Wimbledon 2021 – Djokovic conquista i Championships. Onore a Berrettini

Wimbledon 2021 – Novak Djokovic conquista i Championships per la sesta volta battendo in quattro set l’azzurro Matteo Berrettini. È stata una battaglia, vinta da un autentico guerriero che ha fatto dell’agonismo la sua ragione di vita. Berrettini non ha deluso, tutt’altro. Ha solo trovato un avversario all’apice della sua forza, che con questo successo ha portato a 20 il numero dei titoli Major vinti in carriera: “Ed il viaggio non si fermerà qui” come ha detto Super Novak. C’è da scommetterci.

Londra – Djokovic moltiplicato 20. Il serbo ottiene con questa vittoria a Wimbledon lo Slam numero 20 e sale sullo stesso gradino di Rafael Nadal e Roger Federer. Con un vantaggio però, rispetto ai due suoi famosi colleghi. Novak è a tre quarti di Golden Slam, ha già in mente di completare l’unità con il prossimo US Open previsto a fine agosto, e difficilmente potrà trovarli entrambi a fargli da contendenti.

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Novak Djokovic – Photo credit: AELTC/Ben Solomon – Wimbledon 2021

La giornata è stata speciale. Una donna, Marija Cicak, dalla Croazia, ha arbitrato la finale per la prima volta nella storia della competizione. Sul campo il primo italiano che l’ha giocata, contro un avversario in lizza per il Golden Slam. Il Center Court gremito è stato lo scenario ideale. Come da tradizione.

Matteo Berrettini ha scardinato la consistenza del serbo solo nel primo set. Nel proseguo ha trovato un muro a tratti invalicabile. Djokovic ha avuto pochi reali momenti di difficoltà che l’italiano ha tentato di sfruttare, ma è stato sempre il serbo a ritrovare il bandolo della matassa. La tensione del confronto ha richiesto a Berrettini di giocare al massimo ed a tratti è andato fuori misura con la prima palla, pur infilando seconde pesanti anche più veloci della prima di Novak.

Forse l’unico colpo che ha funzionato meno è stato il suo rovescio in back spin, in alcune occasioni affossato sotto il nastro della rete durante gli scambi. Per Berrettini è stato comunque un torneo da giudicare oltre l’eccezionale: “Questo è l’inizio della mia carriera e non la fine” ha detto Matteo. Gli crediamo.

Djokovic (1) batte Berrettini (7) 6-7 (4), 6-4, 6-4, 6-3 durata: 3:24

Il match. Il primo punto è per Berrettini. Djokovic al servizio commette un doppio fallo. Berrettini fallisce la risposta nel punto successivo. Novak poi sbaglia un diritto e Matteo un rovescio. Un altro doppio fallo del serbo regala la prima palla break al romano ma un errore in risposta la vanifica. Il game è caratterizzato da errori. Sintomo evidente della tensione da ambo le parti.

Sul 2-1 Djokovic, l’azzurro subisce il break e Novak passa a condurre per 3-1, poi senza difficoltà allunga sul 4-1. La tenuta del servizio scandisce il proseguo del set fino al 5-2, momento dove Matteo annulla una palla set. L’italiano soffre ma nessuno si aspettava un match semplice da gestire. Il serbo risponde profondo come solo lui sa fare e limita l’efficacia delle bordate di Berrettini.

Con fatica si arriva al 5-3 e Nole va a servire per il set. L’italiano alza l’intensità dei colpi di rimbalzo e obbliga Djokovic a cedere il game del 4-5. Il pareggio giunge nel gioco che segue: dal 5-2 e set point a sfavore, Berrettini ha saputo riquadrare il parziale: 5 giochi pari.

Il serbo tuttavia non perde mai le staffe. Con freddezza si porta 6-5, poi prova a frantumare le velleità di Berrettini ma senza fortuna. Si gioca il Tie Break. L’avvio è un monologo italiano: 3-0. Il numero 1 del mondo recupera e cambia campo sul 3 pari. Il romano sale a 5-4, serve potente e trova il set point con un lungolinea in recupero. La frazione si chiude con un ace centrale 7-6 (4). Un set a zero per l’Italia.

