Coppa Davis: Impresa Italia con la Gran Bretagna

La nazionale azzurra di Coppa Davis ha eliminato la Gran Bretagna ed è tornata in semifinale dopo 16 anni. Il commento di Paolo Rossi 

 

Italia show con la Gran Bretagna

L’Italtennis batte la Gran Bretagna nel quarto di finale del World Group di Coppa Davis e vola in semifinale. Gli azzurri della racchetta non riuscivano in un’impresa del genere dal lontanissimo luglio del 1998, quando la pattuglia azzurra capitanata da Paolo Bertolucci raggiunse le semifinali sconfiggendo lo Zimbabwe per 5 a 0 giocando in casa sulla terra rossa di Prato. In quell’epoca che pare giurassica vestivano la casacca italica Andrea Gaudenzi, Davide Sanguinetti, Diego Nargiso e qualche volta Gianluca Pozzi. Quella squadra divenne tuttavia sfrontata di lì a poche settimane perché andò a guadagnarsi la finale negli Stati Uniti, battuti col punteggio di 4 a 1 in trasferta a Milwaukee, nello stato del Wisconsin, addirittura sul cemento indoor.

Fu l’ultimo acuto d’una squadra che imboccò il viale del tramonto nel 2000, quando l’Italia avrebbe sofferto l’onta della retrocessione nei gruppi minori battuta addirittura dal Belgio a Venezia. Fu un disastro quasi preannunciato che ha richiesto un paio di lustri per tornare nei ranghi che – almeno per tradizione – dovrebbero spettare all’Italia del tennis.

Gli azzurri riuscirono nell’impresa di riconquistare un posto nel tabellone del Gruppo Mondiale soltanto nel 2011. Curioso che ciò sia avvenuto a Santiago del Cile e nello stesso stadio, l’Estadio Nacional, dove l’Italia 35 anni prima (1976-2011) vinse l’unica insalatiera del proprio palmares. Un segno del destino. Dopo 11 anni di assenza e diversi tentativi andati a vuoto gli azzurri dal 2012 fanno nuovamente parte dell’élite che disputa il campionato del mondo a squadre dedicato alla racchetta.

 

Fabio Fognini Coppa Davis

 

Il successo con la Gran Bretagna vale la semifinale

E così adesso dopo ben 16 anni da quel 1998 torniamo anche tra le prime 4 squadre del mondo, almeno per quanto riguarda la partecipazione alla Coppa Davis. Il risultato di Napoli non è troppo clamoroso. Di straordinaria c’è stata la prova vincente di Fabio Fognini contro Andy Murray nella giornata di domenica quando il punteggio parziale era di 2 a 1 per la Gran Bretagna. I book maker non davano certo favorita la nazionale azzurra e solo un miracolo poteva spingere gli azzurri a ribaltare il pronostico. E guarda caso è stato proprio Fognini a miracolare il match. L’inglese nel dopo match nel corso della conferenza stampa era affranto e con gli occhi lucidi.

Andy Murray è campione olimpico e ha il titolo di Wimbledon in tasca. È uno dei fantastici 4 del tennis mondiale. È insomma un tennista una spanna sopra a quanti lo inseguono da dietro in classifica. Tuttavia negli ultimi tempi ha sofferto qualche malanno e comunque contro Fognini ha ceduto le armi nettamente per colpa di Fognini stesso. Murray le ha letteralmente prese – in termini tennistici – dal suo avversario, capace di surclassarlo sotto il profilo tattico ed in alcuni frangenti anche tecnico. Insomma l’Italia ha oggi in Fabio Fognini un campione su cui fare pieno affidamento.

Andreas Seppi ha poi messo a segno il sigillo della vittoria battendo James Ward. L’altoatesino è stato bravo perché non era così scontato riuscire a far valere il divario di classifica tra i due scendendo in gioco sul 2 pari. Tuttavia Ward, numero 161 del mondo, non ha saputo esprimere un tennis pericoloso per Seppi. Ward ha contrastato Seppi fino a quando l’italiano glielo ha permesso, poi una volta persa la prima frazione, ha solo arrancato a fondocampo. La terra battuta del Tennis Club Napoli ha quindi portato fortuna all’Italia.

 

Andy Murray

 

Battuta la Gran Bretagna per l’Italia c’è la Svizzera

Adesso ci attende la Svizzera di Roger Federer e Stanislas Wawrinka. La semifinale sarà da giocare oltralpe dal 12 al 14 settembre prossimo, visto e considerato che l’ultimo precedente tra le due rappresentative fu disputato a Genova nel 2009. Nell’occasione vinse la formazione rosso bianco crociata, grazie ad un Roger Federer capace di infliggere due autentiche lezioni di tennis a Simone Bolelli e a Potito Starace.

A distanza di cinque anni gli svizzeri sono sempre una fortissima squadra ed hanno oggi un Wawrinka consistente come non mai ed un Federer desideroso di conquistare l’unico trofeo che gli manca, la Coppa Davis appunto. Ma qualcosa potrebbe anche cambiare in corso d’opera. La Davis è quanto di più affascinante e particolare esista nelle competizioni per nazioni. Staremo quindi a vedere. In fondo in fine dopo la semifinale del 1998, giunse una finalissima inattesa e mai pronosticata. Perché non immaginare la stessa cosa a distanza di 16 anni?

 

Articolo a cura di Paolo Rossi