Gioia azzurra: Fontana d’argento nello short track!

Arianna Fontana ha vinto l’argento nei 500 metri donne dello short track ed ha regalato all’Italia la 3° medaglia dei Giochi Olimpici Invernali!

 

Sochi 2014: Italia in festa per l’argento di Arianna Fontana!

I XXII Giochi Olimpici Invernali hanno regalato un’altra grande soddisfazione all’Italia. Dopo i podi firmati nello sci alpino da Innerhofer e nello slittino da Zoeggeler è arrivato lo splendido argento di Arianna Fontana nello short track. L’azzurra si infatti è classificata al 2° posto nei 500 metri femminili al termine di una prova tanto positiva quanto sfortunata. Scaraventata a terra dalla britannica Christie è infatti riuscita ad rimettersi in piedi e a conquistare la 3° piazza. L’argento è arrivato a causa della giusta squalifica dell’atleta inglese (2° al traguardo), l’oro è andato alla cinese Li, l’unica uscita indenne nel momento topico della gara. Arianna aveva le carte in regola per battere la meno quotata delle asiatiche, ma niente ha potuto quando la dea bendata le ha voltato le spalle. Il suo è un argento di grande valore. Perché il palcoscenico olimpico non ha eguali, perché è stata protagonista di una prestazione magistrale, perché si è confermata tra le regine della specialità. Nel 6° giorno di gara dei Giochi Olimpici di Sochi 2014  spazio allo sci di fondo e al freestyle con gli acuti della polacca Kowalczyk e dello statunitense Christensen.

 

 

Short Track: Italia d’argento con Arianna Fontana

La 3° medaglia dell’Olimpiade azzurra è arrivata nello short track. Merito di Arianna Fontana che è giunta al 2° posto nella finale dei 500 metri femminili alle spalle della cinese Janrou Li (oro in 45”263). Bronzo per la sudcoreana Seung Hi Park, mentre la britannica Elise Christie si è piazzata al 4° posto causa squalifica. La gara si è decisa a causa di una rovinosa caduta che ha coinvolto Fontana, Park e Christie.. Il momento topico dopo la prima curva dell’Iceberg Skating Palace quando la britannica ha buttato a terra la sudcoreana e l’azzurra nel tentativo di passare dove non c’era spazio. Le tre carambolate finite a terra e Li si è così tranquillamente avviata verso la vittoria. Christie e Fontana sono state le più rapide a tornare in piedi e sono arrivate in questo ordine al traguardo. La pattinatrice inglese è stata giustamente retrocessa al 4° posto per la scorrettezza e la nostra Fontana si è così ritrovata sul secondo gradino del podio. L’uscita in semifinale della superfavorita cinese Kexin Fan ci ha fatto sognare l’oro e l’impressione è che il grande risultato sarebbe arrivato se Arianna non fosse caduta. Nello sport non ci sono se o ma (soprattutto in una disciplina di contatto come lo short track) e piuttosto che rimuginare su quanto sarebbe potuto avvenire senza l’episodio incriminato è doveroso esaltare lo splendido argento conquistato dalla nostra Fontana. Prima spazio agli altri piazzamenti con la finalina di consolazione (valida per la 5° piazza) vinta dalla cinese Liu sulla connazionale Fan, sull’olandese Ten Mors e sulla canadese St-Gelais.

 

I numeri di Arianna Fontana

Arianna Fontana non ha nemmeno 24 anni (li compirà il prossimo 14 aprile), ma nonostante la giovane età è salita sul podio per la 3° Olimpiade consecutiva (dopo i bronzi ottenuti a Torino 2006 in staffetta e a Vancouver 2010 nei 500 metri). 8 anni fa diventò la più giovane di sempre in casa Italia a vincere la medaglia nella storia dei Giochi Invernali (15 anni e 314 giorni), oggi si è confermata grande nonostante la sfortuna. Nel palmares di questa giovane campionessa proveniente dalla Valtellina (nata a Sondrio) figurano tra l’altro 7 podi iridati (4 argenti e 3 bronzi). La ritroveremo in finale anche nella staffetta, sarà protagonista in altre distanze e potrà di conseguenza scrivere altre pagine prestigiose. Per sé stessa e per lo sport italiano. Resta una sana e legittima delusione perché il titolo era alla portata, ma prevale la soddisfazione per un bellissimo argento. E’ la 6° medaglia azzurra nella storia olimpica dello short track (1 oro, 3 argenti, 2 bronzi), è il miglior risultato di sempre in ambito femminile (prima soltanto i 2 bronzi), è la 109° medaglia dell’Italia nella storia dei Giochi Olimpici Invernali (37 ori, 34 argenti, 38 bronzi), è il 1° podio femminile azzurro di Sochi 2014 (36° totale).

