Rui Costa concede il bis, i big guardano!

Alberto Rui Costa ha vinto la 19° tappa del 100° Tour de France..
Big deludenti nonostante le salite e Froome ormai verso il trionfo!

 

Rui Costa concede il bis

Il 100° Tour de France si è di nuovo inchinato al cospetto dello straordinario Alberto Rui Costa ed ha invece vissuto una giornata poco emozionante in prospettiva classifica generale. Il secondo tappone alpino ha deluso le attese della vigilia e non ha regalato quello spettacolo che si poteva ipotizzare dopo le scintille di ieri.. Rui Costa ha salvato il bilancio della 19° frazione (con arrivo a Le Grand Bornard) con una bellissima azione ed ha centrato il 2° successo parziale sulle strade di questa Grande Boucle. E’ andato in fuga nella prima fase di gara assieme ad altri attaccanti, ha lasciato sfogare i coraggiosi Hesjedal e Rolland, salvo poi operare una magistrale rimonta lungo le rampe del Col de la Croix Fry. Ha lasciato sul posto i compagni di avventura, ha ripreso e staccato il battistrada Rolland e ha tagliato in solitario il traguardo posto a Le Grand Bornard. Una vittoria cercata e meritata per un ciclista che sta crescendo in maniera esponenziale. Rui Costa a corso con intelligenza, ha dosato lo sforzo sulle prime 4 salite di giornata ed ha poi cambiato marcia nel finale dimostrando gambe, capacità di pedalare forte in salita. E’ in ottima condizione, ha le qualità tecniche per diventare una stella di prima grandezza del ciclismo mondiale ed è uno dei grandi protagonisti del 100° Tour de France.. Il portoghese è forse andato in fuga per preparare il terreno a un eventuale attacco del compagno Quintana ed una volta cambiati i piani ha saputo ancora cogliere l’occasione. Positiva la prova di Kloden, Bakelandts, Navarro e dell’azzurro De Marchi. Sono stati protagonisti, ma Rui Costa è stato di un altro livello..

 

 

Big con le polveri bagnate

I big della classifica hanno dato vita ad una gara parallela rispetto ai fuggitivi, ma non sono riusciti a regalare emozioni. L’attesa è rimasta vana e la quiete non ha anticipato la tempesta. La tappa si prestava ad imboscate e doveva essere teatro di una battaglia che non è effettivamente mai cominciata.. Chris Froome ha controllato la situazione con relativa facilità e non ha mai corso rischi. La Saxo Tinkoff ha aumentato il ritmo senza però sferrare attacchi, la Movistar aveva preparato il terreno per qualcosa che non si è verificato, la Katusha aveva promesso scintille ed ha invece sparato a salve.. Ci aspettavamo qualcosa da Contador, Quintana e Rodriguez ed invece nessuno dei tre ha avuto le gambe per tentare la sparata. Forse avevano speso troppo nella giornata di ieri, forse hanno avuto paura di saltare, sicuramente non hanno corso con lo spirito adeguato. Contador ha spremuto Kreuziger e Rogers, Quintana non ha sfruttato la buona vena di Valverde, Rodriguez è rimasto solo fin dalle prime montagne. Il Froome visto ieri poteva essere attaccato ed invece è stato portato in carrozza. Il britannico ha un vantaggio considerevole ed è da tempo padrone del Tour, ma è stato ovviamente agevolato.. Froome ha massacrato gli avversari nelle prime salite, nella classifica e nel morale. Qualcuno però ci spieghi la tattica della Saxo. Contador dovrebbe salire sul podio, ma la squadra di Riis ha corso male ed è la delusione del Tour.

 

Rui Costa show a Le Grand Bornard

Alberto Rui Costa ha vinto la 19° frazione del 100° Tour de France. Il portoghese della Movistar ha coperto i 204,5 km della Bourg d’Oisans – Le Gran Bornard in 5h59’01” (ad una media di 34,2 km/h) ed ha preceduto di 48” il tedesco Andreas Kloden (RadioSchack). A 1’44” Jan Bakelandts (Bel), a 1’52” Alexandre Geniez (Fra), a 1’55” Daniel Navarro (Spa), a 1’58” Bart De Clercq (Bel), a 2’03” Robert Gesink (Ola) e a 2’05” Alessandro De Marchi (Ita). Poi alla spicciolata Nieve, Plaza, Hernandez, Bardet, Tom Dumoulin, Geschke, Moinard, Rolland e Serpa. A 8’40” Valverde, Gadret, Fuglsang, Rodriguez, Quintana, Contador, Kreuziger, Froome, Talansky e Mollema. A 8’44” Monfort, a 10’10” Kwiatkowski e Ten Dam, a 13’18” Rogers. Ultimo tra i 170 atleti giunti al traguardo il kazako Bazayev (a 35’24”).

