RG 2020 – NADAL 13ESIMO TITOLO AL ROLAND GARROS. BATTUTO DJOKOVIC

di PAOLO ROSSI

RG 2020 – Nadal batte Djokovic 6-0, 6-2, 7-5, nella finale del Singolare Maschile del Roland Garros e conquista il suo 13esimo successo a Parigi, ventesimo titolo Slam della carriera, vittoria che gli permette di pareggiare il conto con i titoli vinti da Roger Federer.
Fantastico, superbo, eccezionale. “Divin Nadal”, come ha titolato L’Equipe sulla sua prima pagina web. Parlare di risultato straordinario è semplicemente pura retorica perché ormai lo spagnolo pare averne fatto una regola aurea, una tradizione a cui ci ha abituato fin dal lontano anno 2005, quando trionfò sulla terra rossa di Parigi per la prima volta. La terra è rotonda e Nadal vince a Parigi.
La vittoria odierna è frutto di una tattica eccellente che nel Tennis rende tanto: evitare i punti di forza dell’avversario e fargli perdere fiducia. In sintesi portarlo a giocar male e a farlo sbagliare oltre misura. Sembra semplice e lapalissiano ma solo i grandi campioni ci riescono ed in questo Rafael Nadal è un vero maestro.
Ma Rafa è persona sensibile a tutti gli effetti e durante la premiazione dice: “Grazie agli organizzatori del Roland Garros. Il periodo è difficile e siamo fortunati a poter giocare in questa situazione complicatissima. Grazie al mio team che mi aiuta e mi supporta. Vincere qui ancora una volta è più di un sogno, sono felice, questo campo è quello più importante della mia carriera, dove ho vissuto i momenti più speciali. Ribadisco che la situazione nel mondo è difficile per la pandemia e quindi non posso essere così felice, non posso festeggiare come avrei fatto normalmente negli anni passati. Grazie anche a tutto il pubblico che è intervenuto”.
Che dire? Chapeau Monsieur Nadal !!!

Parigi - Novak Djokovic contro Rafael Nadal. Il numero 1 del mondo contro il numero 2. È la finale del Singolare Maschile del Roland Garros che tutti volevano. Lo spagnolo gioca sul terreno preferito e sul campo centrale che lo ha reso un fenomeno eccezionale. Il Philippe Chatrier dove ha trionfato prima di oggi ben per 12 volte. Djokovic sapeva bene che per vincere avrebbe dovuto battere non soltanto un giocatore, ma il mito stesso che Nadal si era costruito al Roland Garros negli ultimi 15 anni.

Primo set – Inizia a servire Djokovic. La partenza è originale e rallentata da parte del serbo che gioca 4 palle corte nel primo game. Ma è Nadal a mettere a segno il primo break vincendo il game dell’1 a 0. Nel gioco successivo il serbo aumenta la potenza impressa ai colpi di rimbalzo ma le variazioni di traiettoria di Nadal tolgono tempo e ritmo e contrastano con la strategia del numero 1. La battaglia è sulla diagonale destra reciproca. Novak è costretto a rincorrere il punteggio che dopo 20 minuti di partita segna 3 giochi a 0 per il maiorchino. Djokovic necessita di cambiare passo. Rafa si muove bene.

Il quarto game porta i primi frutti al serbo che costruisce tre occasioni di strappare la battuta all’avversario. Ma Nadal serve alla perfezione, recupera per tre volte il gap e con un ace allunga lo score sul 4-0. Nel gioco che segue Nole da 40-0 si fa riacciuffare, poi elude due palle break, poi ne fronteggia un’altra che lo spagnolo capitalizza con un fendente diagonale di rovescio che folgora il serbo. Il divario sale all’istante 5-0 a favore di Rafael che dopo il cambio campo va al turno di servizio dove chiude il set con un ace affibbiando un pesante 6-0 a Nole. Da non credere.

