranno anche condizioni atmosferiche, adattabilità meccanica della bici e buona sorte. Forature e imprevisti sono infatti da mettere nel conto e possono stravolgere i valori. La Parigi-Roubaix è gara magica anche per questo e l’incertezza degli eventi contribuisce ad incrementare il mistero.

 

Parigi-Roubaix 2013: Cancellara in pole position

Il principale favorito per la 111° edizione della Parigi-Roubaix è senza ombra di dubbio Fabian Cancellara. Il campione svizzero ha vinto la “Regina delle Classiche” nel 2006 e nel 2010 e si è piazzato al 2° posto nelle edizioni del 2008 e del 2011. Occupa la 9° posizione nella graduatoria all-time (pari merito con il transalpino Gilbert Duclos-Lassalle) ed è a tutti gli effetti uno dei migliori specialisti di ogni epoca. Cancellara è in grande condizione ed in questo inizio di 2013 ha vinto il Gp di Harelbeke per la 3° volta in carriera e ha firmato il prestigioso bis al Giro delle Fiandre (3 anni dopo il trionfo del 2010). Spartacus è salito sul 3° gradino del podio alla Milano-Sanremo ed è tornato su alti livelli. La due cadute subite nell’ultima settimana (al Gp Escaut e nella ricognizione effettuata alla Roubaix) hanno provocato qualche risentimento fisico, ma non dovrebbero pesare più di tanto sul suo rendimento.. Lo svizzero ha le carte in regola per bissare la fantastica doppietta realizzata nel 2010 (vincere nella stessa settimana Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix) e sarà il faro attorno al quale graviteranno le dinamiche della gara. La doppietta Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix è riuscita solo a 10 ciclisti (compreso Cancellara), ma solo il belga Tom Boonen è riuscito a compiere l’impresa in due differenti stagioni (nel 2005 e nel 2012).

 

Parigi-Roubaix 2013: Gli altri big

Cancellara contro tutti e tutti contro Cancellara. Il forfait per infortunio di Tom Boonen (2° miglior specialista all-time con 4 vittorie e 6 podi totali) spiana la strada alla doppietta-bis del campione svizzero. Nella Parigi-Roubaix niente è però scontato. Spartacus dovrà correre con attenzione e confrontarsi con rivali di assoluto spessore. Questi i più accreditati. Sylvain Chavanel (Fra) Terpstra (Ola) della Omega, Hushovd (Nor), Burghardt (Ger) e Phinney (Usa) della Bmc, Roelandts (Bel) della Lotto, Van Summeren (Bel) della Garmin, Boasson Hagen (Nor) della Sky, Boom (Ola) e Vanmarcke (Bel) della Blanco, Flecha (Spa) della Vacansoleil.

Tra i possibili outsider attenzione a Breschel (Dan), Degenkolb (Ger), Keukeleire (Bel) e Kristoff (Nor). L’Italia si affida soprattutto a Filippo Pozzato (capitano della Lampre) e spera in una buona prova di Jacopo Guarnieri, Daniel Oss, Luca Paolini, Andrea Guardini, Manuel Quinziato.