La giornata perfetta di Jansrud e Samkova!

Il norvegese Jansrud ha vinto l’oro nel super g maschile di sci alpino, la ceca Samkova ha dettato legge nello snowboardcross donne!

 

Sochi 2014: Gli acuti di Jansrud e Samkova!

La 9° giornata delle Olimpiadi Invernali di Sochi 2014 ha messo in risalto le doti di Kjetil Jansrud e di Eva Samkova. Il norvegese ha conquistato l’oro nel super g maschile di sci alpino, la ceca ha dominato la scena nello snowboardcross femminile. Per l’Italia due piazzamenti nella top ten, ma anche il brutto infortunio capitato a Michela Moioli.

 

 

Sci alpino: Jansrud firma il “colpaccio”

Il super g maschile non ha riservato soddisfazioni all’Italia dello sci alpino. Era una delle competizioni in cui nutrivamo maggiori ambizioni, ma i nostri rappresentanti non sono purtroppo riusciti a interpretare nel modo giusto la difficile pista russa. A conquistare l’oro è stato Kjetil Jansrud che ha completato la gara in 1’18”14. Il norvegese ha disegnato le traiettorie migliori, ha espresso velocità in ogni settore ed ha costruito il trionfo volando nel tratto conclusivo. Una performance spettacolare per Jansrud che ha preceduto di 30 centesimi lo statunitense Andrew Weibrecht, la vera rivelazione di giornata. Sul terzo gradino del podio sono saliti l’altro atleta a stelle e strisce Bode Miller e il canadese Jan Hudec che hanno incassato un ritardo di 0”53. 5° a 0”55 Otmar Striedinger (Aut), 6° a 0”60 Max Franz (Aut), 7° a 0”62 Aksel Lund Svindal (Nor) e 8° a 0”71 Peter Fill che è stato di gran lunga il migliore tra gli azzurri. Più dietro Dominik Paris (16° a 1”56) e Werner Heel (17° a 1”60), mentre Christof Innerhofer si è inclinato troppo in una curva verso destra ed è uscito nella fase alta del tracciato. Fill è stato abbastanza bravo anche se ha commesso qualche imperfezione di troppo, Heel e Paris hanno subito le difficoltà di un percorso troppo tecnico per le loro caratteristiche, Innerhofer è scivolato quando stava forzando il ritmo per conquistare il terzo podio olimpico. Non è riuscito nell’impresa, ma ci ha provato e merita solo applausi. Tra i big delusi gli svizzeri Kueng (12°) e Janka (22°), lo statunitense Ligety (14°) e gli austriaci Streitberger (21°) e Mayer (out).

 

 

Analisi e numeri del super g

Jansrud è stato come detto praticamente perfetto, Weibrecht ha sfiorato il colpaccio disputando la gara della vita, Miller è calato nel finale a causa di un paio di incertezze ma ha capitalizzato quanto fatto nella parte alta ed è salito sul podio assieme al bravissimo Hudec. Discorso diverso per alcuni degli atleti più attesi. Svindal ha subito il tracciato senza trovare le contromisure, Ligety e Streitberger non hanno mai dato l’impressione di poter lottare con i migliori, mentre Mayer è uscito quando stava disputando un’altra performance di alto spessore.

Kjetil Jansrud ha vinto il 1° oro ai Giochi Invernali, ha centrato la 2° medagalia di Sochi 2014 ed è salito per la 3° volta sul podio a cinque cerchi (contando anche l’argento firmato in gigante a Vancouver 2010). Il venticinquenne residente a Vinstra (ma nato a Stevanger il 28 agosto del 1995) ha regalato alla Norvegia dello sci alpino il 10° oro olimpico (il 4° di fila nel super g maschile dopo quelli ottenuti da Aamodt a Salt Lake City 2002 e a Torino 2006 e da Svindal a Vancouver 2010).

Weibrecht si è confermato uomo per grandi palcoscenici e ha centrato il 2° podio consecutivo in super g (4 anni fa aveva vinto il bronzo), Miller si è piazzato tra i migliori tre per la 6° volta ai Giochi Invernali. Il campione statunitense (nato a Easton il 12 ottobre 1977) è andato a bersaglio per la 3° Olimpiade dopo i 2 argenti di Salt Lake City 2002 (gigante e combinata) e dopo le 3 medaglie vinte a Vancouver 2010 (oro in combinata, argento in super g, bronzo in discesa). Bode è tra l’altro diventato il più vecchio medagliato ai Giochi nella storia dello sci alpino (36 anni e 4 mesi). 1° sorriso olimpico per Hudec che ha riportato in alto il Canada 20 anni dopo il bronzo firmato da Podivinsky nella discesa di Lillehammer 1994.

 

 

Gioia ceca nello snowboard donne

L’Italia è stata protagonista nello snowboardcross femminile grazie a Michela Moioli. La giovane azzurra (nata a Alzano Lombardo il 17 luglio 1995) si è infatti qualificata per la big final ed è stata in lotta per la medaglia di bronzo prima di terminare a terra a causa di un contatto con Jekova.. Il sogno di salire sul podio è sfumato, la prestazione di Michela resta di altissimo livello. Ha superato agevolmente la qualifica (18°), è giunta al 2° posto nel suo quarto di finale, ha staccato il pass per l’atto decisivo grazie alla 3° piazza centrata in semifinale (agguantata per un pelo) e in finale ha dato tutto per salire sul terzo gradino del podio. E’ partita in controllo, ha alzato il ritmo nella fase centrale e ha messo il naso davanti alla Jekova, ma nel tentativo di difendere la posizione guadagnata ha toccato la bulgara ed è finita a terra. Michela si è tra l’altro procurata la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro ed ha chiuso in anticipo la sua sfortunata stagione. Curioso che sia accaduto proprio nella pista in cui il 17 febbraio 2013 aveva conquistato il 1° successo in Coppa del Mondo. A vincere l’oro è stata la ceca Eva Samkova che nel frattempo aveva già scavato un gap incolmabile rispetto alle altre. Al 2° posto è giunta la canadese Dominique Maltais, sul terzo gradino del podio è salita la francese Chloe Trespeuch che ha avuto la meglio rispetto a Faye Gulini (Usa) e Alexandra Jekova (Bul). L’altra azzurra Raffaella Brutto ha superato la qualifica (19°), ma è stata eliminata nei quarti di finale ed ha concluso al 16° posto la sua giornata. La statunitense Jacobellis è clamorosamente caduta nella sua semifinale di competenza quando era nettamente davanti.

 

 

I numeri delle protagoniste

Eva Samkova ha dominato la scena in tutte le fasi di gara (miglior tempo in qualifica, 1° posto nei quarti e in semifinale) e ha concluso la sua stratosferica giornata conquistando il 1° titolo a cinque cerchi in carriera. La classe 1993 nativa di Vrchlabi ha consentito alla sua Repubblica Ceca di collezionare il 1° podio nella storia dello snowboard olimpico. La trentatreenne Maltais è tornata protagonista alle Olimpiadi dopo 8 anni (aveva centrato il bronzo a Torino 2006), la ventenne Trespeuch è salita per la 1° volta sul podio a cinque cerchi.