Mondiali di biathlon 2013: Sempre e solo Norvegia!

La Norvegia vince la staffetta maschile ai Mondiali di biathlon!
A medaglia anche Francia e Germania. Italia solamente 7°..

Mondiali di biathlon: Altro oro per la Norvegia

L’Italia al maschile non è riuscita ad eguagliare lo storico bronzo firmato venerdì dalla staffetta femminile e si è dovuta accontentare del 7° posto, la Norvegia si è invece confermata regina incontrastata dei Mondiali di biathlon in corso di svolgimento sulle nevi ceche di Nove Mesto. La squadra scandinava ha vinto infatti l’oro nella staffetta maschile (4 frazioni da 7,5 km con 2 poligoni in ogni manche) e ha così conquistato il 7° titolo sulle 9 gare disputate finora nella manifestazione iridata 2013. Dominio incontrastato per il team scandinavo in conclusione di una prova che è stata certamente meno entusiasmante e incerta rispetto a quella femminile. Poco equilibrio, ma stesso esito con l’inno norvegese a testimoniare l’ennesimo trionfo.

 

L’ordine d’arrivo della staffetta maschile

I norvegesi Ole Einar Bjoerndalen, Henrik L’Abee-Lund, Tarjei Boe ed Emil Hegle Svendsen hanno vinto la medaglia d’oro in 1h15’39”0 (5 ricariche utilizzate) ed hanno tagliato il traguardo con 1’12”8 di margine sui francesi Simon Fourcade, Jean Guillaume Beatrix, Alexis Boeuf e Martin Fourcade (7 ricariche utilizzate). A 1’18”5 i tedeschi Simon Schempp, Andreas Birnbacher, Arnd Peiffer e Erik Lesser (3 ricariche utilizzate e 2 tornate di penalità) che sono riusciti a difendere il bronzo e a mantenere 5”6 rispetto ai russi Anton Shipulin, Evgeny Ustyugov, Evgeny Garanichev e Dmitry Malyshko (7 ricariche e 2 giri supplementari).

In 5° piazza (a 1’38”9) gli austriaci Eder, Mesotitsch, Sumann e Landertinger (solo 5 ricariche utilizzate), in 6° (a 2’50”1) i cechi Slesingr, Moravec, Soukup e Krcmar (9 ricariche), in 7° è invece giunta l’Italia. Christian De Lorenzi, Dominik Windisch, Christian Martinelli e Lukas Hofer hanno accusato un distacco complessivo di 3’04”9 (9 ricariche utilizzate e 1 giro di penalizzazione). L’Italia non è riuscita ad incidere e si è dovuta accontentare di un risultato obiettivamente inferiore alle aspettative della vigilia.

 

La storia della staffetta maschile

Schempp porta la Germania in testa al cambio. A 4” circa Repubblica Ceca, Norvegia (Bjoerndalen veloce sugli sci nonostante le 3 ricariche), Russia e Austria. A 38” la Francia, molto dietro l’Italia. Al termine della seconda frazione L’Abee-Lund porta al comando la Norvegia. Poco dietro la Germania, a 9” la Russia, a 23” l’Austria, a 44” Repubblica Ceca e Francia, in rimonta l’Italia con Windisch. Boe permette alla Norvegia di allungare nella terza frazione. La Germania contiene il distacco (16”), Austria, Francia e Russia transitano a 1”30 circa, la Repubblica Ceca accusa quasi 2’. Svendsen si conferma re dei Mondiali è porta la Norvegia al titolo con una ottima prova (1 sola ricarica), la Germania paga la pessima giornata di Lesser (lento sugli sci e costretto a 2 giri di penalità da una disastrosa serie in piedi) e viene scavalcata dal francese Martin Fourcade. Ai piedi del podio la Russia, mentre l’Italia si assesta in 7° posizione.

 

Dittatura norvegese ai Mondiali di biathlon

La Norvegia ha conquistato la 7° vittoria sulle 9 gare disputate ai Mondiali di biathlon di Nove Mesto. Nulla da fare per le altre nazioni che sono state ancora una volta costrette ad applaudire gli scandinavi.

Il titolo iridato conquistato in staffetta permette a Ole Einar Bjoerndalen di tagliare un altro storico traguardo. Il fenomeno trentanovenne (nato a Drammen il 27 gennaio 1974) ha infatti collezionato la 50° medaglia totale tra Olimpiadi e Mondiali. Nessuno considerando la storia di tutte le discipline invernali era mai arrivato tanto in alto. Il più forte biatleta di ogni epoca è salito 11 volte sul podio a cinque cerchi (6 ori, 4 argenti e 1 bronzo) e 39 volte su quello iridato (19 ori, 11 argenti e 9 bronzi). Nella sua inimitabile carriera figurano anche 6 sfere di cristallo, 93 successi in Coppa del Mondo. Bjoerndalen è una leggenda dello sport e i numeri lo confermano senza timore di smentita.

Emil Hegle Svendsen ha ottenuto il 4° titolo nella rassegna di Nove Mesto dopo quelli firmati nella staffetta mista, nella sprint e nell’inseguimento (al maschile solo Bjoerndalen nel 2005 e nel 2009 ci era riuscito) ed ha conquistato l’11° successo mondiale in carriera (16 podi totali). Nel palmares del ventisettenne di Trondheim (nato il 12 luglio 1985) ci sono pure 3 medaglie olimpiche (2 ori e 1 argento), 1 sfera di cristallo (2009-2010) e 31 vittorie in Coppa del Mondo.

Tarjei Boe ha conquistato il 2° oro di questi Mondiali di biathlon (dopo quello vinto nella staffetta mista) e si è messo al collo l’8° medaglia iridata della sua carriera (6 ori e 2 bronzi). Nel palmares del ventiquattrenne di Stryn (nato il 29 luglio 1988) figurano anche 1 titolo olimpico (a Vancouver 2010 in staffetta), 1 Coppa del Mondo (nel 2010-2011) e 9 vittorie parziali (e 19 podi complessivi).

1° medaglia mondiale infine per il quasi ventisettenne Henrik L’Abee-Lund (nato a Fodt il 26 marzo 1986).

 

Fourcade sempre sul podio

Martin Fourcade ha raccolto la 5° medaglia su 5 gare disputate a Nove Mesto (1 oro e 4 argenti). Il campione francese è salito per la 12° volta sul podio iridato (5 ori, 6 argenti, 1 bronzo) e ha così portato la sua squadra al 2° posto.

 

Azzurri in rimonta, ma solo al 7° posto

L’Italia ha pagato a caro prezzo gli errori commessi da De Lorenzi nella sessione di tiro in piedi (1 giro di penalità dopo le 3 ricariche utilizzate) ed è subito uscita dalle posizioni importanti della classifica. Il più giovane dei fratelli Windisch e Martinelli hanno svolto al meglio il loro compito e ci hanno permesso di recuperare terreno, Hofer è stato ancora una volta velocissimo sugli sci, ma era ormai troppo distante dalla Repubblica Ceca per puntare almeno al 6° posto. Risultato inferiore alle attese e possibilità di ben figurare buttata via fin dalla prima frazione. Peccato..