Atletica: Il punto sulla stagione 2013!

Il 2013 della grande atletica entra nel vivo in vista dei Mondiali!
I risultati più importanti di inizio stagione e il “caso Campbell”..

 

Atletica: La stagione 2013

La stagione dell’atletica leggera sta entrando nel vivo ed è giusto fare il punto su quando è accaduto finora. Il Mondiale di Mosca (in programma dal 10 al 18 agosto) rappresenterà il piatto forte del 2013 e sarà attrazione assoluta per tutti gli amanti di questa fantastica disciplina. La stagione dell’atletica è stata aperta da alcuni importanti meeting ed ha già fatto registrare tanti risultati di valore.. L’ultimo appuntamento in ordine cronologico si è disputato ad Oslo (Norvegia) lo scorso 13 giugno e ha visto il ritorno al successo di Usain Bolt. La Giamaica ha festeggiato l’acuto del suo figlio prediletto, ma subito dopo si è trovata ad affrontare la positività di Veronica Campbell Brown, pluricampionessa della velocità femminile. Luci ed ombre quindi per la nazione che ha dominato la scena nell’ultimo decennio dello sprint.

 

Atletica: Il “caso Campbell”

Il mondo dell’atletica è stato messo a soqquadro dalla notizia della positività al doping di Veronica Campbell Brown. La velocista giamaicana (nata a Trelawny il 15 maggio 1982) è stata controllata lo scorso 4 maggio ed è risultata positiva a un diuretico (molto spesso usato per mascherare l’uso di altre sostanze). La notizia è stata resa nota nelle ultime ore e verrà confermata ufficialmente nella prossima settimana dalla Iaaf (la Federazione Internazionale).. E’ un duro colpo per la Giamaica e per tutto il movimento perché riguarda una delle regine dell’atletica mondiale. La Campbell vanta infatti un curriculum spaventoso e ha firmato imprese maestose. Alle Olimpiadi ha vinto 3 ori (200 metri ad Atene 2004 e a Pechino 2008, 4×100 ad Atene 2004), 2 argenti (4×100 a Sidney 2000 e a Londra 2012) e 2 bronzi (100 metri ad Atene 2004 e a Londra 2012). Nel complesso fanno 7 medaglie, soltanto 2 meno della primatista Merlene Ottey.

Importante anche il suo bottino ai Mondiali (all’aperto). Veronica ha infatti conquistato 2 ori (100 metri ad Osaka 2007 e 200 metri a Daegu 2011) e 7 argenti (100 metri a Helsinki 2005 e a Daegu 2011, 200 metri a Osaka 2007 e a Berlino 2009, 4×100 a Helsinki 2005, a Osaka 2007 e a Daegu 2011). In totale fanno 9 podi ed il 3° posto nella graduatoria all-time (5 in meno della connazionale Merlene Ottey e 1 in meno rispetto alla statunitense Allyson Felix).

Il valore della Campbell è confermato anche dai suoi primati personali: il 10”76 firmato a Ostrava il 31 maggio 2011 vale come 23° prestazione di sempre nei 100 metri (8° donna più veloce della storia a 27 centesimi dal record del mondo realizzato dalla statunitense Florence Griffith-Joyner), il 21”74 stampato il 21 agosto 2008 nella finale olimpica di Pechino rappresenta il 13° tempo all-time nei 200 metri (9° donna più veloce in questa distanza a 40 centesimi dal record appartenente alla solita Griffith-Joyner).

 

 

I dati appena elencati ci aiutano a capire il valore della Campbell. Ecco perché la sua positività al doping rappresenta una mazzata per il mondo dell’atletica leggera e per la credibilità dello sport. La Giamaica è sotto-shock, la speranza è che il suo sia solo un caso isolato. Il doping è una piaga da debellare e chi ha sbagliato deve pagare: nell’atletica, nel ciclismo ed in tutte le discipline.

