Mondiali di biathlon 2013: Il bilancio

Il resoconto dei Mondiali di biathlon di Nove Mesto..
La rassegna iridata è stata dominata dalla Norvegia! 

Mondiali di biathlon 2013: I risultati

E’ calato il sipario sui Mondiali di biathlon 2013. La rassegna iridata ha regalato emozioni e spettacolo. Ecco i risultati delle 11 gare che si sono svolte dal 7 al 17 febbraio sulle nevi ceche di Nove Mesto.

I protagonisti assoluti della manifestazione sono stati i norvegesi Emil Hegle Svendsen e Tora Berger. Svendsen ha dominato tra gli uomini e ha ottenuto 4 ori e 1 bronzo, Tora Berger è salita sul podio in tutte le gare femminili e si è messa al collo 6 medaglie. La Norvegia ha lasciato alle altre nazioni soltanto le briciole e ha festeggiato anche l’acuto di Tarjei Boe nella mass start maschile. Tra gli uomini l’unico trionfo non scandinavo è stato quello del francese Martin Fourcade (nella gara individuale), in campo femminile la striscia norvegese è stata spezzata solo dall’ucraina Olena Pidhrushna e dalla bielorussa Darya Domracheva (d’oro nella sprint e nella mass start).

L’Italia è salita sul podio iridato grazie a Dorothea Wierer, Nicole Gontier, Michela Ponza e Karin Oberhofer (bronzo nella staffetta femminile) e ha collezionato altri 3 piazzamenti nella top ten (4° piazza di Wierer, Oberhofer, Windisch e Hofer nella staffetta mista, 7° piazza di Hofer nell’individuale maschile e 7° posto di De Lorenzi, Windisch, Martinelli e Hofer nella staffetta uomini).

Questi gli atleti più titolati in ambito maschile dei Mondiali di biathlon di Nove Mesto: 5 medaglie per Emil Hegle Svendsen (4 ori e 1 bronzo) e per Martin Fourcade (1 oro e 4 argenti), 3 per Boe (3 titoli), 2 per Anton Shipulin (1 argento e 1 bronzo) e per Alexis Boeuf (2 argenti).

 

Tora Berger biathlon

 

Ole Einar Bjoerndalen è salito una sola volta sul podio iridato, ma con il successo conquistato nella staffetta maschile è arrivato a 50 medaglie vinte tra Olimpiadi e Mondiali. E’ un risultato leggendario per il più forte biatleta di sempre!

Tra le donne leadership individuale per Tora Berger che ha conquistato 6 medaglie (4 ori e 2 argenti). 3 podi per Olena Pidhrushna (1 oro, 1 argento e 1 bronzo), 2 per Solemdal (2 titoli) e per le sorelle Semerenko (1 argento e 1 bronzo sia per Valj che per Vita).

 

Mondiali di biathlon 2013: Il medagliere

La Norvegia ha vinto il 72,727% degli ori disponibili ed ha conquistato il 33,333% delle medaglie distribuite a Nove Mesto. Quella della squadra scandinava è stata una dimostrazione di forza senza precedenti (mai fino ad ora una nazione aveva racimolato 8 affermazioni nella medesima edizione). La Norvegia ha fatto en-plein nelle staffette (3 successi su 3 prove) ed è salita sul gradino più alto del podio in 5 delle 8 gare individuali. Al 2° posto della classifica si è piazzata la Francia, la 3° posizione è stata invece ad appannaggio dell’Ucraina.

Le grandi sconfitte dei Mondiali di biathlon sono state Russia e Germania. Si erano presentate al via con credenziali importanti, sono ritornate dalla Repubblica Ceca senza ottenere successi. L’Italia ha festeggiato lo storico bronzo conquistato nella staffetta femminile e si è piazzata al 9° posto della classifica. 4 le nazioni che hanno vinto titoli, 12 quelle che sono salite almeno una volta sul podio.

 

Mondiali di biathlon 2013: Il commento

La rassegna iridata di Nove Mesto ha regalato spettacolo in ognuna delle 11 prove disputate. Gli appassionati si sono goduti gare di alto livello ed hanno assistito a formidabili imprese. E’ stato il Mondiale della Norvegia e dei suoi biatleti più rappresentativi, è stato il Mondiale più intenso degli ultimi anni. Nessun carneade, mai una gara noiosa. La Norvegia ha fatto la voce grossa, la Francia ha conquistato meno titoli del previsto, ma si è difesa con onore..

Sorprendente in positivo il rendimento dell’Ucraina, deludente al di là di ogni previsione il bottino raccolto da Russia e Germania. La gara più coinvolgente a livello femminile è stata la staffetta (con 6 nazioni in corsa per l’oro prima dell’ultimo poligono), la prova più bella in ambito maschile è stata quella ad inseguimento (vittoria al fotofinish di Svendsen su Fourcade). La tedesca Gossner e il russo Ustyugov sono stati i veri battuti della rassegna.

L’Italia ha fatto la sua parte pur senza ottenere successi. Il bronzo raccolto dalla giovane staffetta ha reso più che positivo il bottino al femminile, le belle prestazioni di Lukas Hofer (14° nella sprint, 11° nell’inseguimento, 7° nell’individuale e 21° nella mass start) sono state la nota lieta della spedizione maschile. Da questi elementi si potrà ripartire per costruire una nazionale ancora più forte in vista delle Olimpiadi del prossimo anno. Ci sono insomma gli ingredienti giusti per arrivare a Sochi con ambizioni importanti.