I trionfi di Austria, Russia e Olanda

Matt porta l’Austria nell’olimpo dello sci alpino, la Russia esulta biathlon, l’Olanda domina la velocità.. Per l’Italia piazzamenti di spicco 

 

Sochi 2014: Austria, Russia e Olanda in festa 

Nella penultima giornata delle Olimpiadi Invernali di Sochi 2014 sono stati assegnati 7 ori. Dopo aver visto quanto accaduto nello snowboard e nello sci di fondo è il momento di approfondire i risultati delle altre gare. Mario Matt ha vinto lo slalom maschile ed ha regalato all’Austria l’ultimo oro dello sci alpino, la Russia si è imposta nella staffetta maschile di biathlon, l’Olanda ha dominato la scena nelle prove a squadre relative al pattinaggio velocità. Per l’Italia non sono arrivate medaglie, ma altri due piazzamenti a ridosso del podio. In slalom Gross è giunto 4°, nel biathlon la squadra azzurra ha chiuso al 5° posto.

 

 

Doppietta Austria nello sci alpino

Lo slalom maschile ha chiuso il programma a cinque cerchi dello sci alpino. La gara simbolo della disciplina ha fatto registrare la doppietta dell’Austria ed ha lasciato ai piedi del podio per appena 5 centesimi l’azzurro Stefano Gross. L’azzurro ha disputato una splendida run iniziale trovandosi a proprio agio in un tracciato già deteriorato (pettorale 28), ma nella manche conclusiva ha fallito la medaglia per via di una leggera sbavatura. La sua prestazione è stata positiva, ma il rammarico resta perché l’obiettivo era davvero ad un passo. La gara ha fatto registrare il dominio dell’Austria. Mario Matt ha centrato l’oro (1’41”84) con 0”38 sul connazionale Marcel Hirscher e con 0”83 sul norvegese Henrik Kristoffersen. 4° a 0”88 Stefano Gross (Ita) e Fritz Dopfer (Ger), 6° a 1”44 Adam Zampa (Svk), 7° a 1”76 Markus Larsson (Sve) e Matthias Hargin (Sve). Tra i big out nella seconda manche Myhrer (Sve), Neureuther (Ger), Pinturault (Fra), Grange (Fra), Ligety (Usa). La gara non è stata conclusa nemmeno dagli altri azzurri Manfred Moelgg, Giuliano Razzoli e Patrick Thaler. I primi due sono usciti nella run decisiva, Thaler in avvio.

 

Analisi e numeri dello slalom

Matt ha fatto registrare il miglior tempo nella run di apertura (46”70). Austriaco in testa con 0”45 su Myhrer, 0”75 su Gross ed Hargin, 0”77 su Grange, 0”85 su Ligety, 0”87 su Neureuther, 1’”08 su Pinturault, 1”28 su Hirscher e 1”34 su Larsson. 12° Moelgg (1”68), 14° Dopfer (1”76), 15° Kristoffersen (1”79), 16° Razzoli (1”80), 26° Zampa (2”64).

Zampa è stato il più bravo nella manche finale (53”94). 2° tempo per Hirscher (a 0”20), 3° per Kristoffersen (a 0”24), 4° per Dopfer (a 0”32), 6° per Matt (a 1”20), 7° per Gross (a 1”33), 13° per Larsson (a 1”62), 16° per Hargin (a 2”21), mentre Myhrer, Grange, Ligety, Neureuther, Pinturault, Moelgg e Razzoli sono usciti. Matt ha difeso il vantaggio centrando il titolo, Hirscher e Kristoffersen hanno rimontato 7 e 12 posizioni.

Matt ha conquistato la 1° medaglia a cinque cerchi, è diventato il più anziano vincitore di una prova olimpica di sci alpino (compirà 35 anni il prossimo 9 aprile) ed ha permesso all’Austria di festeggiare la 7° vittoria nei 18 slalom maschili disputati ai Giochi Olimpici Invernali. Matt corona quindi una carriera in cui spiccano 14 affermazioni in Coppa del Mondo e 2 ori iridati. Hirscher e Kristoffersen sono saliti sul podio per la 1° volta, Gross ha regalato all’Italia l’8° quarto posto di questa Olimpiade (il 3° nello sci alpino dopo quelli femminili di Fanchini e Merighetti in gigante e in discesa.

 

 

Russia d’oro nel biathlon

Il programma olimpico del biathlon si è chiuso con la staffetta maschile (4 frazioni da 7,5 km e 2 poligoni da affrontare per ogni atleta). La gara è stata emozionante al di là di ogni previsione e si è risolta solo nel finale. Il titolo è andato ai russi Alexey Volkov, Evgeny Ustyugov, Dmitry Malyshko ed Anton Shipulin che hanno preceduto di appena 3”5 i tedeschi Erik Lesser, Daniel Bohm, Arnd Peiffer e Simon Schempp. Terzo gradino del podio per l’Austria (Christoph Sumann, Daniel Mesotitsch, Simon Eder e Dominik Landertinger) che sul traguardo hanno pagato 29”8 di ritardo. 4° a 54”4 la Norvegia (Tarej e Johannes Boe, Ole Einar Bjoerndalen, Emil Hegle Svendsen), 5° a 59”6 l’Italia (Christian De Lorenzi, Dominik e Markus Windisch, Lukas Hofer), poi Slovenia, Canada e Francia.

