Spettacolo Ligety, tripudio Gut

Ted Ligety ha vinto il gigante maschile davanti al ritrovato Bode Miller, Lara Gut si è imposta nel super g femminile.. Nessun acuto per l’Italia

 

Successi per Ligety e Gut

La seconda tappa nordamericana della Coppa del Mondo di sci alpino si è chiusa con i successi di Ted Ligety e di Lara Gut. Lo statunitense ha dominato il gigante maschile di Beaver Creek confermandosi il numero uno della specialità, l’elvetica è tornata a ruggire aggiudicandosi il super g femminile di Lake Louise. Altalenante il rendimento del movimento italiano che non è riuscito a confermare i positivi risultati centrati nelle giornate precedenti. Tra gli uomini il migliore è stato Roberto Nani (10°), tra le donne l’unica a brillare è stata Verena Stuffer (9°). Le notizie più rilevanti per lo sci alpino mondiale sono arrivate dagli statunitensi Miller e Vonn.. Bode è tornato alle gare ed ha centrato il 2° posto nel gigante maschile, Lindsey ha ritrovato un piazzamento di prestigio e ha dimostrato di aver definitivamente smaltito i postumi del doppio infortunio. Due fuoriclasse assoluti che hanno illuminato le prove di Beaver Creek e di Lake Louise e che saranno protagonisti alle prossime Olimpiadi Invernali.

 

Ted Ligety Beaver Creek

 

Gigante Ligety

Ted Ligety si è imposto nel gigante maschile disputato sulle nevi statunitensi di Beaver Creek con il tempo di 2’35”77. Lo statunitense ha dominato la scena precedendo di 1”32 il connazionale Bode Miller e di 1”82 l’austriaco Marcel Hirscher (podio sontuoso). 4° a 2”84 Mathieu Faivre (Fra), 5° a 2”94 Alexis Pinturault (Fra), 6° a 3”01 Carlo Janka (Svi), 7° a 3”05 Felix Neureuther (Ger), 8° a 3”06 Leif Kristian Haugen (Nor), 9° a 3”21 Stefan Luitz (Ger) e 10° a 3”23 l’azzurro Roberto Nani. 11° posto per Svindal (Nor), molto più staccati gli altri italiani: 19° Matteo Marsaglia (a 4”08), 21° Florian Eisath (a 4”21), 26° Davide Simoncelli (a 4”64), 27° Massimiliano Blardone (a 4”78) e 28° Manfred Moelgg (a 5”05). Fuori dai primi trenta Borsotti (43°) e De Aliprandini (53°).

 

Ligety formidabile nelle due run

Ted Ligety ha indirizzato la gara dominando la manche di apertura. Lo statunitense ha disputato una discesa praticamente perfetta (1’19”83 il suo riscontro parziale) e ha inflitto distacchi incredibili a tutti gli avversari: 1”10 a Miller, 1”26 a Hirscher, 1”34 a Pinturault, 1”64 a Fanara, 1”91 a Haugen, 2”18 a Schoerghofer, 2”22 a Faivre, 2”44 a Richard, 2”59 a Luitz, 2”52 a Janka e 2”57 a Svindal. Staccatissimi i 6 italiani qualificati per la discesa decisiva: a 2”64 Moelgg (17°), a 2”74 Marsaglia (19°), a 2”76 Nani (20°), a 2”93 Blardone (26°), a 3”12 Eisath (29°) e a 3”19 Simoncelli (30°).

Ligety si è confermato il migliore anche nella seconda manche. Il dominatore assoluto della specialità ha fatto registrare il tempo di 1’15”94 ed ha guadagnato altri 22 centesimi sul sontuoso Miller. 3° crono parziale per Neureuther (a 0”43), 4° per Nani (a 0”47), 5° per Janka (a 0”49), 6° per Hirscher (a 0”56), 7° per Faivre (a 0”62), 8° per Svindal (a 0”69) e 9° per Luitz (a 0”72). Pesanti i distacchi incassati da Pinturault (1’17”54 per lui) e dagli altri azzurri: 1”09 per Eisath, 1”34 per Marsaglia, 1”45 per Simoncelli, 1”85 per Blardone e 2”41 per Moelgg.

