Le numerose attrazioni del Roland Garros: il RG Lab, un nuovo modo di vivere il tennis

Alla scoperta delle varie opportunità offerte agli spettatori dal Roland Garros. Con Paolo Rossi andiamo alla scoperta di “RG Lab”

Il grande spettacolo di “RG Lab”

Il torneo del Roland Garros offre allo spettatore numerose attrattive dal denominatore comune e per l’appassionato di Tennis poter gironzolare all’interno dell’area in cui si disputano i Campionati Internazionali di Francia è una vera festa per gli occhi. Tra le zone espositive più interessanti c’è lo spazio denominato “RG Lab”. L’entrata di questo vasto padiglione sotterraneo è situata nel viale Suzanne Lenglen, a fianco della tribuna laterale Jean Borotrà del campo centrale. Tuffarsi in questo ambiente equivale a compiere un’esperienza innovativa correlata alle nuove tecnologie e al Tennis. Sono numerose le animazioni presenti dedicate ai bambini e a quanti vogliono cimentarsi con la racchetta. Tra queste troviamo:
- “Le Jump Tennis” con cui si prova a colpire una pallina lanciata dalla macchina lancia palle mentre si salta sopra un tappeto elastico;
- “Le Tennis Led” una sorta di esperienza di Tennis 2.0 dove il giocatore è invitato a indirizzare la palla verso led luminosi che si accendono in maniera casuale;
- “Le Social Loft” dove i fans possono farsi fotografare insieme ai loro tennisti preferiti oltre a fare altre attività particolarmente originali.

 

RG LAB 1, foto Paolo Rossi

 

Il RG Lab ha una capacità di accogliere contemporaneamente circa 400 persone è sarà aperto per tutti i quindici giorni del torneo parigino. Sempre dentro questo padiglione risiede l’area Babolat, un autentico laboratorio allestito per accordare le racchette dei giocatori partecipanti ai Campionati Internazionali di Francia. Nei 100 metri quadrati dedicati a questa sorta di officina sono collocate varie macchine accordatrici elettroniche Babolat di ultima generazione che a ciclo continuo e manovrate da esperti tecnici incordatori, montano armeggi (l’armeggio è un set di nuove corde) sui telai dei tennisti e delle tenniste che ne abbiano fatto richiesta.

 

RG Lab 6, foto Paolo Rossi

 

Al banco delle accettazioni è presente un database con le schede degli iscritti al torneo in cui individuare quale corda utilizzare, la tensione da applicare durante il montaggio ed altre istruzioni utili per compiere il lavoro a regola d’arte nel rispetto delle esigenze del giocatore. Il costo richiesto per ogni incordatura è di € 25,00 per i tennisti inseriti nel tabellone principale, mentre scende a € 20,00 per le qualificazioni e a € 15,00 per il torneo under 18.

 

RG LAB 4, foto Paolo Rossi

 

Per quanti invece desiderano personalizzare il fusto, nel gergo tecnico “customizzare”, con bilanciamento tramite piombo ed altre lavorazioni speciali il tariffario completo richiede circa € 55,00 euro. Abbiamo colto durante la nostra visita la scheda tecnica del giapponese Kei Nishikori (vedi foto) in cui si legge quali corde faccia montare sulla sua racchetta – in questo caso un ibrido composto da un sintetico più un budello naturale – con quale calibro, quale tensione adotti, con l’indicazione interessante di “no prestretch”, che significa che la corda non subisce uno stiramento forzato prima di essere montata e messa in tensione nuovamente.

 

RG LAB 3, foto Paolo Rossi

 

Quest’altra immagine invece mostra un diagramma a barre relativo alla quantità di racchette accordate dal laboratorio Babolat giorno per giorno a partire dal 15 maggio, quando già i tennisti hanno cominciato ad affluire al Roland Garros, fino alla data di domenica 24 maggio. Il numero raggiunto fino a domenica scorsa era già considerevole: ben 1900 racchette rimesse a nuovo fino a quel momento, per un consumo di 22.800 metri di cordatura. Il picco di lavoro si è avuto alla vigilia della Sunday Start del torneo quando i tecnici della Babolat hanno accordato ben 304 fusti nella sola giornata di sabato 23 maggio. Un bel daffare.

 

RG LAB 2, foto Paolo Rossi

 

Articolo e foto di Paolo Rossi