La Moto GP ritrova Valentino Rossi!

La Yamaha domina la prima gara stagionale della Moto Gp!
Lorenzo vince in Qatar, Rossi torna competitivo e chiude 2°..

Moto GP: Dominio Yamaha

Il primo atto stagionale della Moto GP non ha tradito le aspettative ed ha regalato forti emozioni. A dominare la prova che si è disputata sul circuito di Losail (Qatar) sono state le Yamaha di Jorge Lorenzo e Valentino Rossi. Lo spagnolo ha preso la testa della corsa fin dall’avvio, ha staccato i rivali viaggiando ad un ritmo esagerato ed ha tagliato la linea del traguardo con un notevole margine su tutti gli altri contendenti. Il fuoriclasse italiano ha invece perso terreno per un errore commesso in apertura, ma nella seconda parte si è reso protagonista di una straordinaria rimonta e si è piazzato al secondo posto. Una gara di altissimo livello, un finale emozionante e ricco di colpi di scena che ha permesso a Rossi di superare il talentuoso Marc Marquez. L’iberico della Honda, all’esordio assoluto nella Moto GP, ha messo in mostra il suo indiscutibile potenziale e ha coronato la gara salendo sul terzo gradino del podio. 4° piazza per l’altra Honda guidata dallo spagnolo Dani Pedrosa, 5° per la Yamaha non ufficiale del britannico Cal Crutchlow, mentre Andrea Dovizioso su Ducati si è classificato al 7° posto.

 

Moto GP: Valentino Rossi è tornato!

Ci perdoni Lorenzo, autore di una prova maiuscola, ma il protagonista assoluto del Gp del Qatar è stato Valentino Rossi. Ha lasciato la Ducati dopo due anni di anonimato e alla prima gara con la Yamaha si è subito riproposto ai massimi livelli. Ha capito di poter competere per il successo nonostante il 7° posto nella griglia di partenza, ha forzato i tempi per tenere il ritmo di Lorenzo, è finito lungo nel tentativo di superare Dovizioso, ha perso posizioni e secondi, ma nel finale ha spinto al massimo ed ha regalato spettacolo. Ha realizzato tempi sul giro eccezionali, ha azzerato il gap con il terzetto composto da Marquez, Pedrosa e Crutchlow e li ha infilati uno dopo l’altro centrando un 2° posto da urlo.

 

Moto GP: Lo spettacolo si chiama Valentino Rossi

Oltre al risultato finale c’è molto di più. Valentino Rossi non ha vinto, ma ha catalizzato l’attenzione degli sportivi ed ha forti trasmesso emozioni. Nella condotta di gara, nella rimonta e nello straordinario duello con il garibaldino Marquez. La Moto GP ha salutato con gioia il ritorno a grandi livelli di Valentino e ha ritrovato il suo centauro migliore. Non si offendano gli altri piloti, ma il “Dottore” è il valore aggiunto di questa disciplina, è la ciliegina sulla torta, è il pilota più amato dal grande pubblico, è il numero uno al mondo ed è un personaggio positivo a trecentosessanta gradi. Per i 9 titoli mondiali (ben 7 nella classe regina), per i 105 successi su 276 Gran Premi, per i 177 podi e per le 59 pole position, per i 17 anni di carriera ad alto livello e per il suo modo di dare spettacolo e di rinnovarsi nel corso del tempo. Le due stagioni trascorse con la Ducati sono state terribili, ma non hanno demoralizzato il pilota più amato della storia. I suoi tifosi sono tornati a esultare, chi lo dava per finito si è ricreduto a tempo di record. Il matrimonio con la Ducati è stato fallimentare, ieri si è capito che la colpa non era di Valentino.

 

Moto GP: Il capolavoro di Lorenzo

L’impresa di Vale Rossi non deve far passare in secondo piano la sontuosa gara dell’iberico Jorge Lorenzo. Il primo pilota della Yamaha ha dominato la scena e giro dopo giro ha messo in croce i suoi avversari. Ha fatto corsa solitaria, ha guidato da maestro ed ha conquistato la 45° vittoria di una carriera ancora tutta da scrivere. Costantemente veloce, perfetto in ogni traiettoria, lucido nel gestire il vantaggio e aggressivo nei momenti che contano. La Yamaha è moto super, Lorenzo è un pilota fortissimo. Il binomio funziona, il titolo mondiale è l’obiettivo dichiarato. I suoi rivali hanno subito una dura lezione, il tandem della Honda ha pagato dazio fin dal primo giorno di scuola.

Sarà Rossi il rivale in ottica titolo mondiale? E’ troppo presto per dirlo. Valentino ha la stessa moto di Lorenzo ed ha dalla sua parte il talento, l’esperienza e la grinta per infastidire il compagno di team. Per batterlo dovrà trovare continuità e tirare fuori dal cilindro quel quid in più.

 

Moto GP: Rossi mito dello sport

Valentino Rossi ha compiuto 34 anni il 16 febbraio, ma dopo il Gp del Qatar sembrava ringiovanito di quasi un decennio. Tanta la felicità per l’impresa compiuta, tanta la soddisfazione per essere tornato su eccellenti livelli e per aver “dato la paga” al ventenne Marc Marquez (talento cristallino). “Rossi è tornato” hanno titolato molti organi di stampa. “Per vederlo di nuovo lottare con i migliori bastava dargli una moto decente“, la risposta più frequente.. Impossibile dissentire, impossibile pensare che Valentino avesse disimparato a guidare.. Oggi è un giorno di gioia per la Moto GP, perché il leone è uscito dalla gabbia ed è tornato a ruggire.. Rossi è un fuoriclasse e può sedersi al tavolo dei grandi.. Tra gli sportivi in attività sullo stesso piano ci sono soltanto Federer (tennis), Bolt (atletica), Phelps (nuoto), Bjoerndalen (biathlon), Zoeggeler (slittino) e Messi (calcio). Un club riservato esclusivamente ai “miti dello sport”.

 

Il tempo sembra essersi fermato

L’ultima annotazione è una curiosità che accomuna i due più importanti eventi sportivi andati in scena nella 1° domenica di aprile: la gara di esordio della Moto GP e la Parigi-Roubaix di ciclismo. In entrambi i casi sembra di esser tornati indietro nel tempo. La “Classica Monumento” disputata sul pavé francese ha fatto registrare la vittoria di Fabian Cancellara, il Gp del Qatar ha fatto segnare il ritorno ad alti livelli di Valentino Rossi. Nel 2010 (l’11 aprile per l’esattezza) La Parigi-Roubaix era stata vinta da Cancellara, mentre la gara motociclistica aveva regalato il successo a Valentino Rossi. Tre anni dopo la musica è cambiata solo in parte (Rossi 2° e non 1°), ma la sostanza dei fatti è stata la stessa. Il tempo non si è fermato, la giornata di calcio lo conferma. Nel 2010 l’Inter di Mourinho correva verso l’indimenticabile Triplete, mentre la Juventus viveva una stagione di grande sofferenza. A tre anni di distanza i nerazzurri sono caduti in disgrazia, mentre i bianconeri stanno volando verso il 2° scudetto consecutivo (il senso del discorso è chiaro anche se il team di Conte non può puntare al Triplete). Cancellara e Rossi ci hanno regalato una piccola illusione, il calcio ci ha riportato alla dura realtà. Il tempo non si ferma e in tre anni molte cose (non solo a livello sportivo purtroppo) sono cambiate..