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Novak Djokovic – Photo credit: AELTC/Ben Solomon – Wimbledon 2021

In avvio di secondo set Berrettini è avanti 40-15 ma non riesce a concretizzare il suo turno di battuta. Djokovic ha cambiato atteggiamento. Non c’è alcun dubbio che sta attivando tutta la sua forza mentale. L’effetto è un 3-0 con doppio break. Il parziale diventa pesante perché Novak chiude anche il gioco del 4-0, manifestando chiaramente le sue intenzioni.

Il passivo potrebbe diventare 5-0 perché Matteo fronteggia un’altra palla break ma servendo un paio di prime cancella il rischio e vince il game dell’1-4. Senza altri scossoni il punteggio diventa 5 a 2 per il serbo. Nole va a battere per accaparrarsi la partita ma incappa nel break, reo un Berrettini deciso a non mollare. L’attimo tinto d’azzurro continua perché Berrettini annulla tre set point nel nono gioco. Djokovic torna a servire per il set sul 5-4 e non si distrae più. Il parziale è suo: 6-4. Il match è tornato in parità.

Comincia la terza frazione e questa volta Berrettini tiene la battuta. La regolarità del set però dura poco. Djokovic mette subito a segno il break del 2-1. Il sorpasso crea le condizioni adatte al serbo per mantenersi avanti e costringere l’italiano a spingere al massimo per colmare il divario. Sul 3-2 Berrettini conquista due palle break, ma Novak sistematicamente le annulla. Il 4-2 è la naturale conseguenza, con la frustrazione che ne deriva per il romano.

Il pubblico tifa per il tennista numero 1 d’Italia ma Djokovic non fa una piega. Berrettini insegue, gioca bene, ma la “macchina da tennis” collocata dall’altra parte della rete è un muro. Lo score va 5-3. L’azzurro rimane nel set dopo aver vinto il game del 4-5 in modo autorevole, ma nel decimo gioco è il serbo ad impadronirsi della frazione per 6-4. Il computo dei set passa 2-1 Djokovic.

Quarto set. L’italiano va al servizio. Colpisce forte, centra il campo, tira un grande passante e sfrutta l’unico errore gratuito di Novak. L’1-0 è di buon auspicio. Nole pareggia il conto, consapevole che troverà l’opportunità nei prossimi turni di messa in gioco di Berrettini, il quale per il momento evidenzia solidità aumentando le sue percentuali di riuscita nelle prime palle ed è conscio di dover alzare il livello al massimo.

Qualche scambio è da cineteca, come un cross vincente di Novak tirato dopo aver recuperato un drop shot. Fatto il punto il serbo solleva l’indice e guarda le tribune in modo deciso come volesse ricordare al pubblico: “Sono io il numero 1!!!”.

L’equilibrio del set permane fino al 3 pari. Il settimo game diventa la chiave di volta. Djokovic muove Berrettini sparando traiettorie incrociate, si procura una palla break, induce al doppio fallo l’italiano, mette la freccia e cambia campo sul punteggio di 4 giochi a 3. La “macchina da tennis” intravede la stazione d’arrivo. Novak serve. È ormai dentro la sua tipica bolla di concentrazione e sigilla il gioco del 5-3.

Sul servizio di Berrettini l’emozione è altissima. Novak arriva a 30-40 con il primo match point a favore, annullato con una splendida volee di diritto di Berrettini, nonostante la bordata inviatagli da Nole. Djokovic però sente il momento decisivo. Vuole vincere, trova il secondo match point, dopo una discesa a rete. Berrettini lo cancella ancora con uno strepitoso diritto lungolinea.

Il terzo match point arriva dopo un diritto in rete dell’italiano. Berrettini va al servizio. Comincia un lungo scambio sulla diagonale sinistra fatto di colpi in back spin che il romano interrompe affossando la palla di rovescio tagliato. Super Novak ha vinto. Tripudio e tre quarti di Golden Slam in tasca. Complimenti ed applausi per lo sconfitto. Saprà rifarsi.

Paolo Rossi