 

Froome ad un passo dal trionfo

Chris Froome non ha rischiato niente e si è confermato in maglia gialla. Il britannico del Team Sky comanda la classifica con 5’11” su Contador, 5’32” su Quintana, 5”44” su Kreuziger, 5’58” su Rodriguez, 8’58” su Mollema, 9’33” su Fuglsang, 12’33” su Navarro, 14’56” su Valverde, 16’08” su Kwiatkowski, 16’09” su Ten Dam, 16’24” su Talansky, 17’49” su Nieve, 19’04” su Rogers e 20’00” su Monfort. 52° a 1h36’44” l’azzurro Malacarne (di nuovo migliore tra gli italiani), 170° a 3h58’40” il canadese Tuft (ultimo).

 

La storia della tappa vinta da Rui Costa

La frazione si accende subito dopo il via, sulle rampe del Col du Glandon (21,6 km al 5,1%). Hesjedal ed Izaguirre allungano rispetto ad un gruppetto di 41 corridori, mentre il plotone non reagisce. I battistrada scollinano (33,5 km dopo il via e 171 dalla fine) con 3’ circa sui contrattaccanti (con 8’ sui favoriti) ed insistono in discesa. Sul Col de la Madeleine (19,2 km al 7,9%) Hesjedal rimane da solo al comando, mentre Rolland esce dal drappello dei 41 e si riporta sul fuggitivo.. Rolland e Hesjedal scollinano (121 km dal traguardo) con 2’40” sugli inseguitori (tra cui De Marchi, Favilli e Cunego) e con 12’ sul gruppo dei big. Nella lunga discesa e nel seguente falsopiano il gap sale. Sul Col de Tamié (8,6 km al 6,2%) Rolland stacca Hesjedal. Il francese scollina in testa (61,5 km dall’arrivo) e si fa in solitudine anche il Col de l’Épine (6,1 km al 7,3%). Al suo inseguimento il gruppetto composto ora da De Marchi, Moinard, Bakelandts, Kloden, Geniez, Bardet, Nieve, Navarro, De Clercq, Rui Costa, Plaza, Burghardt, Sicard, Hernandez, Coppel, Serpa, Gesink, Nordhaug, Tom Dumoulin, Geschke, Feillu (staccato anche questo drappello l’ormai sfinito Hesjedal). Il loro distacco in cima al Col d’Épine (39,5 km dal traguardo) è di 1’22”, il gruppo tirato dai Saxo Tinkoff transita invece a quasi 9’. Sulle prime rampe della Col de la Croix Fry (11,3 km al 7%) Rui Costa stacca gli altri contrattaccanti, raggiunge Rolland e lo lascia sul posto. Sulla gara si abbatte un nubifragio. Rogers, Ten Dam e Kwiatkowski si staccano dal gruppo dei big. Rui Costa scollina (13 km dalla fine), Kloden resta da solo al suo inseguimento. Kreuziger alza il ritmo, Contador traccheggia, Rodriguez ci prova quando ormai è troppo tardi. Rui Costa intanto va forte anche nell’ultimo tratto e vince con ampio margine.

 

Il protagonista: Rui Costa

Alberto Rui Costa ha conquistato la 2° vittoria in questo Tour de France (dopo quella di Gap) ed è salito a 3 affermazioni in carriera sulle strade della Grande Boucle (nel 2011 si era imposto a Super Besse Sancy). Ha raggiunto il connazionale Acacio da Silva ed è ha 1 lunghezza da Joaquim Agostinho (miglior portoghese di sempre al Tour). Vanta 7 affermazioni stagionali (Gp Primavera, 2 tappe e classifica del Giro di Svizzera, il campionato nazionale a cronometro e le 2 frazioni di questo Tour) e 18 in carriera.

 

Domani l’ultimo tappone alpino

Domani (sabato 20 luglio) si disputerà la 20° frazione del 100° Tour de France. Partenza da Annecy alle ore 13:40 e arrivo a Annecy-Semnoz dopo 125 km. 6 montagne da scalare nella penultima tappa. Nella prima fase di gara la Cote du Puget (5,4 km al 5,9%), il Col de Leschaux (3,6 km al 6,1%), la Cote d’Aillon-le-Vieux (6 km al 4%) ed il Col des Prés (3,4 km al 6%), a metà percorso il Mont Revard (15,9 km al 5,6%) e infine la salita di Annecy-Semnoz (10,7 km all’8,5% con punte massime del 10,5%). La penultima scalata si concluderà a 46,5 km dal traguardo. Il finale di frazione prevede 15,5 km di discesa, 20 km di pianura e poi l’ascesa verso Semnoz.

 

 

Foto tratta dal sito www.letour.fr