Secondo set – L’avvio è lo specchio del primo parziale. Nadal conquista due palle break. Ma Novak recupera grazie alla velocità del suo diritto. Nel tentativo di colpire sempre più forte va fuori misura ogni tanto e il maiorchino rimane attaccato al game costringendo Djokovic a faticare per vincere il primo game della finale. Con determinazione Rafa tiene la battuta e fa quadrare il conto subito per l’1-1. Novak nel terzo gioco fronteggia ancora una palla break a sfavore e deve indirizzare due colpi consecutivi sulla riga per annullarla. Ma un nuovo errore ne concede una terza, recuperata con un diagonale di rovescio.

Nadal tuttavia ha ben chiaro come far giocare male il serbo che cede ancora il servizio dopo l’ennesima palla sbagliata di diritto: 2-1. Un altro errore – diritto cacciato in rete da metà campo – regala allo spagnolo il 3-1. La palla del possibile 4-1 per Nadal arriva con un doppio fallo, annullata da un ace. Tipico ossimoro. Ma Rafael insiste ed il 4-1 è suo. Lo spagnolo è carico e la strategia scelta è efficacissima. Non dare ritmo e neppure tempo all’avversario, sollevare la palla, imprimere accelerazioni improvvise e radenti sulla diagonale a sventaglio. La percentuale di errori in cui cade Djokovic è elevatissima rispetto a Nadal, segnale evidente che la tattica funziona. A zero Rafa conquista il 5-1. Il serbo accorcia le distanze portandosi sul 2-5. Un attimo dopo Nadal ha già tre set point a disposizione. Il primo lo vanifica con un doppio fallo. Il secondo lo annulla Nole con un violento rovescio. Ma nel terzo Djokovic risponde fuori ed il set si chiude 6-2. Il divario diventa pesante.

Terzo set – Come nelle altre due frazioni è Djokovic a servire. Il primo game del terzo set è a favore del serbo che pare subito giocare meglio. Tuttavia Nadal è attentissimo e concentrato al massimo. La sua battuta è consistente e miete punti. Come un mantra giunge l’1 pari. Il terzo game potrebbe far deviare immediatamente l’ago della bilancia verso la Spagna ma Nole annulla l’ennesima palla break e riesce a tenere il gioco del 2-1. Qualcosa potrebbe cambiare perché Rafael sente lo sforzo prodotto da Novak per rientrare nel match. La percezione non pregiudica però l’andamento del set. Il 2 pari è raccolto da Nadal, il quale poi vince a zero il game del 3-2 togliendo la battuta all’avversario ancora una volta, reo di aver commesso una serie di errori dietro l’altra.

Le routine di Nadal nel frattempo si amplificano. Al cambio campo si ristora bevendo prima da una bottiglia, poi da un’altra, le risistema a terra in maniera maniacale. Al servizio pulisce sempre la riga prima di mettere in gioco la palla. Una ritualità necessaria affinché la sua attenzione, il suo focus, rimanga centrato sull’obbiettivo. Djokovic nel sesto game giunge alla palla break per ben due volte e finalmente toglie con una bella reazione la battuta allo spagnolo. Il set torna in parità: 3-3 e poi si inclina verso il serbo per il 4-3. Djokovic gli fa sentire il fiato sul collo. Nadal affronta la prima vera salita del confronto ma da eccezionale passista qual è agguanta il 4 pari.

Il match si è fatto vibrante. Rafa lotta. Djkovic macina gioco aumentando intensità e spinta. Il nono game è uno spettacolo. Il punteggio diventa 5-4 per il serbo. La qualità del Tennis è salita. Lo spagnolo continua a tirare sulle righe e rimane attaccato al set facendo il 5 pari. Nell’undicesimo gioco c’è il break, ottenuto grazie ad un regalo di Djkovic: un doppio fallo inopportuno. Nadal è a 4 punti dal successo e va al servizio con le palle nuove.

Il 15-0 arriva con un dritto lungo di Nole. Il 30-0 con un rovescio di risposta che sbatte sul nastro della rete. Il 40-0 è dato dall’ennesimo errore di dritto lungolinea rete. Il segnale è quello della resa. Un ace ad uscire regala il 13esimo titolo al Roland Garros a Rafael Nadal, ventesimo titolo Slam della sua carriera incredibile. A 34 anni suonati ha sollevato ancora la Coppa dei Moschettieri.

Nadal batte Djkovic 6-0, 6-2, 7-5 in 2 ore e 41 minuti.