Kueng profeta in patria

Lo svizzero Patrick Kueng ha vinto la discesa disputata sul Lauberhorn di Wengen! Miglior azzurro Fill. Annullata la libera femminile

 

Kueng doma il Lauberhorn

La Coppa del Mondo di sci alpino ha dovuto fare i conti con le pessime condizioni atmosferiche di Wengen e soprattutto di Cortina. La discesa maschile è stata accorciata per via del forte vento nella parte alta, mentre la gara di velocità femminile è stata addirittura annullata. Sul famoso Lauberhorn (nome del pendio elvetico) si è imposto l’idolo di casa Patrick Kueng che ha battuto sul filo di lana l’austriaco Reichelt ed il norvegese Svindal. Il bravo elvetico ha sfruttato al meglio le sue doti veloci ed è stato più lineare degli avversari. In casa Italia da segnalare la buona prova di Peter Fill (7°). Gli organizzatori hanno deciso di salvare la gara, ma lo spettacolo è stato decisamente inferiore rispetto al solito. Perché non si sono affrontati l’Hundschopf e la Minschkante e perché la Esse di Kernen è stata indubbiamente meno decisiva del solito (a causa della minor velocità con cui gli atleti l’hanno affrontata). Le modifiche apportate al tracciato hanno “sciupato” la prova, ma non vanno ad intaccare i meriti di Kueng. Lo svizzero si è adattato nel modo migliore alle nuove condizioni e ha centrato il successo più importante della sua carriera.

 

 

L’acuto di Kueng

Patrick Kueng ha vinto la discesa maschile che si è disputata sulle nevi amiche di Wengen. L’atleta svizzero ha chiuso la prova in 1’32”66 ed ha preceduto 6 centesimi l’austriaco Hannes Reichelt. Sul terzo gradino del podio è salito il norvegese Aksel Lund Svindal che ha tagliato il traguardo con un ritardo di 0”07. 4° a 0”24 Max Franz (Aut), 5° a 0”35 Bode Miller (Usa), 6° a 0”44 Matthias Mayer (Aut), 7° a 0”54 Peter Fill (Ita). Lo sciatore azzurro ha disputato una prestazione positiva pur senza riuscire a portare la stoccata vincente. 8° a 0”60 Romed Baumann (Aut), 9° a 0”62 Johan Clarey (Fra), 10° a 0”74 Beat Feuz (Svi) e Didier Defago (Svi). Più dietro gli altri atleti azzurri. 15° a 0”85 Werner Heel, 21° a 1”14 Christoph Innerhofer, 25° a 1”30 Silvano Varettoni, 26° a 1”33 Dominik Paris, 42° a 1”84 Siegmar Klotz e 46° a 2”02 Mattia Casse. Tra i big male il francese Theaux (14°), l’austriaco Kroell (17°) e il canadese Guay (out).

 

I numeri dei protagonisti

Patrick Kueng ha centrato il 2° successo in carriera (dopo quello conquistato il 7 dicembre 2013 nel super g di Beaver Creek) ed è salito per la 4° volta sul podio di Coppa del Mondo. Oggi ha disputato una prestazione di grande valore ed è riuscito a domare le numerose insidie della pista di Wengen. Il ventottenne elvetico (nato l’11 gennaio 1984 a Obstalden) è diventato profeta in patria, ha regalato al pubblico di casa un grande risultato e ha riportato la Svizzera al successo in una discesa maschile a quasi 2 anni dall’ultima volta (era l’11 febbraio 2012 quando Feuz vinse a Sochi). 55° podio in carriera per Svindal (5° stagionale), 27° per Reichelt (4° in stagione). Per Fill è invece arrivato il miglior piazzamento nelle 4 discese disputate in questa edizione della Coppa del Mondo.

 

La classifica e lo slalom di domani

Svindal rimane al comando della graduatoria generale maschile (757 punti) con 82 lunghezze su Hirscher (Aut), 324 su Ligety (Usa), 351 su Pinturault (Fra), 381 su Reichelt e 391 su Kueng. Il migliore tra gli italiani resta Peter Fill, 9° a quota 278. Il lungo fine settimana di Wengen si concluderà nella giornata di domani con lo slalom speciale (prima manche alle ore 10:15).

 

Niente gara per le donne

La discesa femminile in programma sulle nevi italiane di Cortina è stata cancellata a causa della fitta nebbia e di una neve troppo molle. La prova dovrebbe essere disputata nella giornata di domani al posto del super g (11:30), ma se le condizioni non dovessero migliorare slitterà direttamente alla prossima settimana (sempre a Cortina). Maria Riesch ha conservato la vetta della graduatoria generale (781 punti). La tedesca guida con 72 lunghezze su Fenninger (Aut), 108 su Weirather (Lie), 167 su Shiffrin (Usa), 173 su Gut (Svi) e 249 su Maze (Slo). La migliore tra le atlete italiane resta Nadia Fanchini, 20° a quota 195.