Tirreno-Adriatico: La stoccata di Contador

Lo spagnolo Contador detta legge nella 4° frazione della corsa dei due mari, il polacco Kwiatkowski resta leader. In Francia spunto di Slagter 

 

Contador torna grande sulle strade della Tirreno-Adriatico

Il tappone di montagna della Tirreno-Adriatico ha regalato emozioni e un grandissimo spettacolo! A vincere in cima alla salita di Cittareale (Selvarotonda) è stato Alberto Contador. Il ritrovato campione spagnolo della Tinkoff Saxo si è aggiudicato la 4° tappa della corsa dei due mari al termine di uno straordinario duello con gli altri big. In 2° posizione è infatti giunto Quintana, poi Moreno, Kreuziger, Porte e Scarponi. Visto che Kwiatkowski è riuscito a piazzarsi tra i migliori e a difendere la maglia azzurra è logico affermare che i grandi nomi non hanno tradito le attese. La 49° Tirreno-Adriatico ha confermato la qualità dei pretendenti al successo e si dimostra ancora una volta gara di alto spessore tecnico. Un ordine d’arrivo sontuoso, un vincitore di indiscutibile prestigio. Contador ha ritrovato il passo dei giorni migliori ed è finalmente tornato sui livello che più gli competono. Lui che nel suo palmares ha conquistato Tour de France, Giro d’Italia e Vuelta di Spagna e che nell’ultima stagione sembrava destinato a un calo di prestazioni. La Tirreno-Adriatico 2014 ci ha riconsegnato un campione e si annuncia ancora tutta da decidere. I candidati al successo finale si sono infatti mostrati in grande forma e domani si troveranno di nuovo di fronte a battagliare per la vittoria. Nella penultima tappa della Parigi-Nizza successo di Slagter e leadership confermata di Betancur.

 

 

La perla di Contador

Alberto Contador si è aggiudicato la 4° tappa della Tirreno-Adriatico. Lo spagnolo della Tinkoff Saxo ha coperto i 244 km della Indicatore – Cittareale in 6h39’56″ (ad una media di 36,606 km/h) ed ha regolato in cima alla salita conclusiva il colombiano Nairo Quintana (Movistar). Di 1″ il distacco tra i due principali favoriti per il successo finale. Grande lo spunto di Contador che ha aperto il gas nel momento decisivo facendo subito la differenza. A 5″ Dani Moreno (Spa), Roman Kreuziger (Cec) e Richie Porte (Aus), a 8″ Michele Scarponi (Ita), a 10″ Michal Kwiatkowski (Pol), a 11″ Robert Kiserlovski (Cro) e Chris Horner (Usa).

A 17″ Giampaolo Caruso (Ita), Bart De Clercq (Bel) e Domenico Pozzovivo (Ita), a 25″ il drappello con Diego Ulissi (Ita), Moreno Moser (Ita), Julian David Arredondo (Col), Andrew Talansky (Usa), Ben Hermans (Bel), Jean Christophe Peraud (Fra) e Mikel Nieve (Spa), a 34″ Bauke Mollema (Ola) e Ivan Santaromita (Ita), a 38″ Rigoberto Uran (Col) e a 40″ Rinaldo Nocentini (Ita).

Più indietro gli altri big. Distacco contenuto per l’italiano Ivan Basso (1’08″), pesante quello dell’irlandese Daniel Martin (8’14″), del britannico Bradley Wiggins e dell’australiano Cadel Evans (entrambi a 8’39″). Ultimo tra i 170 i corridori rimasti in gara il kazako Gruzdev che ha tagliato il traguardo con un ritardo di 37’57″. Ritirati l’olandese Gesink e il francese Pinot.

 

La classifica della Tirreno-Adriatico

Michal Kwiatkowski perde qualche secondo, ma conserva la maglia di leader. Il polaco della Omega Pharma Quick Step comanda la classifica con 16″ su Contador e 23″ su Quintana. A 34″ Porte, a 38″ Uran, a 39″ Kreuziger, a 49″ Kiserlovski, a 1’01″ Moser, a 1’02″ Nieve, a 1’03″ Arredondo, a 1’06″ Horner, a 1’09″ Moreno, a 1’12″ Scarponi, a 1’13″ Mollema, a 1’20″ Peraud e Pozzovivo. Più indietro Ulissi (20° a 1’28″) e Basso (24° a 1’44″), fuori dai giochi Evans (45° a 9’28″), Wiggins (46° a 9’51″), Daniel Martin (48° a 10’03″).