 

Analisi e numeri della staffetta

La Russia ha conquistato il 1° oro nel biathlon di questi Giochi Olimpici (il 1° nella staffetta maschile dallo scioglimento dell’Unione Sovietica) ed ha disputato una prestazione di grande sostanza. Merito soprattutto di Shipulin che nell’ultima frazione ha dimostrato tutto il suo talento. Bel podio per Germania e Austria, mentre la grande delusa di giornata è senza dubbio la Norvegia. I fratelli Boe avevano preso il largo rispetto ai rivali, Bjoerndalen ha pagato la negativa giornata sugli sci ed ha sperperato il vantaggio nonostante due poligoni di estrema precisione, mentre Svendsen ha vanificato tutto con i 4 errori in piedi (1 giro di penalità). Positiva la gara dell’Italia, mentre la Francia è uscita dai giochi prima della frazione di Martin Fourcade.

3° medaglia olimpica per Ustyugov (2-0-1) e per Shipulin (1-0-1) che sono tornati sul podio 4 anni dopo Vancouver 2010, mentre Malyshko e Volkov sono stati protagonisti ai Giochi per la 1° volta. Landertinger e Lesser hanno bissato i podi ottenuti nella sprint e nell’individuale. I 4 atleti austriaci sono tra l’altro gli stessi capaci di vincere l’argento a Vancouver (in totale 0-2-1 per Sumann e Landertinger, 0-1-1 per Mesotitsch ed Eder). Con il 4° posto di oggi Bjoerndalen ha perso la possibilità di firmare l’ennesimo record (già 8 ori e 13 podi olimpici) e ha chiuso la sua inimitabile carriera.

 

 

Olanda senza rivali nella velocità

Le ultime due gare olimpiche del pattinaggio velocità hanno confermato la supremazia dell’Olanda. Il team “orange” ha infatti firmato le due prove a squadre dominando le finali. In campo maschile Jan Blokhuijsen, Sven Kramer e Koen Verweij hanno firmato il nuovo record della manifestazione a cinque cerchi (3’27”71) ed hanno preceduto di 2”14 i sudcoreani Hyong Jun Jook, Cheol Min Kim, Seung Hoon Lee. Bronzo per la Polonia (Zbigniew Brodka, Konrad Niedzwiedzki, Jan Szymanski) che ha vinto la finale b (3’41”94) davanti al Canada (Giroux, Morrison, Makowsky). 7° medaglia olimpica in carriera per Kramer (3 ori, 2 argenti e 2 bronzi nelle ultime 3 edizioni di cui 2 ori e 1 argento a Sochi 2014), 3° per Lee (1-2-0) e Blokhuijsen (1-1-1), 2° per Verveij (1-1-0) e Brodka (1-0-1).

Tra le donne Olanda in paradiso grazie alla performance di Marrit Leenstra, Jorien Ter Mors e Ireen Wust. Il terzetto in maglia arancione ha realizzato il nuovo primato olimpico (2’58”08) battendo di 5”50 la nazionale polacca (Katarzyna Bachleda, Katarzyna Wozniak, Luiza Zlotkowska). Sul terzo gradino del podio la Russia (Yekaterina Lobysheva, Olga Graf, Yuliya Skokova) che ha vinto la finale di consolazione (2’59”73) davanti al Giappone (Oshigiri, Tabata, Takagi). 8° podio olimpico in carriera per Wust (4 ori, 3 argenti e 1 bronzo, di cui 2 ori e 3 argenti a Sochi) e 2° titolo per Ter Mors. Le tre polacche hanno migliorato il bronzo di 4 anni fa, Lobysheva ha centrato di nuovo il bronzo nella prova a squadre 8 anni dopo Torino 2006.

Edizione da record per l’Olanda che nelle 12 prove di pattinaggio velocità disputate a Sochi ha conquistato 8 ori e 23 medaglie (con 4 triplette nelle 10 gare individuali).

 

Le altre gare e il medagliere

I russi Zubkov, Negodaylo, Trunenkov e Voevoda comandano la classifica nel bob a quattro con 0”04 sui lettoni Melbardis, Vilkaste, Strenga, Dreiskens. A 0”16 l’equipaggio guidato da Arndt (Ger), a 0”17 quello guidato da Holcomb (Usa). 18° a 1”32 l’Italia. La Finlandia ha invece vinto il bronzo nel torneo di hockey maschile battendo 5-0 gli Stati Uniti. Domani la finale tra Svezia e Canada.

La Russia si è portata in testa al medagliere (11 ori, 10 argenti e 8 bronzi). A seguire Norvegia (11-5-10), Canada (9-10-5) e Stati Uniti (9-7-11). 22° l’Italia con 8 medaglie (2 argenti, 6 bronzi) e altri 31 piazzamenti nella top ten (compresi 8 quarti posti). Domani gli ultimi 3 ori (bob a quattro, 50 km di fondo e hockey).