 

Atletica: Il ritorno di Bolt

Poche ore prima che esplodesse il “caso Campbell” la Giamaica aveva festeggiato il ritorno ad alti livello di Usain Bolt. Il più grande atleta di tutti i tempi ha riscattato la sconfitta patita nei 100 metri al Golden Gala di Roma (9”95 contro il 9”94 dello statunitense Justin Gatlin) vincendo i 200 metri al meeting di Oslo. Bolt ha sfruttato al meglio le condizioni del vento (+ 1,7 m/s) ed ha conquistato il successo in 19”79. Ha realizzato il miglior crono del 2013 e si è confermato imbattibile sul mezzo giro di pista. Usain è tornato a ruggire ed è l’uomo più atteso della rassegna mondiale che si svolgerà in Russia. Per i 6 titoli olimpici, per le 7 medaglie iridate (5 ori e 2 argenti), per i suoi primati del mondo (9”58 nei 100 metri, 19”19 nei 200 metri e 36”84 nella 4×100), per la sua innata capacità di ammaliare la folla e per il suo incredibile modo di essere a tutti gli effetti leggenda dello sport.

 

 

Atletica: Top maschili del 2013

In questo inizio di stagione si sono disputati 6 meeting della Diamond League (Doha, Shanghai, New York, Eugene, Roma, Oslo) e si sono già verificati risultati di grande spessore. I migliori sotto il profilo tecnico a livello maschile sono stati di Mutaz Essim Barshim nel salto in alto e di Piotr Malachowski nel lancio del disco. Il rappresentante del Qatar ha superato 2.40 metri (1 giugno a Eugene) e ha ottenuto una misura che non si vedeva da 12 anni. Barshim ha griffato la 9° prestazione di tutti i tempi ed è diventato l’8° saltatore nella storia a salire sopra i 2.40 (a soli 5 centimetri dal record mondiale appartenente al cubano Javier Sotomayor e datato 27 luglio 1993). Sullo stesso livello i 71.84 metri realizzati dal discobolo polacco Piotr Malachowski che lo scorso 8 giugno ad Hengelo ha ottenuto la 7° misura di sempre (meglio di lui solo l’ex Ddr Schultz, il lituano Alekna, l’estone Kanter e l’ex sovietico Dumchev). Altre 3 prestazioni meritano di essere messe sotto la luce dei riflettori: nei 100 metri il 9”86 di Tyson Gay (Usa), nei 200 metri il 19”79 di Usain Bolt (Giam) e nel getto del peso i 22.28 metri di Ryan Whiting (Usa).

 

Atletica: Top femminili del 2013

La miglior prestazione tra le donne è stata realizzata da Meseret Defar. La formidabile etiope si è confermata straordinaria interprete dei 5000 metri e nel meeting di Oslo ha fatto registrare un eccellente 14’26”90 (il 12° tempo di sempre). La Defar è vice-primatista del mondo grazie al 14’12”88 stabilito a Stoccolma il 22 luglio 2008 (meglio di lei solo la connazionale Tirunesh Dibaba in 14’11”15) ed è scesa 7 volte sotto il muro dei 14’30” (unica nella storia). Altre prestazioni meritano di essere citate. Nei 100 ostacoli il 12”39 di Brianna Rollins (Usa), nei 3000 siepi il 9’13”75 di Lydia Chepkurui (Ken) e il 9’14”81 di Sonia Assefa (Eti), nel salto con l’asta le 3 strepitose misure (4.90, 4.81 e 4.80) di Yarisley Silva (Cub) e il 4.80 di Jennifer Suhr (Usa), nel lancio del giavellotto i 69.34 metri di Maria Abakumova (Rus) e i 67.70 di Christina Obergfoll (Ger) e nella 4×100 il 41”79 realizzato dalla staffetta mista (le statunitensi Mandy White, Carmelita Jeter e Lauryn Williams e la nigeriana Blessing Okagbare).