Tour de France al primo giorno di riposo!

Giorno di pausa per il 100° Tour de France.. Ecco l’analisi di quanto accaduto finora!

 

Tour a riposo con Froome in giallo

Primo giorno di riposo per i 182 valorosi ciclisti ancora in gara nel 100° Tour de France. Una pausa meritata al termine di una settimana combattuta (8 tappe individuali più la cronosquadre di Nizza) e dopo un weekend particolarmente impegnativo (con le due frazioni pirenaiche). In maglia gialla c’è Chris Froome. Il britannico del Team Sky ha conquistato il simbolo del primato dominando sul traguardo di Ax 3 Domaines ed ha difeso la leadership in classifica nella complicata tappa che si è conclusa ieri a Bagnères de Bigorre. I Pirenei hanno mostrato un Team Sky a due facce: squadra di marziani nella giornata di sabato, compagine allo sbando nella frazione disputata ventiquattro ore fa (con Richie Porte uscito definitivamente dai piani buoni della classifica). Prestazioni opposte e sorprendenti, in una direzione e poi nell’altra. Le prossime tappe daranno indicazioni più precise sull’affidabilità della squadra di Froome. Il britannico non si è comunque fatto prendere dal panico ed ha confermato di essere il più forte tra i favoriti per il successo finale. Sta correndo da padrone, sta dimostrando una condizione fisica eccellente e sta rispettando le attese. Ad Ax 3 Domaines ha impressionato, a Bagnères de Bigorre si è districato nonostante le difficoltà. E’ il numero uno, ma se la sua squadra non lo supporterà diventerà vulnerabile.

 

 

Froome leader del Tour

Chris Froome comanda la classifica con 1’25” su Valverde, 1’44” su Mollema, 1’50” su Ten Dam, 1’51” su Contador e Kreuziger, 2’02” su Quintana, 2’28” su Martin, 2’31” su Rodriguez, 2’45” su Rui Costa, 2’55” su Nieve, 3’07” su Fuglsang, 3’25” su Kwiatkowski, 3’29” su Peraud, 4’00” su Schleck e 4’36” su Evans.

 

Il Tour di Valverde

I rivali di Froome hanno subito una batosta nella salita di Ax 3 Domaines, ma nella frazione di ieri hanno indubbiamente ripreso coraggio e sono tornati a sperare.. Il pericolo principale per la maglia gialla sembra essere Alejandro Valverde. L’iberico della Movistar ha limitato i danni nella prima tappa della verità ed ha poi tentato di ribaltare la classifica attaccando a più riprese nel secondo giorno di gara sui Pirenei. Non ha raccolto frutti, ma è stato bravo ed è parso in grande condizione.. La Movistar e Valverde possono contare anche sulla brillantezza di Nairo Quintana. Il giovane scalatore colombiano ha doti considerevoli e potrebbe sparigliare le carte. Froome lo ha capito e lo ha infatti marcato da vicino. Nairo è forte e già in questo Tour lo sta dimostrando. In supporto a Valverde e a livello personale.

 

Il Tour di Contador

Meno convincente del previsto Alberto Contador. Lo spagnolo della Saxo Tinkoff è andato in crisi nel primo arrivo di montagna e si è difeso solo grazie al super lavoro del fido Roman Kreuziger, ma nella tappa di Bagnères de Bigorre è riuscito a rimanere sempre in scia di Froome ed ha mostrato segnali di ripresa. Non è il Contador di qualche stagione fa, ma è pur sempre un campione e per questo non va sottovalutato.. Sui Pirenei ha sofferto, sulle Alpi potrebbe risorgere. Ha una squadra forte, ha il dna del vincente e con il passare dei giorni dovrebbe crescere di condizione. Se così sarà darà battaglia ed accenderà lo spettacolo..

