Coppa Davis: La Francia batte l’Italia e vola in semifinale

Nulla da fare per gli azzurri che nel terzo giorno del quarto di finale con la Francia non riescono nella rimonta. In semifinale vanno i transalpini. Decisivo il successo di Pouille su Fognini.

Francia in semifinale dopo l’acuto di Pouille

Alla fine ha vinto la squadra col favore del pronostico: la Francia. Capitanata dal quel trascinatore che risponde al nome di Yannick Noah, i galletti hanno espugnato Genova guadagnando così il biglietto d’accesso per la semifinale di Coppa Davis da giocare in casa contro la Spagna a Settembre. Gli azzurri dopo l’uno a uno del venerdì avrebbero dovuto vincere il punto del doppio giocato sabato, gara che diventa sempre l’ago della bilancia d’un match di Davis. Invece la sconfitta patita da Fognini e Bolelli in modo netto e severo ha dato ai francesi lo slancio utile per cogliere l’obbiettivo della semifinale.

La domenica ha messo sul piatto degli azzurri l’ardua impresa di dover ribaltare il risultato, cosa che non è avvenuta. È bastato il primo singolare giocato tra Fognini e Lucas Pouille per l’emanazione del verdetto finale. Un match bizzarro, in cui l’italiano ha giocato a tratti un tennis a ritmi elevati, intenso e di grande efficacia, purtroppo alternati da errori commessi nei momenti topici che alla fine hanno fatto la differenza.

TERZO GIORNO foto Francesco Cardinali (1)

Semifinale raggiunta grazie al successo di Pouille su Fognini 2-6, 6-1, 7-6 (3), 6-3 in 3 ore 3 minuti

L’aspettattiva azzurra della domenica mattina era alta ma probabilemente tutta la squadra era consapevole delle difficoltà. Serviva un miracolo per ribaltare quell’1-2 messo a segno dai transalpini. Ed il primo miracolo doveva realizzarlo Fabio Fognini, spesso chiamato a risolvere situazioni di rischio nel corso della sua carriera con la maglia dell’Italtennis. Dall’altra parte della rete lo attendeva però Lucas Pouille, più giovane di lui e più avanti in classifica ATP (11 del mondo contro 20).

La gara di Fognini ha avuto un avvio alla Vettel. In accelerazione l’azzurro ha dominato il primo set, vinto per 6-2, mettendo alle corde il francese. Purtroppo è stato un fuoco di paglia perché Pouille ha poi immediatamente reso pan per focaccia a Fognini pareggiando il conto nella seconda frazione, chiusa per 6 giochi a 1. L’italiano stava diventando più falloso ed il transalpino ha preso fiducia. La chiave del match è stato il terzo set, perso da Fognini al tie break, ma dopo aver avuto 3 palle set sul punteggio di 5-4 in suo favore.

TERZO GIORNO foto Francesco Cardinali (2)

Pouille ha risolto la situazione con due bombe di servizio tirate a 210 km/h e con un pizzico di fortuna quando un gran rovescio radente di Fognini indirizzato lungolinea ha colpito il nastro e si è impennato altissimo, dando così modo al francese di rigiocare la palla in modo a lui favorevole. Fuggito quest’attimo, l’azzurro ha perso le staffe. Ha sfasciato la racchetta, è giunto al tie break ma non ha retto la tensione del momento. Pouille è volato avanti 5 punti a 1, poi 6 a 2 ed infine ha messo in saccoccia la frazione. Il quarto set ha avuto pochi sussulti con il francese che è scappato subito avanti fino alla conquista del match e del conseguente passaggio di turno della squadra. Con merito e soddisfazione tutti in tribuna Les Blues hanno intonato la Marsigliese.

TERZO GIORNO foto Francesco Cardinali (3)

Il futuro della Coppa Davis

In agosto saranno discusse dall’Itf, la Federazione internazionale, le proposte per modificare la formula attuale della Coppa Davis, ritenuta da rinnovare. Il nuovo format prevede di giocare in un’unica sede, da cambiare ogni anno, con la nazione ospitante che entra di diritto nella fase finale. Questa sorta di campionato del mondo dovrà durare 7 giorni. Il tabellone sarà a 18 squadre divise in 3 gironi. Gli incontri tra le varie nazionali prevedono sfide con 2 singolari e 1 doppio, da giocare al meglio dei 3 set, anziché best of five. Il montepremi annuale sarà di circa 20 milioni di dollari. Ci sono varie ragioni per cui sono queste le proposte sul piatto della bilancia, non ultima la mancanza dei big negli incontri del world group attuale, tuttavia questa ipotetica nuova formula sta facendo storcere la bocca a molti giocatori.

Verrà sicuramente meno in caso di approvazione il fascino profondo della Coppa Davis, competizione nata nel 1900, che ha messo a confronto le nazioni di tutto il mondo girando il pianeta ovunque queste siano. Sarebbe come cancellare oltre un secolo di storia sportiva. Personalmente non ci piace. Sarebbe forse meglio non cambiare nulla per cambiare tutto. L’appeal della manifestazione si basa su tanti elementi da valorizzare. Come ha detto domenica sera Fognini: “A me la nuova possibile formula non piace e non sono i soldi in palio quelli che contano per certi giocatori. Io per fare soldi vado a giocare i tornei individuali e guadagno se vinco le partite superando più turni. Giocare in nazionale è altra cosa”. Siamo d’accordo.

Articolo di Paolo Rossi, foto di Francesco Cardinali

TERZO GIORNO foto Francesco Cardinali (4)