RG 2020 – DOMANI SINNER VS NADAL NEI QUARTI DI FINALE

di PAOLO ROSSI

RG 2020 – Potrebbe essere un titolo d’un film: “Parigi sotto il cielo d’Autunno”.  Oppure il tema scelto per una mostra di pittura. Il cielo sopra la capitale francese in questi giorni sta mostrando nuvole plumbee dense di pioggia, masse incombenti d’aria umida e fredda in movimento, tagliate da rari raggi di sole che producono squarci d’azzurro improvvisi. Come dire che la luce esiste sempre anche nelle giornate più grigie e piovose. Questa edizione del Roland Garros non sarà mai dimenticata. Non rimarrà negli annali solo come una delle tante andate in archivio. La pioggia battente, il tetto retrattile del Philippe Chatrier pressoché utilizzato tutti i giorni finora, le tribune deserte dei campi principali di Porte d’Auteuil viste nel corso della prima settimana, hanno già impresso nella mente immagini inquietanti. Pochi applausi, perché ben poche sono state le persone a far da cornice tutt’intorno alla gare, spesso imbacuccate con giacche non proprio da mezza stagione. In mezzo ci sta pure l’era Covid, con Parigi dichiarata zona rossa a causa del numero di contagi. E chi potrà mai dimenticarsi tutto questo tra un match di tennis e l’altro ?

Parigi - Freddo, cielo grigio e pioggia, ma con qualche improvvisa tinta d’azzurro anche simbolica. Come nella giornata di ieri, dove Martina Trevisan e Jannik Sinner, la prima fiorentina, il secondo altoatesino di San Candido, hanno saputo tingere di azzurro nazionale la terra rossa parigina, centrando entrambi l’accesso nei Quarti di finale dei rispettivi tabelloni di Singolare. Erano ben 9 anni che non succedeva – correva l’edizione 2011 – quando furono Francesca Schiavone nel Singolare Femminile e Fabio Fognini nel tabellone maschile a raggiungere all’unisono i Quarti di finale del Roland Garros. Un risultato eguagliato dopo quasi due lustri d’attesa.

Jannik Sinner affronterà domani Rafael Nadal. Il 12 volte campione del Roland Garros. Il tennista che ha vinto più di tutti sulla terra rossa. Queste le prime impressioni del giovane italiano:

“Giocare contro Rafa qui al Roland Garros non è certo il compito più semplice. Di sicuro. Dato il suo background qui al Roland-Garros, è il padrone del posto, è fiducioso qui al Roland-Garros. Quindi sarà una partita difficile. Quello che serve è avere la giusta mentalità. Quando entri in campo, devi cercare di essere al meglio. Questo è quello che dovrei fare se voglio avere una possibilità contro di lui. Quindi domani (oggi ndr) mi riposo, mi alleno un po’. Poi vedremo cosa succederà martedì”.

Sinner è la prima persona, il primo tennista al mondo ad aver raggiunto i Quarti di finale a Parigi nella sua primissima partecipazione a questo Slam dopo Rafael Nadal, che fece altrettanto nel 2005, ben 15 anni fa. Sinner e Nadal. Italia e Spagna. Destini incrociati:

“Non sono molto interessato a questo tipo di paragoni. Ciò che conta è giocare bene ogni partita e cercare di vincere ogni partita. Oggi mi sono sentito bene in campo, nonostante le condizioni difficili. Due giorni fa le condizioni erano migliori perché non c’era vento. Se la domanda è: sono sorpreso? Sì, un po’ sono sorpreso, naturalmente. Ma alla fine della giornata questo è il tennis. C’è chi vince e chi perde. Cerchiamo di dare il meglio in alcuni tornei, giochiamo bene, in altri giochiamo un po’ meno bene: il tennis è così. Devi accettare i risultati. Comunque sono felicissimo di essermi qualificato per i Quarti di finale e nella prossima partita contro Rafa proverò a giocare il mio miglior tennis”.

Quando ieri Jannik ha vinto l’ultimo 15 che ha sigillato la partita non è esploso di gioia. Segno di grande consapevolezza del suo momento di maturazione e del fatto che ancora abbia molto da lavorare, che non si senta quindi già “arrivato”:

“C’è ancora così tanto da fare – commenta – Come ho già detto prima, sono ben felice di aver raggiunto i Quarti di finale al Roland Garros. Sono abbastanza sereno. Nel profondo, sono elettrizzato, anche se non lo esprimo. Ma sono felicissimo. Ho ancora tanto lavoro da fare fisicamente, tecnicamente e non solo. C’è ancora molta strada da percorrere ma sono soddisfatto di quanto raggiunto finora”.