FEDERER SETTEBELLEZZE: VINCE WIMBLEDON E TORNA NUMERO 1

Il campione svizzero consolida la sua leggenda
e si conferma uomo dei record!

Federer settebellezze: Wimbledon è suo! 

Roger Federer è tornato re del tennis a quasi 31 anni ed ha scritto un’altra pagina da leggenda della sua inimitabile carriera. Che fosse il più grande di tutti i tempi lo si sapeva, che potesse vincere per la 7° volta sull’erba di Wimbledon e tornare nello stesso momento il numero 1 della graduatoria mondiale era invece meno pronosticabile. Il campione svizzero ha battuto il britannico Andy Murray 4-6, 7-5, 6-3, 6-4 ed ha così completato la sua cavalcata trionfale nel torneo più prestigioso del mondo.

Federer ha vinto Wimbledon per la 7° volta (dopo i 5 successi consecutivi conquistati dal 2003 al 2007 e a 3 anni di distanza dal favoloso trionfo del 2009) ed ha così raggiunto il britannico Renshaw e lo statunitense Sampras (7 titoli a testa). Roger ha vinto il 17° slam in carriera (7 Wimbledon, 5 Us Open, 4 Australian Open e 1 Roland Garros) e si è confermato primatista della speciale graduatoria (seguito a quota 14 da Sampras). Il fenomeno elvetico è tornato numero 1 al mondo dopo 25 mesi (l’ultima volta fu il 6 giugno 2010) e lunedì prossimo toccherà quota 287 settimane da primatista della classifica Atp (una in più rispetto al precedente record di Sampras). Federer è il secondo leader mondiale più vecchio della storia (dietro allo statunitense Agassi che nel 2003 tornò numero 1 all’età di 32 anni e 4 mesi) ed è il terzo over 30 a vincere Wimbledon nell’era Open (dopo l’australiano Laver nel 1969 e lo statunitense Ashe nel 1975). Roger ha conquistato il 1° successo in carriera nel 2001 all’Atp di Milano, ha imposto la sua legge in 75 tornei (compresi 20 Master 1000) ed ha disputato 24 finali negli slam (17 vittorie più le 6 sconfitte subite da Nadal e quella patita da Del Potro agli Us Open 2009).

Questi gli altri record battuti dal fantastico tennista svizzero grazie all’impresa compiuta a Wimbledon.

E’ l’unico dell’era open ad aver giocato 8 finali sull’erba più famosa del mondo, è arrivato per 32 volte nelle semifinali degli slam (battuto il primato di Connors che ne aveva giocate 31) e per 33 volte di fila ha raggiunto i quarti di finale (striscia inaugurata a Wimbledon 2004 ed ancora in essere), detiene inoltre il record assoluto di partite vinte negli slam (245 in totale).

Ecco altri primati che contribuiscono a fare di Federer un mito assoluto dello sport.

E’ stato per 237 settimane consecutive il numero uno nella classifica Atp (dal 2 febbraio 2004 al 17 agosto 2008) ed ha quindi superato nettamente il primato che apparteneva allo statunitense Connors (160 settimane), ha disputato 10 finali di fila negli slam (da Wimbledon 2005 a Us Open 2007) e sempre negli slam ha vinto 27 partite consecutive. A Wimbledon ha conquistato 40 affermazioni di fila (dal 2003 fino alla finale persa nel 2008 dall’iberico Nadal) ed in questo speciale conteggio è preceduto soltanto allo svedese Borg (primo con 41). In carriera ha inoltre messo la sua firma in tutti i tornei dello slam (come Perry, Budge, Emerson, Laver, Agassi e Nadal) e tra il luglio 2003 e l’ottobre 2005 ha vinto 24 finali consecutive.

I record di Federer sono molti di più rispetto a quelli appena elencati, ma citandoli tutti ci si potrebbe quasi annoiare. Meglio lasciar perdere allora e ribadire che, numeri a parte, Roger occupa un posto di primissimo piano tra le leggende del tennis e più in generale dello sport. Perché ha una classe immensa, perché da oltre dieci anni è ai vertici mondiali, perché nelle occasioni che contano riesce sempre a tirar fuori il massimo, perché ha mentalità e tenuta da fenomeno, perché è un gentleman dello sport ed un personaggio stra-positivo, perché ha permesso al tennis di tornare sport amato e seguito anche dal grande pubblico, perché negli anni ha saputo battere tutti i suoi avversari, perché non finisce mai di stupire e perché sta riscrivendo anno dopo anno la storia di questa splendida disciplina.

Nel suo favoloso palmares manca solo il titolo olimpico individuale e fra pochi giorni potrà lottare per riempire anche questa casella. Non sarà un’impresa facile perché Djokovic, Nadal e Murray saranno affamati come non mai, ma si giocherà di nuovo sull’erba di Wimbledon, in quello che negli anni sembra essere diventato a tutti gli effetti il giardino di casa Federer. Non ce ne vogliano gli altri, ma se lo svizzero dovesse vincere anche il torneo olimpico si potrebbe davvero dire di aver assistito a qualcosa di memorabile. La storia è riscritta, la leggenda è già fatta, manca solo la ciliegina su una carriera irripetibile.