La prima medaglia italiana è firmata Innerhofer

Innerhofer ha vinto l’argento nella discesa maschile di Sochi e ha regalato la prima gioia olimpica all’Italia! Oro per l’austriaco Mayer

 

Olimpiadi 2014: Italia in festa con Innerhofer

La XXII edizione dei Giochi Olimpici Invernali si è colorato di azzurro grazie all’argento di Christof Innerhofer. Il ventinovenne alto-atesino si è infatti piazzato al 2° posto nella discesa libera maschile ed ha regalato la 1° medaglia al movimento italiano. Innerhofer è stato protagonista di una favolosa prestazione e si è arreso soltanto al cospetto del sorprendente austriaco Matthias Mayer. Il successo è sfumato per appena 6 centesimi, ma l’argento di Christof va comunque considerato un grandissimo risultato.. Perché salire sul podio a cinque cerchi è soddisfazione che nobilita una carriera e perché fare più di così era praticamente impossibile. Mayer ha pescato il jolly ed ha compiuto l’impresa, ma l’azzurro è stato l’unico tra i big della velocità capace di non farsi travolgere dalle insidie della pista. Ha interpretato la gara con intelligenza tattica, ha dimostrato capacità tecniche fuori dal comune, ha tenuto duro nell’impegnativo tratto conclusivo ed ha espresso la giusta velocità nei settori di scorrimento. Una discesa eccezionale per quello che è a tutti gli effetti uno dei massimi esponenti del panorama mondiale. Grande Inner! E’ la prima gioia olimpica per l’Italia, è l’esordio migliore per lo sci alpino..

 

 

Innerhofer battuto da Mayer

Matthias Mayer si è aggiudicato la discesa olimpica maschile in 2’06”23. L’austriaco ha preceduto di appena 6 centesimi l’azzurro Christof Innerhofer, mentre sul terzo gradino del podio si è piazzato il norvegese Kjetil Jansrud che ha concluso la prova con 10 centesimi di ritardo. 4° a 0”29 Aksel Lund Svindal (Nor), 5° a 0”41 Travis Ganong (Usa), 6° a 0”48 Carlo Janka (Svi), 7° a 0”49 Peter Fill (Ita), 8° a 0”52 Bode Miller (Usa), 9° a 0”80 Max Franz (Aut), 10° a 0”81 Erik Guay (Can), 11° a 0”90 Dominik Paris (Ita), 12° a 0”93 Werner Heel (Ita), 13° a 1”26 Beat Feuz (Svi), 14° a 1”56 Didier Defago (Svi) e 15° a 1”59 Patrick Kueng (Svi).

 

L’analisi della gara

Matthias Mayer ha tirato fuori dal cilindro una prestazione eccezionale ed ha sorpreso tutti conquistando una vittoria sicuramente inattesa. Ha disegnato linee esemplari, ha espresso grande velocità, ha saputo tener botta nonostante lo sforzo e ha centrato il meritato trionfo. Giudizio più o meno simile per Christof Innerhofer.. Lo sciatore azzurro è stato il migliore nella parte alta (quella tecnica per intenderci) ed è riuscito a difendersi con assoluta maturità nei tratti di scorrimento inseriti nell’ultimo settore di pista. Ha perso il vantaggio accumulato in avvio, ma è rimasto in scia di Mayer e si è guadagnato un bellissimo argento. Sul terzo gradino del podio è salito Jansrud, il meno atteso tra i due norvegesi. Bella la prova di Kjetil, mentre il suo connazionale Svindal ha pasticciato più del lecito ed è stato il primo tra gli sconfitti. Il grande battuto di giornata è stato però Bode Miller. Lo statunitense non è riuscito a ripetere quanto fatto in prova e si è dovuto accontentare di un piazzamento nella top ten. L’Italia ha piazzato 4 atleti nelle prime 12 posizioni e si è confermata potenza della velocità. L’argento di Innerhofer vale tantissimo, ma anche le prestazioni di Fill, Paris ed Heel non sono state poi tanto male.

 

 

I numeri di Innerhofer e dell’Italia

Christof Innerhofer ha conquistato la 1° medaglia olimpica e ha ottenuto così la definitiva consacrazione. Nel palmares del ventinovenne alto-atesino (nato a Brunico il 17 dicembre 1984 e residente a Gais) figurano infatti 3 medaglie iridate (oro in super g, argento in combinata e bronzo in discesa a Garmisch 2011), 6 acuti in Coppa del Mondo (4 in discesa, 1 in combinata, 1 in super g) con 11 podi. Innerhofer ha regalato all’Italia dello sci alpino il 29° podio olimpico (13 ori, 9 argenti, 7 bronzi), il 16° contando solo le competizioni maschili (8-6-2). E’ la 3° volta che uno sciatore azzurro sale sul podio nella discesa uomini a cinque cerchi. I soli precedenti risalgono alle Olimpiadi di Oslo 1952 (oro di Zeno Colò) e di Innsbruck 1976 (bronzo di Herbert Plank nella libera firmata dall’austriaco Klammer). L’Italia ha festeggiato la 107° medaglia olimpica della sua storia (la 71° maschile).

 

L’impresa di Mayer

Matthias Mayer ha centrato il 1° grande successo della sua carriera. Il ventitreenne austriaco fino ad oggi non aveva infatti mai vinto in Coppa del Mondo e vantava come migliori risultati i 2 podi ottenuti in super g. Non è il primo sciatore a pescare il jolly nel palcoscenico olimpico, ma vista la sua giovane non è certo da considerarsi un carneade. Più probabile che questo importante successo sia il trampolino di lancio di una carriera ricca di soddisfazioni. Intanto ha migliorato quanto fatto da suo papà Helmut (argento olimpico nel super g di Calgary 1988 alle spalle del francese Piccard) e ha regalato allo sci alpino austriaco l’ennesimo grande risultato a cinque cerchi (32 ori e 106 podi totali, 20 successi tra gli uomini). La nazione leader della disciplina ha tra l’altro festeggiato la 7° vittoria (18° podio) sulle 18 discese olimpiche disputate nella storia maschile. L’Austria non vinceva una medaglia nella prova regina della velocità da Torino 2006 (argento di Walchhofer alle spalle del francese Deneriaz) e non centrata l’oro da Salt Lake City 2002 (titolo di Strobl). Giusto dire infine che Jansrud ha ottenuto la 2° medaglia a cinque cerchi dopo l’argento nel gigante di Vancouver 2010.