Wimbledon 2022 – Sinner battuto al quinto da Djokovic

 Sfida dei Quarti di Finale a Wimbledon tra il campione in carica Djokovic contro l’italiano Jannik Sinner. La spuntata al quinto set il serbo. Per l’azzurro una sconfitta più che onorevole, che lascia intravedere un futuro da grande giocatore con qualità eccellenti.

Novak Djokovic [1] vs Jannik Sinner [10] 5-7, 2-6, 6-3, 6-2, 6-2 in 3h35’

Wimbledon – L’avvio del primo set è tutto a favore del serbo che passa repentino a condurre per 3 a 0 e poi 4 a 1, con la palla del possibile 5-1. Ma l’altoatesino tiene e riduce lo svantaggio per il 4-2. Nel settimo gioco Djokovic col servizio a disposizione ha un passaggio a vuoto, commette due volte doppio fallo e sbaglia in pieno la misura di due drop shot. Da un possibile parziale di 5-1, il tennista serbo si ritrova sul 4-3 e subito dopo sul 4 pari dopo con l’azzurro che mantiene la propria battuta. Il match ha ormai preso corpo e Jannik si procura pure una palla break per il 5-4 ma l’esperienza del pluridecorato Novak evita il peggio e gli permette di sigillare il nono game. Sinner sblocca l’equilibrio togliendo il servizio a Djokovic e va servire per il set. Lo score va 15-30, poi 40-30 con un primo set point, recuperato dal serbo. Il secondo set point arriva con una palla corta eccellente che lascia immobile l’avversario. Il parziale è incassato dopo 57 minuti con una prima palla dell’italiano diretta al centro che Djokovic non ribatte. Il primo passo è compiuto.

Nel secondo parziale l’altoatesino sull’1 pari strappa ancora il turno di battuta a Novak Djokovic ed il punteggio si tinge di tricolore italico. L’impressione è che le trame di Sinner da fondocampo stiano disinnescando i colpi di rimbalzo di Djokovic. Il servizio di Jannik funziona a dovere e lo score si consolida per il 3 a 1 e poi sul 4-2. L’italiano è centrato nella partita. Solido e consistente nei fondamentali e con una percentuale di errori gratuiti bassissima. Al contrario il serbo pare avere difficoltà a trovare soluzioni adatte per tentare il sorpasso. È Sinner a guidare le danze. Si procura altre palle break e miete il game del 5-2. Sul successivo gioco è Jannik a servire. Recuperando da 0-30, Sinner vince anche la seconda partita in maniera autoritaria per 6-2. Anche il secondo passo è fatto, ma Novak è famoso per le sue rimonte fenomenali nella storia dei suoi successi Slam.

La terza partita presenta due incognite: la prima è se Sinner manterrà alta la qualità del suo tennis, mentre la seconda è in quale modalità entrerà Djokovic per alzare il proprio livello di gioco ed avviare la possibile risalita. Qualche segnale si nota immediatamente. Novak raggiunge una palla break per portarsi sul 2-0, ma l’azzurro non fa una piega, rimonta e pareggia il conto dei giochi andando 1 pari. I turni di servizio regolari si interrompono nel quarto gioco quando Jannik perde la battuta, episodio che spedisce il serbo in vantaggio per 3-1. Il suo cambio di ritmo, tattico e mentale, si riflette nell’andamento del set, che ricalca il copione d’inizio del primo: lo score diventa 4 giochi a 2 a favore del campione in carica. Il divario aumenta fino al 5-2. Djokovic potrebbe chiudere il set nel turno di risposta ma Sinner annulla due palle set e limita i danni per il 5-3. Il sigillo del 6-3 giunge sul servizio del serbo.

La quarta frazione diventa decisiva perché Nole portato al quinto innescherebbe la modalità “adesso voglio vincere”. Sinner apre la partita andando al servizio e purtroppo commette due volte doppio fallo ed il serbo ne approfitta. Il break in apertura pesa talmente tanto che Novak va in fuga per 4 giochi a zero. La conclusione del set si concretizza per 6-2 con Djokovic al servizio e Sinner dolorante alla caviglia sinistra dopo una caduta. Il recupero è compiuto.

Il quinto set parte con Jannik che tiene la propria battuta. Anche Nole fa lo stesso altrettanto agevolmente. L’equilibrio si rompe però troppo presto perché Sinner subisce il break del 2-1 nonostante l’impegno che mette per contrastare la modalità “bolla di concentrazione” in cui è entrato Djokovic. Ogni percentuale pende ormai a favore del serbo: prime di servizio, colpi da fondo, vincenti. Il parziale dei punti nel quinto è di 12 a 3 per Nole e lo score arriva rapido sul 3-1, poi 4-2, 5-2 ed infine 6-2. I suoi turni di servizio scorrono agili e senza mai perdere più punti. Novak non commette nessun errore, comanda il gioco. La sconfitta per Sinner diventa inevitabile pur se onorevolissima. Ma il campione da battere è ancora Djokovic.

Paolo Rossi

Photo credit: AELTC/Jonathan Nackstrand