Roland Garros – è Djokovic a sollevare la Coupe des Mousquetaires

Roland Garros 2021 – Novak Djokovic solleva la Coupe des Mousquetaires per la seconda volta in carriera. Ha battuto in cinque set il greco Stefanos Tsitsipas, che fino al termine cercato di agguantare il suo primo titolo Major. Per Djokovic è il 19esimo titolo Slam, il secondo al Roland Garros, dopo il primo ottenuto nel 2016. Djokovic ha vinto almeno per due volte tutti i 4 tornei dello Slam e può tentare il Grand Slam nel proseguo di questa stagione.

Novak Djokovic (1) Stefanos Tsitsipas (5) 6-7 (6), 2-6, 6-3, 6-2, 6-4.

Parigi – La finale del Singolare Maschile è stata all’altezza delle aspettative: 5 set vigorosi, emozioni continue, con la vittoria del tennista più anziano, che era sotto per due set a zero, e che ha potuto incrementare così il suo bottino di titoli nelle tappe Slam. Sceneggiatura da mito. Peccato per il giovane Stefanos, che forse ha perso il match subendo il break nel quarto gioco del terzo set, trasformando quel game nella chiave di volta del confronto. Si rifarà. A 22 anni a un’autostrada lunghissima davanti.

Nei precedenti scontri diretti tra Djokovic e Tsitsipas, guidava Novak Djokovic per 5 vittorie a 2, con i due ultimi successi realizzati sulla terra rossa, uno proprio nell’ultima edizione 2020 del Roland Garros nel turno di semifinale in 5 set, col punteggio di 6-3, 6-2, 5-7, 4-6, 6-1, e l’ultimo ottenuto al Foro Italico di Roma nei Quarti di finale poche settimane fa per 4-6, 7-5, 7-5.

Con questo risultato Djokovic ha incrementato il vantaggio sul suo giovane rivale, che ha tuttavia tutte le carte per subentrare nei prossimi anni ad uno dei componenti il trittico fantastico Novak, Rafael, Roger.

L’ottava sfida tra i due tennisti ha avuto come scenario ancora il campo centrale Philippe Chatrier del Roland Garros. È quanto desiderava fin da piccolo Stefanos Tsitsipas. Per lui l’occasione di vincere il primo titolo dello Slam all’età di 22 anni. Per il serbo, 34 anni, è stata la sua 29esima finale in un torneo Major. La differenza d’età è evidente ma le motivazioni di Djokovic sono immutate, identiche a quelle che aveva da ventenne. Con l’aggiunta della possibilità di poter agguantare tutti e 4 i tornei Major nella stessa stagione. Avendo vinto a Febbraio a Melbourne, le condizioni di partenza erano ottimali.

La Finale di Singolare Maschile

Il primo gioco del match dura circa 8 minuti. È la prologo del duello che il pubblico vuole vedere. Tsitsipas tiene il servizio ma annulla una palla break. Djokovic invece nel turno successivo vince a zero. Il greco pare centrato. Il numero 1 del mondo è meno contratto rispetto a quando è sceso in campo contro Nadal. La sensazione è che voglia far sfogare il giovane avversario gestendo il ritmo degli scambi. Si arriva sul 3 pari senza strappi, ma con Novak che guadagna un altro game senza cedere un 15. Nel settimo gioco il serbo nel recuperare un drop shot cade rovinosamente a terra nei pressi della rete, rischiando anche un infortunio, che per sua fortuna non accade. La battaglia continua. I giocatori sono attenti a non si concedono nulla. L’equilibrio si interrompe nel decimo gioco quando Tsitsipas ha una prima palla break sul punteggio di 5-4 e 40-30. È un set point per il greco, ma Djokovic inserisce la modalità “muro di gomma”, respinge ogni colpo ed ottiene il 5 pari. Sullo slancio è ancora il serbo ad aumentare la spinta sui colpi di rimbalzo, toglie la battuta all’avversario e passa in vantaggio per 6-5. Ma Stefanos non ci sta, recupera il 6 pari e guadagna il Tie Break. L’ellenico sta giocando un ottimo tennis e spara vincenti, sale a 5 punti, ma Novak varia la strategia, scende a rete, recupera e giunge al set point, annullato però dal greco con un diritto lungolinea. Sullo sprint finale è Tsitsipas a vincere un primo set durissimo, rimasto in equilibrio fino alla fine, chiudendo il Tie Break per 8 a 6.