 

La cronaca della tappa vinta da Contador 

5 km dopo il via vanno in fuga Mondory, Lutsenko, Brandle, Fortin, Pichot e Belkov. I 6 raggiungono un vantaggio massimo di 7’20”, ma nella seconda parte di gara subiscono l’inesorabile rimonta del gruppo. La salita di Forca di Cerro (9,6 km al 4,6% con punte del 9%) passa senza far danni, quella di Forca Capistrello (16 km al 6,7% con punte del 12%) e il tratto successivo riducono invece di numero il drappello di testa. Davanti restano infatti soltanto Brandle e Lutsenko. I due reduci della fuga di giornata iniziano la salita conclusiva (14 km al 5,3% con punte del 10%) con pochi secondi di margine e vengono riassorbiti dal plotone (tirato dai Movistar di Quintana) a 11,7 km dal traguardo di Cittareale.

Ad accendere la miccia nella scalata conclusiva è il sempre combattivo Pirazzi. L’azzurro guadagna qualcosa, ma non fa la differenza e viene raggiunto dai contrattaccanti Intxausti e Kreuziger. Il ceco si libera di Pirazzi e Intxausti e resta da solo al comando quando mancano 4 km al traguardo. Al suo inseguimento Scarponi, Kiserlovski, Quintana e Contador. I quattro si riportano su Kreuziger nei pressi dell’ultimo chilometro. Rientrano anche Kwiatkowski, Horner e Porte. Si avvantaggiano Porte, Scarponi, Quintana e Contador. Lo spagnolo è il più fresco e va a vincere questa bellissima tappa.

 

I numeri di Contador 

Alberto Contador ha conquistato il 1° successo della sua carriera sulle strade della Tirreno-Adriatico. Nel palmares del campione spagnolo (nato a Madrid il 6 dicembre 1982) figurano tra l’altro 2 Tour de France (2007 e 2008), 1 Giro d’Italia (2008), 2 Vuelta di Spagna (2008 e 2012), 2 Parigi-Nizza (2007 e 2010) e 2 Giro dei Paesi Baschi (2008 e 2009). Per lui anche la vicenda doping (per la verità mai chiarita del tutto) che gli ha fatto perdere i successi conquistati al Tour de France 2010 e al Giro d’Italia 2011. Il “pistolero” della Tinkoff Saxo ha centrato il 2° sigillo stagionale (aveva vinto la 4° tappa della Volta ao Algarve) ed è tornato ad incidere in una corsa di grande prestigio dopo un lungo digiuno (nel 2013 aveva primeggiato solo in una tappa del Tour de San Luis).

 

Tirreno-Adriatico: Domani altre salite

Nella giornata di domani si disputerà la 5° frazione della corsa dei due mari. Partenza da Amatrice alle 10:50 ed arrivo a Guardiagrele dopo 192 km. Due i Gran Premi della Montagna che caratterizzeranno il complicato finale. Il Passo Lanciano (12,3 km con pendenze costantemente sopra il 7%, punte del 9% e scollinamento a 28,9 km dalla fine) sgranerà il gruppo lasciando davanti solo i migliori, il Muro di Guardiagrele regalerà spettacolo con le sue pendenze quasi impossibili (610 metri al 22% con punte del 30%) ed eleggerà il nome del vincitore. Ci sarà da divertirsi.

 

 

Parigi-Nizza: Doppietta di Slagter

Indecisa e combattuta, anche se meno spettacolare, la 7° tappa della Parigi-Nizza. A vincere la Mougins – Biot Sophia Antipolis di 195,5 km è stato Tom Jelte Slagter. L’olandese della Garmin Sharp ha regolato in uno sprint ristretto Alberto Rui Costa (Por), Carlos Alberto Betancur (Col), José Joaquin Rojas Gil (Spa), Arthur Vichot (Fra), Tony Gallopin (Fra), Stefan Denifl (Aut), Zdenek Stybar (Cec), Jakob Fuglsang (Dan), Peter Velits (Svk), Cyril Gautier (Fra), Michael Matthews (Aus) e Vincenzo Nibali (Ita). Ad oltre 7′ il britannico Geraint Thomas che è uscito dai piani nobili della classifica a causa di una caduta in discesa.

Betancur ha rafforzato la sua leadership. Il colombiano comanda la graduatoria con 14″ su Rui Costa, 26″ su Stybar, 27″ su Rojas Gil, 29″ su Fuglsang, 31″ su Vichot, 35″ su Gautier e Denifl, 39″ su Velits e Spilak (Slo). 17° a 1’09″ Vincenzo Nibali che anche oggi è stato protagonista di una prestazione coraggiosa e positiva.  La Parigi-Nizza si concluderà domani con la frazione numero 8. La tappa si dislocherà sulle strade di Nizza e misurerà 128 km. Sarà l’atto decisivo e le difficoltà altimetriche non mancheranno. Il classico Col d’Eze (4,3 km al 6,7% con scollinamento a circa 15 km dal traguardo)  rappresenterà il momento chiave della corsa a tappe transalpina e regalerà sicuramente spettacolo.

 

Foto concesse Ufficio Stampa RCS Sport (photo credits: LAPRESSE)

 

Tirreno-Adriatico 2014.

La 1° tappa.

La 2° tappa.

La 3° tappa.