Kitzbuehel: Paris vince la discesa e vola nella storia!

Dominik domina la discesa di Kitzbuehel davanti a Guay e Reichelt!
Per l’Italia è il secondo acuto di sempre nella mitica Streif..

Discesa di Kitzbuehel: Vince Paris

L’Italia dello sci alpino festeggia il capolavoro di Dominik Paris e si conferma nazione leader della velocità. Il quasi ventiquattrenne altoatesino (è nato a Merano il 14 aprile 1989) si è infatti aggiudicato la discesa di Kitzbuehel (in Austria) grazie ad una prestazione da manuale. Dominik ha domato le difficoltà della “mitica” Streif (la pista più affascinante e prestigiosa del mondo) ed ha chiuso la sua gara in 1’57”56. Gli altri specialisti si sono dovuti arrendere di fronte alla maestosa prova di Dominik. Scorrevole nei punti giusti, micidiale nella stradina, straordinario nella pericolosa traversa finale e capace di disegnare traiettorie perfette in tutti i punti del tracciato. Paris ha dominato la scena ed ha impressionato per la sua maturità. 2° posto per il canadese Erik Guay (a 13 centesimi), 3° per l’austriaco Hannes Reichelt (36 centesimi di distacco), mentre in 4° posizione si è piazzato il francese David Poisson (a 0”60). Tra i migliori dieci gli altri austriaci Max Franz (6° a 0”61), Klaus Kroell (7° a 0”73) e Georg Streitberger (8° a 1”01), i norvegesi Kjetil Jansrud (7° a 0”99) e Aksel Lund Svindal (9° a 1”16) ed il canadese Manuel Osborne-Paradis (10° a 1”23).
Ottima la performance collettiva dell’Italia. Dominik Paris ha conquistato il successo, altri 4 rappresentanti del nostro movimento si sono piazzati tra i migliori 30: 11° posto per Werner Heel (a 1”25), 12° per Siegmar Klotz (a 1”26), 20° per Christof Innerhofer (a 1”92) e 24° per Matteo Marsaglia (a 2”27). Paris si è confermato in prepotente ascesa, Heel ha dato segnali di ripresa, Klotz ha dimostrato talento e coraggio, Innerhofer è riuscito ad ottenere un piazzamento positivo nonostante l’altissimo pettorale di partenza (per via della sanzione che gli era stata inflitta nei giorni scorsi) e Marsaglia ha saputo limitare i danni in una pista che poco gli si addice. Fuori dai giochi per una brutta caduta Peter Fill. L’azzurro ha perso il controllo degli sci nel pianetto posto a metà gara e si è ribaltato ad oltre 100 km/h. Incidente pauroso, ma per fortuna senza conseguenze.

Velocità italiana ai massimi storici

L’Italia dello sci alpino si trova a festeggiare l’ennesima impresa di una stagione da record. Per il movimento maschile azzurro è arrivato infatti il 5° successo su 23 gare disputate.. I podi complessivi dell’Italia in questa edizione di Coppa del Mondo diventano 11 (5 vittorie, 2 secondi posti e 4 terzi posti). La “valanga azzurra” è tornata soprattutto nella velocità. Paris ha regalato all’Italia la 4° affermazione sulle 6 discese libere disputate in stagione (66,67%) ed ha ottenuto il 2° successo personale. Gli altri trionfi sono arrivati grazie ad Innerhofer (primo a Beaver Creek e a Wengen). La velocità italiana si è fatta onore anche in super g con 1 vittoria (Marsaglia sul tracciato di Beaver Creek) e 4 podi totali (1-1-2) su altrettante gare disputate. Sommando le 2 discipline veloci il bottino sale a quota 5 affermazioni e 8 podi su 10 prove. Mai l’Italia aveva ottenuto risultati così importanti. Le vittorie azzurre nella storia della discesa maschile (in riferimento solo alla Coppa del Mondo) diventano 27, i podi salgono a 112.

Paris nella storia dello sci italiano

Firmando la libera di Kitzbuehel, Dominik Paris ha scritto una pagina leggendaria dello sport azzurro. Finora l’unico discesista italiano capace di trionfare sulla Streif era stato Kristian Ghedina, nel 1998. Paris ha firmato l’impresa che vale una carriera. Solo i grandi campioni possono vincere in una pista come questa e Dominik ha le carte in regola per fare di questo successo il suo trampolino di lancio. Paris ha bissato il successo ottenuto lo scorso 29 dicembre sulla pista italiana di Bormio (in coabitazione con l’austriaco Reichelt) ed ha compiuto qualcosa di eccezionale. Solo lo statunitense Daron Rahlves era riuscito in precedenza a realizzare la storica accoppiata (nel 2003). Per l’azzurro è arrivato il 3° podio in carriera (aveva rotto il ghiaccio con il 2° posto firmato il 29 gennaio 2011 sulle nevi francesi di Chamonix). L’austriaco Marcel Hirscher rimane al comando della graduatoria di Coppa del Mondo (935 punti), Paris balza in vetta alla classifica inerente la discesa con 316 punti (3 in più di Svindal).

Domani tocca agli slalomisti

Domani la pista austriaca di Kitzbuehel ospiterà il 7° slalom speciale della stagione. Prima manche alle ore 10:15, seconda alle 13:30. L’Italia si presenterà al via con importante ambizioni. I nostri non hanno fino ad ora conquistato successi e si sono dovuti accontentare di un unico piazzamento sul podio (Manfred Moelgg 3° ad Adelboden), ma sono in evidente ascesa (3 nella top ten il passato weekend a Wengen) e hanno le qualità per centrare un buon risultato. Nella scorsa stagione lo slalom di Kitzbuehel sorrise all’azzurro Christian Deville. Il bis pare difficile, ma il periodo è positivo e sognare non è affatto vietato. Lo slalom decreterà anche il successo in combinata (sommando il tempo con quello ottenuto in discesa). Importante e piacevole raccontare che il super g disputato venerdì aveva regalato a Christof Innerhofer un favoloso 3° posto. L’azzurro (3 podi in stagione, 10 in carriera) aveva chiuso la sua gara con 0”4 di distacco dal norvegese Svindal e con 0”27 dall’austriaco Mayer.

Tra le donne 59° vittoria della Vonn

Il gigante femminile disputato a Maribor (in Slovenia) ha premiato Lindsey Vonn. La statunitense ha vinto in 2’22”20 ed ha preceduto di appena 8 centesimi Tina Maze. Vonn 3° dopo la manche di apertura (0”48 dalla slovena), ma capace di rimontare nella seconda prova e di conquistare la 6° vittoria stagionale. La campionessa statunitense ha ottenuto la 59° affermazione totale in Coppa del Mondo (con 103 podi) e si è portata a sole 3 lunghezze di distanza dalla primatista di sempre (l’austriaca Moser-Proell). Vonn stellare, Tina Maze beffata sul circuito di casa per via di un errore commesso all’inizio della seconda manche. La slovena resta comunque in vetta alla classifica di Coppa del Mondo (1554 punti) e si consola con il 16° podio stagionale (6 successi). 3° posto nel gigante di Maribor per l’austriaca Anna Fenninger (a 0”57), mentre la miglior azzurra è stata Denise Karbon. La nostra si è infatti piazzata in 10° posizione ed ha concluso la sua gara a 1”67 dalla Vonn. Notizie positive sono arrivate anche da Nadia Fanchini (14° a 1”84), sottotono invece Elena ed Irene Curtoni che si sono dovute accontentare del 24° e del 26° posto.