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Stefanos Tsitsipas – Foto di Patrick Boren

L’avvio del secondo set mostra qualche segnale. Tsitsipas mette a segno il break d’apertura. Mantenendo la propria battuta ben salda cerca il raddoppio quando al servizio torna il serbo. L’intensità dei palleggi è alta, il sole è a picco sul centrale. Sembra di giocare ad Olimpia. Il greco colpisce bene, realizza il doppio break e va a servire per la seconda partita conducendo per 5 giochi a 2. Perdendo un solo 15 chiude il parziale sul 6 a 2. Novak pare iniziare a cedere le armi perché affiora qualche sintomo di stanchezza. I dati statistici del secondo set sono tutti a favore di Stefanos che ha conquistato 27 punti contro i 17 di Nole.

Il terzo set parte con Djokovic attento a non perdere il servizio. Tsitsipas fa altrettanto. L’ellenico si mostra determinato nel tentare di mettere al tappeto il serbo. Mister Fantastic si allunga su ogni colpo, ma spesso è preso in contropiede, senza possibilità di appello. Le accelerazioni impresse da Tsitsipas lo stanno logorando, ma Novak non molla, conquista ben 5 palle break ai vantaggi del quarto game (sarà il gioco più lungo del match con oltre 11 minuti) strappa il turno di battuta al greco, va a condurre 3-1, poi 4-1, fino al 5-2. Il numero 1 del mondo ha inserito la modalità “reazione attiva” e mette in saccoccia la frazione per 6-3. La partita non è finita.

Quarta partita con Djokovic subito avanti di un break per l’1-0. Il suo progetto di portare il greco al quinto set è in fase di definizione quando lo score passa 3-0 e servizio. Il serbo non sbaglia più una traiettoria, tiene sotto pressione Tisitsipas e si porta sul 4-0. Il greco accorcia le distanze per il 4-1, ma non riesce più a contrastare il gioco di Novak quando torna a servire. Il set si chiude 6-2 a favore del serbo, con 30 punti a favore contro 19. Il progetto è passato alla fase esecutiva.

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Novak Djokovic – Foto di Patrick Boren

Set decisivo – Il serbo è in palla. Colpisce fluido e senza sforzo inquadrando il campo alla perfezione. Tsitsipas rischia il break d’avvio ma vince il gioco dell’1-0. Novak riequilibra il tutto, e sul successivo turno di servizio del greco mette a segno un break che potrebbe diventare determinante: 2-1. Djokovic ha inserito la modalità “numero 1 del mondo”. Stefanos accumula errori. Lo score si allunga sul 3-1 e poi giunge 4-2. Il greco salva due palle break del 2-5 e diminuisce lo svantaggio a 3 giochi a 4. Il momento è decisivo. Lo sforzo dei due contendenti è al massimo. Il serbo non cede la battuta e sigilla il game del 5-3. È a soli 4 punti dal successo. Tsitsipas lo sa, si difende con i denti e acciuffa il gioco del 4 a 5. Nole va a servire per il titolo. I punti si alternano fino al 30 pari. Con un’accoppiata servizio-diritto, Novak conquista il match point,, annullato da un rovescio lungolinea spettacolare del greco. Un palleggio estenuante vinto dal serbo fornisce la seconda opportunità di chiudere il confronto, sfruttata all’istante con due colpi al volo.

Sul podio a consegnare la Coppa dei Moschettieri al vincitore, portata in campo da una rappresentanza del personale sanitario di Parigi, oltre al piatto del finalista, due grandi campioni del passato: Bjorn Borg e Jim Courier.

 

Novak Djokovic (1) batte Stefanos Tsitsipas (5) 6-7 (6), 2-6, 6-3, 6-2, 6-4.

Paolo Rossi

Foto di Patrick Boren