 

Il Tour degli altri

Superiore alle aspettative il rendimento di Bauke Mollema e Laurens Ten Dam. Gli olandesi della Belkin Pro Cycling hanno superato con autorità le tappe pirenaiche e sono in corsa per un grande risultato. Dovranno confermarsi sulle Alpi e potrebbero diventare la mina vagante del 100° Tour. Sottotono invece Cadel Evans e Joaquin Rodriguez. L’australiano della Bmc e l’iberico della Katusha non si sono mai visti ed hanno pagato dazio in quel terreno (la salita) che pareva fatto apposta per loro. Dovranno inventarsi qualcosa per non scivolare nell’anonimato. Già respinti al mittente Talansky, Hesjedal, Van Garderen, Cunego e Rolland, mentre Van Den Broeck ha dovuto lasciare per una caduta. Occhio allora a Andy Schleck e a Daniel Martin. Il lussemburghese della RadioSchack si è presentato ai nastri di partenza con mille dubbi e con una condizione approssimativa, ma sta crescendo e non ha pressioni.. E se il nome nuovo della Grande Boucle fosse Daniel Martin? L’irlandese della Garmin ha vinto a Bagnères de Bigorre, è ben messo in classifica e nel 2013 ha già firmato la Liegi-Bastogne-Liegi. Potrebbe crollare di schianto o diventare la rivelazione del Tour. La sua tenuta in un grande giro è tutta da scoprire, ma è della partita e sicuramente non si tirerà indietro..

 

100° Tour: le maglie

Il britannico Chris Froome e il colombiano Nairo Quintana indossano rispettivamente la maglia gialla (leader classifica generale) e quella bianca (primo tra i giovani), lo slovacco Peter Sagan e il francese Pierre Rolland vestono la casacca verde (graduatoria a punti) e quella a pois (miglior scalatore).

 

Tour senza luci per l’Italia

Nelle prime 9 tappe della Grande Boucle i ciclisti italiani non sono quasi mai riusciti a mettersi in mostra. La pattuglia azzurra si è ridotta a 16 elementi (Malori e Bono hanno già salutato la gara) e nessuno dei presenti è stato in grado di farsi valere. Cunego sta deludendo (38° posto in graduatoria a 22’30” da Froome), il talentino Moser non è pervenuto e gli altri fanno fatica. Il primo italiano in classifica è distante anni luce dalle posizioni di vertice (Davide Malacarne 27° a 14’27”) e nelle 8 frazioni individuali è arrivato soltanto un piazzamento sul podio (Daniele Bennati 3° ad Albi). Non nutrivamo grandi ambizioni, ma così siamo ai minimi storici.

Mal comune mezzo gaudio considerando le difficoltà del Belgio (che comunque ha vinto una tappa e vestito il giallo con Bakelandts), i problemi della Francia (nonostante la maglia a pois di Rolland) e gli scarsi risultati della Spagna (mai a segno anche se ha importanti armi per la classifica). Questo è un Tour strano, un Tour dell’altro mondo. La Gran Bretagna si sta facendo valere con Froome e Cavendish, la Germania ha raccolto soddisfazioni con Kittel e Greipel, Slovacchia e Irlanda si stanno ritagliando un ruolo importante grazie a Sagan e Martin, ma le novità assolute sono arrivate dall’altro emisfero. Per gli exploit australiani (Gerrans e Orica GreenEdge) e soprattutto per i primi giorni in maglia gialla di un corridore africano (Daryl Impey). Senza dimenticare che Chris Froome è britannico di passaporto, ma keniano d’origine.. Il ciclismo sta cambiando ed il Tour lo conferma..

 

Il Tour riparte domani

Domani (martedì 9 luglio) il 100° Tour de France riprenderà la sua corsa con la 10° tappa. Partenza da Saint Gildas des Bois alle ore 12:55 e arrivo a Saint Malo dopo 197 km. Frazione tranquilla che dovrebbe risolversi con uno sprint a ranghi compatti.

 

 

Foto tratta dal sito www.letour.fr