Mondiali di sci alpino 2013: Fanchini d’argento in discesa!

Nadia Fanchini a medaglia in discesa ai Mondiali di sci alpino..
Sul tracciato di Schladming azzurra alle spalle della Rolland!

Mondiali di sci alpino: Francia d’oro, Italia d’argento

Il sogno d’oro di Nadia Fanchini è stato infranto da Marion Rolland. L’azzurra aveva messo in riga le grandi favorite e sembrava ormai avviata verso il successo nella discesa femminile ai Mondiali di sci alpino di Schladming, ma quando l’impresa pareva compiuta è stata beffata dalla francese. Nadia si è dovuta accontentare dell’argento, risultato comunque fantastico considerando la prestazione offerta in gara ed i tanti problemi fisici accusati nel corso della sua carriera. Marion Rolland ha vinto l’oro mondiale in 1’50”00 ed ha battuto la sciatrice italiana di 16 centesimi. Sul 3° gradino del podio è salita la tedesca Maria Riesch (a 0”70).

Fuori dal podio la svizzera Nadia Kamer (4° a 0”74), le statunitensi Julia Mancuso (5° a 0”85) e Stacey Cook (6° a 0”91), la slovena Tina Maze (7° a 1”21), l’austriaca Andrea Fischbacher (8° a 1”23). 8° posto per Elena Fanchini, sorella di Nadia, che ha accusato un ritardo di 1”45. Deludente il piazzamento delle altre austriache Goergl (10° a 1”48) e Anna Fenninger (11° a 1”55) e della svizzera Lara Gut (16° a 1”96). Solamente 22° la giovane azzurra Sofia Goggia (a 2”85), fuori invece Daniela Merighetti che si è stesa intorno a metà gara.

 

La grande prova di Nadia Fanchini

L’Italia ha sperato a lungo di salire sul tetto del mondo ed ha ammirato la favolosa prestazione di Nadia Fanchini. La ventiseienne bresciana (è nata a Lovere il 25 giugno 1986 e risiede a Montecampione) è partita con il pettorale numero 2 e ha sciato alla grande. Nella prima parte (quella scorrevole) ha pagato dazio come da previsione, ma dopo i primi due riferimenti cronometrici ha cambiato marcia ed ha regalato spettacolo. Ha disegnato curve perfette, ha scelto linee esemplari, ha raggiunto velocità altissime e nei punti decisivi ha dato l’impressione di avere una marcia in più rispetto alla norma. Nadia ha disputato una prova eccezionale, le big che si sono cimentate successivamente non sono riuscite nemmeno ad avvicinarsi al suo tempo (1’50”16).

La gara sembrava avere un copione già scritto. In alto tutte hanno fatto meglio di Nadia, ma da metà in poi tutte sono rimbalzate scivolando nettamente dietro. Fenninger, Gut, Goergl, Kamer, Riesch, Mancuso, Cook, Maze e Weirather hanno pagato dazio, Nadia Fanchini si stava gustando il meritato oro. A rovinare i piani ci ha pensato Marion Rolland. La francese è partita forte come da previsione, ma nella parte tecnica ha tenuto un margine residuo e nel finale è riuscita a precedere l’azzurra. A fare la differenza tre le due è stata la parte alta del tracciato. Lì Nadia ha lasciato qualcosa e per raggiungere l’oro non è bastata una parte tecnica da urlo..

 

La storia di Nadia Fanchini

La medaglia d’argento risalta ancora di più se si considerano le sfortunate vicissitudini che hanno segnato la carriera di Nadia Fanchini. L’azzurra ha esordito in Coppa del Mondo a fine 2003 e poco dopo ha iniziato la sua ascesa. E’ salita 9 volte sul podio (con il successo conquistato il 7 dicembre 2008 nel super gigante di Lake Louise), ha vinto il bronzo in discesa ai Mondiali 2009 e sembrava lanciata verso i massimi livelli. Il 31 gennaio 2010 si è invece infortunata gravemente nel super G di Coppa a St. Moritz e da quel momento ha dovuto affrontare numerose operazioni.

La sua carriera sembrava a rischio, ma lei non ha mollato e nel finale della scorsa stagione è ritornata in Coppa del Mondo. Non si è abbattuta e ora ha addirittura portato a casa un’altra medaglia mondiale. L’oro avrebbe avuto un altro sapore, ma per Nadia l’argento di oggi rappresenta comunque la realizzazione di un sogno..

 

Ancora una gioia azzurra in discesa

Nadia Fanchini ha conquistato la 2° medaglia iridata in carriera ed ha regalato all’Italia il 2° podio in questa edizione dei Mondiali (dopo l’argento conquistato da Dominik Paris nella discesa maschile). La nazionale di velocità si è confermata a livelli altissimi e questo è ovviamente un motivo d’orgoglio. L’Italia ha rimandato l’appuntamento con l’oro, ma ha conquistato la 6° medaglia di sempre in una discesa mondiale al femminile (prima l’oro della Wiesinger nel 1932, gli argenti della Piva nel 1962 e di Elena Fanchini nel 2005, i bronzi della Marchelli nel 1958 e della stessa Nadia Fanchini nel 2009).

 

Rolland al primo acuto, Riesch ancora super

Marion Rolland ha conquistato la 1° medaglia personale in un Mondiale di sci alpino e ha vissuto la classica giornata di gloria in una carriera finora priva di successi (solo 2 podi in coppa, proprio sulla pista austriaca di Schladming). La trentenne originaria di Pallud ha riportato la Francia alla vittoria nella discesa femminile iridata 47 anni dopo il trionfo di Marielle Goitschel (a Portillo nel 1966).

Maria Riesch ha collezionato la 5° medaglia iridata (2 ori e 3 bronzi), mentre austriache e statunitensi non sono riuscite ad invertire la tendenza ed hanno deluso ancora una volta le attese.

 

Le altre italiane

L’argento di Nadia Fanchini ha reso indimenticabile la giornata italiana. Le altre azzurre hanno invece patito e non sono riuscite ad incidere. Elena Fanchini è stata brava nel complesso, ma ha pagato a caro prezzo la sbavatura commessa intorno a metà gara ed ha progressivamente perso terreno, Sofia Goggia non è riuscita a ripetere le belle prove portate a termine in super g ed in combinata, ma ha comunque disputato un grande Mondiale. La delusione di giornata è giunta da Daniela Merighetti. La più attesa tra le azzurre è partita benissimo, ma nella parte decisiva si è inclinata ed è stata sbalzata fuori dal tracciato. Era ancora davanti a Nadia Fanchini e forse avrebbe potuto inserirsi nella lotta per le medaglie.

 

Le prossime gare del Mondiale di sci alpino

Domani (lunedì 11 febbraio) le nevi austriache di Schladming ospiteranno la supercombinata maschile. A partire dalle 12:00 si disputerà la discesa, mentre alle ore 18:00 comincerà la manche di slalom. Per l’Italia al via Dominik Paris, Siegmar Klotz, Christof Innerhofer e Matteo Marsaglia. Medaglia difficile, ma non impossibile..