La cinese Li è stata la vera rivelazione della distanza. Perché è stata convocata per i Giochi solo a causa della assenza di sua maestà Meng Wang (infortunata), perché era la meno accreditata tra le cinesi e tra le finaliste, perché è stata brava ad arrivare all’atto decisivo è perché è stata baciata dalla fortuna nel momento in cui le altre sono cadute. Per la ventisettenne di Jilin si tratta ovviamente della 1° medaglia olimpica in carriera. 3° bronzo a cinque cerchi invece per la Park dopo i 2 centrati a Vancouver 2010 (nei 1000 e nei 1500).

 

Gli altri risultati dello short track

L’azzurro Yuri Confortola ha superato il turno d’esordio nei 1000 metri uomini, mentre la staffetta azzurra è uscita di scena in semifinale (Tommaso Dotti, Anthony Lobello e Nicola Rodigari assieme a Confortola).

 

Sci di fondo: Numero della Kowalczyk

La leadership norvegese nello sci di fondo (3 ori nelle prime 4 gare) si è bruscamente ridimensionata nella 10 km in tecnica classica femminile con partenza alternata. A vincere l’oro olimpico è stata Justyna Kowalczyk. La polacca (28’17”8) ha preceduto di 18”4 la svedese Charlotte Kalla e di 28”3 la norvegese Therese Johaug al termine di una prova dominata in ogni settore. Con la solita potenza, con indiscutibile grinta, con la voglia di prevalere in quella che è da sempre la sua tecnica preferita. Justyna ha preso il largo fin dalla partenza e ha inflitto distacchi molto pesanti alle avversarie.. 4° a 30”3 la finlandese Aino Kaisa Saarinen, 5° a 33”4 l’altra norvegese Marit Bjoergen (la vera delusione di giornata), 6° a 46”5 la sorprendente tedesca Stefanie Boehler. La top ten è stata completata da Zhukova (Rus), Niskanen (Fin), Weng (Nor) e Lahteenmaki (Fin), mentre le azzurre Marina Piller ed Elisa Brocard si sono piazzate rispettivamente in 31° (a 2’49”8) ed in 40° posizione (a 3’10”2).

Justyna Kowalczyk ha conquistato il 2° oro olimpico (a Vancouver 2010 vinse la 30 km mass start in classico), è salita per la 5° volta sul podio a cinque cerchi (2 ori, 1 argento e 2 bronzi) ed è andata a medaglia per la 3° Olimpiade consecutiva. Nel palmares della poliziotta polacca (nata il 19 gennaio 1983 a Limanowa) ci sono anche 7 medaglie iridate (2 ori, 3 argenti, 2 bronzi), 4 sfere di cristallo, 29 affermazioni parziali in Coppa del Mondo e 53 successi complessivi (contando tutte le prove).

La ventiseienne Kalla è salita sul podio di Sochi per la 2° volta in altrettante gare ed ha ottenuto la 4° medaglia olimpica in carriera (a Vancouver 2010 vinse l’oro nella 15 in tecnica libera e l’argento nella sprint a squadre). La venticinquenne Johaug ha centrato il 1° podio individuale ed ha conquistato la 2° medaglia a cinque cerchi in carriera dopo l’oro vinto nella staffetta 4 anni fa ed ha salvato l’onore della Norvegia tradita dalla regina Bjoergen.

 

Freestyle: Tripletta a stelle e strisce

Gli Stati Uniti hanno monopolizzato il podio nello slopestyle maschile di freestyle. La vittoria è andata a Joss Christensen (95,80 punti nella manche iniziale) che ha preceduto i connazionali Gus Kenworthy (93,60 nella seconda run) e Nicholas Goepper (92,40 nella prima metà di gara). 4° il norvegese Andreas Haatveit (91,80), 5° il britannico James Woods (86,60), 6° lo svedese Henrik Harlaut (84,40). Eliminato in qualifica l’azzurro Markus Eder (15°). Il ventiduenne Christensen ha conquistato il 1° oro olimpico (esordio per la disciplina nei Giochi Invernali) ed ha regalato agli Stati Uniti il 6° successo nella storia a cinque cerchi del freestyle (3° tra gli uomini).