Norvegia d’oro con Hattestad e Falla

Hattestad e Falla hanno formidabili nel fondo, Canada super nel freestyle, Sud Corea in festa nella velocità. I primi 4 ori di oggi

 

Sochi 2014: Hattestad, Falla e Howell sugli scudi

Quarta giornata di finali alle Olimpiadi Invernali di Sochi 2014. In questo approfondimento saranno oggetto di analisi 4 delle 8 gare in programma. Nello sci di fondo si è verificato il consueto dominio della Norvegia (in festa tra gli uomini con Hattestad e tra le donne con Falla), nel freestyle a dettare legge è stato il Canada (con Howell), nel pattinaggio velocità titolo per la Sud Corea (con Lee). Italia senza medaglie, ma assoluta protagonista nelle due prove femminili con Vuerich e Bertagna. In ambito maschile pizzico di rammarico per l’eliminazione in semifinale di Federico Pellegrino.

Sci di fondo uomini: Hattestad re della sprint

Le due sprint a tecnica libera hanno animato la giornata dello sci di fondo e hanno regalato uno straordinario spettacolo. A dominare la scena è stata come da pronostico la Norvegia, mentre gli azzurri non sono riusciti a lasciare il segno. L’oro maschile è andato ad Ola Vigen Hattestad. Il norvegese ha vinto la finale (3’38”39) precedendo di 1”2 lo svedese Teodor Peterson ed ha conquistato il successo dopo aver dominato tutti i turni preliminari (migliore tempo in qualifica, primo nei quarti ed in semifinale). L’atto decisivo è stato segnato da molte cadute e così sul terzo gradino del podio è salito (in modo quindi piuttosto fortunosa) l’altro svedese Emil Joensson che ha tagliato la linea del traguardo con un gap di 19”74. 4° Anders Gloersen (Nor), 5° Sergey Ustiugov (Rus) e 6° Marcus Hellner (Sve). Piazzamenti non troppo positivi in casa Italia. Federico Pellegrino ha speso tutto nei vari turni preliminari (3° in qualifica, 1° nel proprio quarto di finale) ed è uscito in seminale (11° piazza assoluta), David Hofer ha superato senza eccessivi affanni la fase eliminatoria (18°), ma si è poi arreso nei quarti di finale (15°), mentre Dietmar Noeckler ed Enrico Nizzi hanno abbandonato la competizione già al primo scoglio (37° e 44° tempo). Tra i big out in semifinale il russo Petukhov (8°) ed il norvegese Northug (10°), mentre lo svizzero Cologna si è arreso ai quarti (26°).

Ola Vigen Hattestad ha conquistato il 1° podio olimpico in carriera e si è così confermato uno dei più grandi sprinter di sempre. Nel palmares del trentaduenne norvegese (nato ad Askim il 19 aprile 1982) ci sono infatti 3 medaglie iridate (2 ori e 1 argento), 2 Coppe del Mondo di velocità (nel 2008 e nel 2009) e 16 affermazioni parziali (12 nelle sprint individuali e 4 in quelle a squadre). Giusto sottolineare che il ventiseienne Peterson e il ventinovenne Joensson hanno ottenuto le prime medaglie a cinque cerchi delle rispettive carriere.

 

 

Sci di fondo femminile: Esulta Falla

La sprint a tecnica libera femminile ha respinto le ambizioni della divina Bjoergen, ma non ha certo impedito alla Norvegia di sbaragliare il campo. A vincere è stata Maiken Caspersen Falla (2’35”49) che ha regolato di 0”38 la connazionale Ingvild Flugstad Oestberg. Sul terzo gradino del podio è salita la slovena Vesna Fabjan (a 0”40) che resistito alla rimonta operata da Astrid Uhrenholdt Jacobsen (4° a 1”82) impedendo alla potenza scandinava di firmare la storica tripletta. Battute in finale anche Ida Ingemarsdotter (Sve) e Sophie Caldwell. In casa Italia merita di essere sottolineata la splendida prova di Gaia Vuerich. L’azzurra ha fatto registrare il 13° tempo in qualifica, ha superato i quarti nonostante la difficile batteria ed ha fallito l’accesso in finale per appena 55 centesimi. E’ mancato il grande risultato, ma Gaia ha fatto tutto nel migliore dei modi (7° posto in classifica). Greta Laurent è stata brava in qualifica (16°) e si è poi arresa in semifinale a causa di una caduta (26° assoluta). Subito fuori Ilaria Debertolis (32° tempo). Tra le big fuori in semifinale la tedesca Herrmann (8°) e la norvegese Bjoergen (11°), mentre la statunitense Randall è uscita di scena nei quarti di finale (18°). Falla, Oestberg e Fabian hanno centrato il 1° podio olimpico in carriera.

 

Pattinaggio velocità: Capolavoro Lee

Sang Hwa Lee si è aggiudicata l’oro olimpico nella distanza più breve al femminile del pattinaggio velocità. La sudcoreana ha vinto il titolo nei 500 metri donne realizzando il nuovo record olimpico (74”70) ed ha preceduto di 36 centesimi la russa Olga Fatkulina. Sul terzo gradino del podio è salita l’olandese Margot Boer che ha concluso la prova con un gap di 0”78. 4° a 0”88 Hong Zhang (Cin), 5° a 0”91 Nao Kodaira (Jap), 6° a 0”97 Jenny Wolf (Ger), 7° a 0”98 Beixing Wang (Cin) e 8° a 1”05 Heather Richardson (Usa). Solo 30° l’italiana Yvonne Daldossi (a 3”94).

Lee ha firmato il record olimpico nella prima run (37”42) e si è portata al comando con 0”15 su Fatkulina, 0”16 su Zhang, 0”31 su Richardson, 0”35 su Boer, 0”40 su Wang, 0”46 su Kodaira e 0”51 su Wolf (a 1”88 Daldossi). La sudcoreana si è addirittura migliorata nella seconda manche (37”28) ed ha rifilato altri 0”21 a Fatkulina. A 0”43 Boer, a 0”44 Kodeira, a 0”45 Wolf, a 0”58 Wang e a 0”71 Zhang (a 2”06 Daldossi). La venticinquenne Lee ha bissato il titolo vinto nella stessa distanza a Vancouver 2010 ed ha firmato il 1° oro non olandese della specialità in queste Olimpiadi. Prime gioie a cinque cerchi per Fatkulina e Boer.

 

Solita festa Canada nel freestyle

Il primo titolo assegnato nella giornata di oggi è stato quello del freestyle, specialità slopestyle femminile. A dettare legge sono state le atlete nordamericane. La canadese Dara Howell ha conquistato l’oro (94,20 punti totalizzati nella prima run) davanti alla statunitense Devin Logan (85,40 punti ottenuti nella manche iniziale) e alla connazionale Kim Lamarre (85,00 punti firmati nella seconda fase di gara). 4° l’australiana Anna Segal (77,00), 5° la svedese Emma Dahlstrom (75,40), 6° l’altra canadese Yuki Tsubota (71,60), 7° la britannica Katie Summerhayes (70,60) e 8° l’azzurra Silvia Bertagna (69,60 realizzato nella prima run) che ha centrato quindi un risultato di grande spessore. 1° podio olimpico per la giovanissima Howell (nata il 23 agosto 1994 a Huntsville).