 

Numeri e analisi del gigante vinto da Ligety

Ted Ligety ha dominato ancora una volta la scena ed ha reso sempre più formidabili i suoi numeri in gigante: 19 vittorie in Coppa del Mondo, 10 successi nelle ultime 13 gare disputate (trionfo iridato compreso), 4 sigilli di fila a Beaver Creek (oltre ai 2 titoli mondiali consecutivi e alle 4 coppe di specialità). Sempre più vicino al 2° posto nella graduatoria all-time (23 acuti per Von Gruenigen), destinato a rimanere alle spalle soltanto del più grande specialista di sempre (Stenmark con 46 centri). Ligety è salito per la 39° volta sul podio in Coppa del Mondo. Lo statunitense ha disputato due manche magistrali. Attaccato alla neve, preciso nelle traiettorie, veloce, sicuro, consapevole di avere una marcia in più rispetto al resto della comitiva. Successo scontato per lui, podio inatteso per Miller che ha dimostrato di non aver perso la classe dei giorni migliori. Bode è tornato alle gare dopo il ritiro, ha ritrovato un piazzamento tra i migliori 3 che mancava dal 3 febbraio 2012 (2° nella discesa di Chamonix), è salito a 77 podi in Coppa del Mondo (33 vittorie) ed in gigante non centrava un grande risultato dal 17 marzo 2007 (3° a Lenzerheide). Nella carriera del trentaseienne Miller anche 5 medaglie olimpiche (1 oro, 3 argenti,1 bronzo), 5 podi iridati (4 ori e 1 argento) e 2 sfere di cristallo. In casa Italia è giunto il miglior piazzamento di sempre per Nani, mentre l’austriaco Hirscher ha conquistato il 3° podio stagionale.

Gut di nuovo a segno

Lara Gut ha dettato legge nel super g femminile che si è disputato sulle nevi canadesi di Lake Louise. La formidabile elvetica ha concluso la sua prova in 1’22”86 ed ha preceduto di 3 centesimi la sempre competitiva Tina Weirather (Liechtenstein). In 3° piazza si è classificata la solita Anna Fenninger (Aut) che ha accusato 33 centesimi di ritardo. 4° a 0”78 Elisabeth Goergl (Aut), 5° a 0”85 Lindsey Vonn (Usa), 6° a 0”89 Leanne Smith (Usa), 7° a 1”01 Kajsa Kling (Sve) e Viktoria Rebensburg (Ger) e 9° a 1”11 Verena Stuffer, la migliore tra le azzurre. Male Maze (13°) e Riesch (19°). La slovena è ancora lontana dalla condizione ideale, la tedesca ha sbagliato completamente la direzione che immette nel piano finale ed è tornata sulla terra dopo i 2 successi collezionati in discesa. Giornata amara per le altre italiane: 21° Francesca Marsaglia (a 1”92), 27° Nadia Fanchini (a 2”23), 33° Elena Curtoni (a 2”58), 47° Lisa Magdalena Agerer (a 3”75) e 48° Camilla Borsotti (a 3”83). Fuori Daniela Merighetti ed Elena Fanchini.

 

I numeri della Gut

Lara Gut è tornata al successo dopo 3 gare di digiuno, ha centrato la 4° vittoria stagionale, ha ottenuto la 7° affermazione in carriera (la 4° in super g), è salita a quota 13 podi in Coppa del Mondo (più 3 argenti iridati) ed ha saputo capitalizzare una performance di altissimo livello (soprattutto nel muro e nella parte conclusiva del tracciato). Ancora sul podio Tina Weirather (4° in stagione, 11° totale) e Anna Fenninger (2° in stagione, 21° assoluto). Per l’Italia bene Stuffer, male tutte le altre. Bellissimo ritrovare nei quartieri nobili Lindsey Vonn. Dopo l’infortunio il suo recupero non era così scontato. Ma d’altronde la classe non è acqua e lei di classe ne ha da vendere.