I 4 moschettieri del Masters 2013

Djokovic, Nadal, Federer e Wawrinka sono i 4 moschettieri che si giocheranno il successo al Masters di fine anno.. Oggi le semifinali

 

Masters 2013: I 4 moschettieri!

La prima fase dell’Atp World Tour Finals si è conclusa ieri sera con il successo di Djokovic su Gasquet. Il Masters ha quindi decretato i 4 moschettieri che nella giornata di oggi si daranno battaglia nelle 2 semifinali. Alle 15:00 Nadal se la vedrà con Federer per l’ennesimo capitolo di una rivalità dal sapore antico ma sempre affascinante, mentre alle 21:00 Djokovic affronterà Wawrinka. Due svizzeri, uno spagnolo e un serbo a contendersi l’accesso alla finale. Nadal e Djokovic partiranno ovviamente con i favori del pronostico, ma dovranno prestare grande attenzione. Rafa dovrà tenere a bada la voglia di riscatto di Federer, Nole dovrà difendersi dalla crescita esponenziale di Wawrinka. Saranno due sfide tutte da vivere. Prima però di guardare a quanto accadrà nella giornata odierna è giusto rivivere le emozioni dei 4 confronti che hanno eletto i 4 moschettieri di Londra..

 

 

Girone A: Nadal vince senza incantare

Il primo tra i 4 moschettieri a conquistare la semifinale di Londra è stato Rafael Nadal. Lo spagnolo ha vinto 6-4, 1-6, 6-3 con Tomas Berdych ed ha così inanellato la 3° vittoria consecutiva. Rafa è sceso in campo con la qualificazione già garantita ed ha giocato con meno furore agonistico del solito, ma è riuscito ad avere la meglio sull’avversario dopo 1 ora e 50 minuti. Nadal ha strappato il servizio al ceco nel 1° gioco del set di apertura ed ha condotto il punteggio fino al 6-4, ma ha poi staccato la spina nel parziale successivo. Berdych ne ha approfittato e ha strappato il servizio allo spagnolo in 2 circostanze (nel 2° e nel 4° game). Il campione spagnolo ha ristabilito le gerarchie nel set conclusivo ed ha operato lo scatto decisivo nell’8° gioco (grazie ai 2 doppi falli di Berdych). Nadal imbattuto nel girone e capace di dominare anche senza incantare. Tomas si è giocato con carattere le poche chance di passare il turno, ma Rafa ha una marcia in più anche se non al top..

 

 

Girone A: Sorride Wawrinka

La vittoria di Nadal su Berdych ha fatto felice soprattutto Stanislas Wawrinka. Lo svizzero ha faticato più del previsto per sbrigare la pratica con David Ferrer ed ha potuto festeggiare l’accesso in semifinale solo dopo la partita serale. Wawrinka ha impiegato 2 ore 18 minuti per superare il rivale e si è imposto con il punteggio di 6-7, 6-4, 6-1. Ferrer ha dato il tutto per tutto nonostante fosse già eliminato e ha costretto Stanislas a una non facile rimonta. Lo svizzero ha fatto in pieno il proprio dovere ed ha confermato i progressi compiuti in questa bellissima stagione (a livello mentale e fisico più che tecnico). Il set iniziale è stato carico di emozioni. Wawrinka ha firmato il break nel 6° game, si è visto superare in virtù dei passaggi a vuoto accusati nel 9° e nell’11°, ma poi ha raggiunto la parità strappando di nuovo il servizio a Ferrer nel 12° gioco. Il tie-break ha premiato lo spagnolo (7-3), ma non ha demoralizzato lo svizzero che si è pienamente riscattato vincendo i set successivi. Nel 2° ha primeggiato di misura (grazie al break realizzato nel 3° game), nel 3° ha preso il largo strappando per 3 volte il servizio all’ormai spento David. Ha esultato con moderazione ed ha atteso con trepidazione il confronto tra Nadal e Berdych per avere la garanzia di essere tra i 4 moschettieri del tennis mondiale. Risultato inatteso ad inizio stagione, ma assolutamente meritato per quanto dimostrato sul campo.

 

Girone B: Federer tra i 4 moschettieri

Il match più emozionante e più importante in chiave qualificazione è stato quello che ha decretato il successo di Roger Federer con Juan Martin Del Potro. Il fenomeno svizzero è stato protagonista di una straordinaria rimonta e ha battuto il rivale con il punteggio di 4-6, 7-6, 7-5 al termine di una sfida durata 2 ore e 26 minuti. Federer non ha più la capacità di dominare degli anni d’oro (il tempo passa anche per lui), ma ha mostrato di avere ancora molto da dire. Con la classe che lo ha sempre contraddistinto, con la grinta del re che non vuole abdicare, con l’intelligenza tattica che si addice solo ai fuoriclasse.. Ha sofferto la potenza di Juan Martin, ha commesso tanti errori, è stato costretto a inseguire, ma ogni volta che è andato sotto è stato capace di ricucire il gap. Roger è stato superlativo. Perché è rimasto attaccato al risultato, perché ha condotto il gioco anche nei momenti più complicati, perché ha avuto il coraggio di rischiare e perché ha avuto la forza di reagire dopo quella che è stata la stagione più difficile della sua ineguagliabile carriera. Essere tra i 4 moschettieri che si giocheranno il successo è già di per sé un grande risultato. Occasione mancata invece per Del Potro che ha sprecato più di una chance per vincere la sfida. L’argentino è partito alla grande (5-1 con 2 break a favore), ha contenuto il tentativo di rimonta di Federer e ha portato a casa il 1° set. Anche in avvio di 2° parziale Juan Martin ha strappato il servizio allo svizzero (3-1), ma in questo caso non è riuscito a difendersi e ha ceduto al tie-break (7-2). Il copione del 3° set non si è discostato dai precedenti. Del Potro ha sfruttato il passaggio a vuoto del rivale portandosi sul 3-0, poi però ha subito le maggiori soluzioni a disposizione di Federer e si è progressivamente spento. Il “magnifico” è risalito fino al 3 pari, ha effettuato il break decisivo nell’11° game ed ha chiuso sul 7-5 (con il 10° ace della sfida).

 

Girone B: Djokovic vince ancora

L’ultimo match della fase a gironi è stato più equilibrato del previsto, ma ha comunque rispettato i pronostici della vigilia. Novak Djokovic ha infatti sconfitto 7-6, 4-6, 6-3 Richard Gasquet al termine di una sfida durata 2 ore o 9 minuti. Il serbo si è presentato in campo con la certezza di chiudere al 1° posto il raggruppamento e non ha certo giocato con la consueta determinazione. Nonostante questo è riuscito a conquistare il successo e ad avere ragione del francese. Nole ha fatto il minimo indispensabile alternando errori banali a colpi sontuosi e ha dimostrato di essere di gran lunga superiore rispetto al pur generoso Richard. Il 1° set è stato il più bello. Djokovic ha strappato il servizio a Gasquet nel game di apertura, ha concesso il break al rivale nel 10° gioco e si è poi aggiudicato il tie-break (7-2). Nel 2° set Richard ha allungato il passo portandosi 3-1 e ha gestito il margine (6-2), mentre nel 3° il serbo ha ripreso il comando (break in avvio) e ha poi controllato agevolmente il punteggio. Djokovic ha centrato la 20° vittoria consecutiva, il francese è uscito a testa alta.